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Le 10 poesie pubblicate il giorno 25/11/2023
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Non c’era nulla
da odiare
ma solo solitudine
respirata a lungo
nelle stanze
e per la strada
ancora vuota
di carezze inattese.
Non c’era niente
da recriminare
neanche un gesto
o una parola vuota
pronunciata
per ferire le stelle
o altre
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Ove si sono rifugiati quei contorni
che silenziosamente sapevano gestirsi
nel lasciare un solco affinché
con vera passione tutto assumesse
colori d’altri tempi solitari indescrivibili
capaci di fluttuare caricando ogni azione
facendo in modo di
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Quante ferite in quelle mute parole
affiancano mani violente
che lasciano lividi e sangue
su giovani corpi e arenati sogni
mai più ripresi.
È un triste colore dal sapore acre,
quelle lacrime non viste restano inermi,
urla solitarie dove non
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Rosa la sera
ammanta di colore
il colle che l’aspetta,
la guardo, la vivo
il mio cuore cerca
un suo simile, per vivere
nell’intensità di questo dono.
Una campana, sì
lei si presta e mi suona
con i suoi rintocchi
le dolci parole dell’Ave
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quanti anni ho fatto riposare la verità del silenzio
c erano le notti sfigurate di cielo lassù sulle stelle
ho scelto il ricovero io che non riuscivo a reggere il buio
nella mia falsità creduta verità urlavo il mio inferno di medicine
giorni a zonzo
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 | Mille anni,
e ancora dici:
Taci!
Con il dito sopra il rigo,
per mantenere il segno.
Mille anni, certo di più,
e ancora ti ostini
a voler mutare il suo disegno.
Colpevole una mela
e la leggenda di una costola di meno.
Mille anni, un lavorio
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Lacerate vesti, ignuda
segregata alla vita quotidiana
offesa nell’intimo
all’osservare incredula
una verità cruda.
Luce negata
di quell’orizzonte sempre oscuro
ignobile tortura perseguita
la voce reclusa, occultata.
Vita di stenti e
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Sventrata dentro... lacerata fuori
sono una donna nata per amare...
non sono una parete da imbrattare
né come dici tu “Na rubacuori”.
Fornita di eleganza e di accessori
non mi interessa affatto ciondolare
ma sono sangue e pelle tale e quale
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Cado come foglia al suolo
sul terreno umido
carico di pioggia
bagnato dalle lacrime
che ho pianto di dolore,
mischiate
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S’inalbera il vento
fra fronde sudate dal tempo,
o tempi oscuri
fuggite senza scampo!
Rapiti d’Eolo in forza,
sconfitti dal turbine evento
battuti sul campo
inerme posato d’intemperie
Soffia, soffia
sbuffa, sbuffa
impalpabile
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