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Le 46 poesie pubblicate il giorno 06/06/2016
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Nascosta quel dì tra i boschi del Ticino
una piccola lodola cantava e del divenir
ignaro io di quel canto tanto mi
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La luce dei miei anni
mi segue sulle vette:
quelle dell'amore
e quelle dello spirito.
Mi sento un leone
nel deserto delle contraddizioni,
che le vivo e le rivivo
nell'ombra crescente della storia.
La mia memoria:
è la forza,
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Plana nella corrente
e s'abbandona,
candido quel volo
con l'intento oscuro,
sguardo che scruta l'acqua
pare attento e duro.
Ali fiduciose in affido al vento,
brezza che salmastra è colma di echi e spruzzi
cortesemente spinge e giocosa
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Vivì |
06/06/2016 14:17 | 1411 |
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Quante cicatrici...
l'amore le nasconde,
le copre e le protegge.
Forse non si vedono,
nessuno le può capire,
di ciascuna sento il grido.
Ogni giorno è una scalata,
rocce appuntite m'incidono,
felicità passate lacrimano
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Pagu |
06/06/2016 14:16 | 1522 |
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Dolce mistero nella penombra soffusa
immagina la stanza con l'arredo
che più ti senti in sintonia col cuore.
Ci sono ancora finestre come questa
con le persiane occhio semiaperto
che guarda se di lì passa l'amore.
E non a caso ha
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Ha lo sguardo antico
delle donne della mia terra,
voce di mare e di vento,
di quiete e di tempesta.
E' la memoria dei miti,
la preghiera sussurrata nella sera,
il violino che diffonde
le struggenti note dell'Adagio di Albinoni.
Ha il seno
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Eolo |
06/06/2016 13:17 | 1779 |
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| Solo gettandola presso la riva ...
ancora è attiva!
Invece la pasta
per tempo si butta,
si scola, si aggiusta ...
oppur divien scotta:
s’incolla, si attacca
qual suola di scarpa.
Dalla Russia o dal Giappone,
si è da
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| Ed è un dì di fulmìnee piogge di un
rosso rubìn di Sole de’ il mio giugno,
quando all’alba mi
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| Folle, folle
meravigliosamente folle
è l'amore che riesci a instillare,
ed io
vorrei darti le mani
e schiudere i pugni chiusi,
intrecciandole alle tue
e di due percorsi tracciare un'unica via,
poter correre
passeggiare,
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| E tu, Firenze, ti distendi a sera
sui viali nel lume dei lampioni
che riflettono luce sopra l'Arno
che quietamente scorre verso il mare.
E' illuminato il centro da una luce
che rende chiaro il campanile e il Duomo
mentre che il Ponte vecchio si
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Dimagrito l’Ego,
ebbe effetti collaterali
a catena.
Il
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Vicino a te
non ho paura
degli sguardi
assenti e penetranti
protezione di
un muro di giganti.
Misura dell'ignoto
riempimento
di ogni mio
spazio vuoto.
Completamento
del mio tormento
elevazione
della mia unica
disinteressata
a te
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Lungo il fiume
cammino,
nel vento che mi trasporta
controcorrente
verso la sorgente,
un silenzioso camminare
dentro di me
un intimo salto
di ore di giorni di anni
che si riaggomitolano
al contrario
a ritrovare il centro
dove tutto
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Nel regno della fantasia
sento sulla pelle
la magia del
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Ora e sempre
nel bacio del sole
che non fa rumore,
negli occhi di carezze allegre
di una lirica bellezza
dove la poesia stupisce.
Cercando te
sul bianco piumaggio
è notizia del giorno
dove i rami di vita
si abbracciano
spesso
nel tuo
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| Seguii lo sguardo mentre il tempo
abbacinava al giorno
le fragili paure.
Stavi al campo ove pargola la vita
sulla lama usata a mieter fieno
sul profumo d'agosto pieno.
Nel denso, consumato
irraggiungibile perdersi.
Cogliendo tra le farfalle
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| sospesi a piedi nudi
sull'affluente d 'acqua cheta
ritornai fanciullo
di spiccata serenità
tra le braccia lussureggianti
di castagni in fiore
e di fragoline invitanti
da mangiare una dopo l 'altra
Rimanemmo sdraiati
sull'erba
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Ho le mani colme
di parole assopite
sull’uscio della bocca
coltivo camelie
dentro il silenzio
che annienta il cuore
fragile vetro
dove si appannano ricordi
più grandi della mente
non sono poeta
dipingo sentimenti inascoltati
su tele bagnate
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E' solo un breve momento,
apro gli occhi al rosso dell'alba,
intorno ancora ovattato silenzio,
attimi nei quali regna riverenza
per esser ancora là ad aspettar
un altro dì che sfiorato dal sole
ha il profumo di speranza.
E ritrovo
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Porta con te
i miei respiri,
che sanno di te,
dei tuoi spazi
illuminati da quei sorrisi
dipinti di fuoco,
del tuo incedere rapido,
del tuo chiedere perchè...
immergili
in quei silenzi
che ci accomunano
quando i nostri
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| Fachendoso y caprichoso
tras impetuosos malabares
te he visto aparecer
Vano y arrogante hipócrita
hundido en tu egolatría
pisoteando dignidad
humillando al más débil
Y me quedo mirando
los perversos enredos
con que
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| Una chioma sculetta
sotto la forza del vento
imprecazioni giungono
si allontana la perfezione
per quel dì tanto desiderato
impeccabile abito sull’attenti
occhioni ricamati
proiettano amore
miscuglio di colori vanno a braccetto
in pendant
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| Cos’è la vita? Ma perché viviamo?
Qual è il motivo vero che ci induce
a sopportar le pene che
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Rotola rotola
il mar in pianto
e in commiato al giorno
si veste d’argento.
La luna
ascolta sommessa
il suo lamento... lo cela nel manto.
Dimmi dimmi
qual’è il tuo dolore
che lo possa donare al vento...
Mesto s’arriccia in un guscio
e di scuro
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Avverse sensazioni
sfruttano
morali spente
tinte sapientemente,
senza obiettare, vesti
senza sapere
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Fuga verso l'orizzonte
la brezza
avvolge il
battito nel cuore...
e' esaltazione quel
breve frammento
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Risucchiato, scorticato, sacrificato
deriso dalle vestali di Afrodite
che in lotta con il figlio si delizia,
e l’aria sì rarefatta comprime il petto.
-crollai in un prato tra le ortiche-
- dura la lotta con la dea beffarda-
E così
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Ho perso i sensi
Esiste un'acqua ferma?
(c'è acqua)
-Silenzio
senza impormi regole
eppure sonno
in sonno
smuove appena un dito
Ho perso i sensi
Esiste terra ferma?
(c'è terra)
-Muovo
mentre vado coi piedi
di piedi
sgretolo
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| Al giunger delle piccole ore
la città si fa cupa, si rattrista.
Pochi passi soltanto
odo in sordina
dalle chiuse imposte:
stridio di gomme,
miagolii di gatti in amore,
stormir di fronde,
sibilar di maestrale.
Ecco la notte!
arcana e
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| chi parla d'amore
sa ascoltare le parole del cuore
chi parla d'amore
ha occhi per una luna
che raccoglie le sue
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46 poesie pubblicate nel giorno 06/06/2016. In questa pagina dal n° 15 al n° 44.
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