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Maggio 2025 |
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Poesia sul tema Non è mai troppo tardi
 Si dilata l'estate nel suo fine, si dilapida
nel succo di una tela autunnale:
i ragni che la tendono - sogni,
le mani che la strappano - bisogni
di bivacco e di baldoria:
insomma una patata
nel fotogramma di una pellicola
di un cine in Super 8.
O un'alzata di coda, un'ultima
manciata di gettoni dalle tasche
alla ruota degli azzardi.
Troppo tardi: il giardino dei nodi, il sacco
del porto e il ratto della sentina
sono i segni di una storia troncata
dall'eco repentina e malinconica
dell'equinozio. S'infiora
sulla soglia di casa, ci sfiora
rincuorandoci, e scompare.
Per prolungarla pagheremmo
una mora da inquilini del tempo, che invece
proseguirà imperterrito all'inverno.
Soli d'inverno è cosa da morire?
Ma no, piuttosto sopravviveremo. Così
si frantuma la scorza del frutto,
si disidrata il tessuto, ci dà
in elemosina le pietre dello spreco,
le gemme innocenti dei conquistatori, le lenti
d'ingrandimento pattuite che zoomano
su questi fiori celesti,
questi tesori onesti,
questi occhi desti in una maschera di piuma,
sotto una corazza azzurra, la zazzera
di lapislazzuli di Montezuma. | 


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