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            | Giuseppe BozzaLe 13 poesie di Giuseppe Bozza |  
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        | Un giorno ti racconterò una storia non ci saranno né servi né Re,
 un giorno ti racconterò una storia
 parlerà di te.
 
 Un giorno staremo vicini
 più di quanto siamo stati lontani
 ci ricorderemo quand'eravamo
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        | Luna di notte, brilla la luce
 sull'animo caduco.
 
 L'una di notte
 è ormai l'eclisse
 a rapire la luce.
 
 Alone di luce
 solo resta
 per chi resta solo.
 
 E poi le stelle
 finalmente,
 corpi lumineggianti di magnitudo apparente.
 
 Brillio
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        | Inseguire quegli occhi nocciola per trovare nella corsa le parole
 rifugio per questo povero cuore
 che il tuo sorriso sol consola.
 
 Spiegarti in rapida prosa
 che ormai nessuna cosa
 rallegra e conforta
 come te, in questo giardino più bella
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        | Irriverente e irrispettosa
 ma divertente
 e giocosa,
 come un'ironica burla
 con un'idea furba
 e senza amare
 un prezzo da pagare.
 
 Dispettosa
 irriguardosa, quando dalle rime
 si scende a rapida prosa
 e per gioco tingo tutto rosa,
 ma non
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        | Passa, mentre va via, saluta melanconia poi conforta amarezza di sera
 come quelle dove dolore è piacevole
 e banchetta tristezza compagnia.
 Rimorso e rimpianto, due amici scontrosi,
 discutono di rabbia, loro fiamma
 ma realtà scuote la
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        | Solo! Queste labbra sanno ancora di te,
 questo cuore impazzito.
 È freddo qui,
 nulla si sente
 se no la tua voce
 nel profondo del mio cuore.
 Anima mia,
 troppo lontana
 ma non così tanto.
 È impossibile spegnere
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        | Ore, secondi, minuti tempo che passa e giorni muti
 istanti, routine e abitudini
 miti, amori, vicissitudini.
 
 Anni spesi stancamente, sprecati
 ora sorrisi, abbracci, baci amati
 senza fretta, senza tempo
 al tuo fianco contento.
 
 Quanto dura un
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        | Resta in fondo al cuore quell'emozione,
 necessario urlare
 per smettere di tremare
 "Devi tornare".
 
 Realizzare
 il bisogno di manifestare
 che è impossibile rinunciare.
 
 Poi la quiete
 un sorriso,
 ricordo secolare
 e una
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        | Irrequieta su quel viso
 scese, elegante, una lacrima
 aveva tutti i colori e l'attrasse a sé,
 disegnò una forma curiosa
 sembrava un perché.
 
 Il vecchio la guardò
 avvicinandosi, piano, le scostò
 i suoi dolci
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        | Sogni fermi ad aspettare su marciapiedi di una stazione,
 pensieri materializzati lungo binari troppo affollati,
 vite che si perdono nel sentire
 fischi che concedono di partire
 a treni stanchi di ascoltare
 promesse impossibili da
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        | D'improvviso alzare lo sguardo e non trovarti,
 senza averti mai sfiorato
 è già come perderti.
 Parlare inutile accessorio
 superfluo senza guardarti,
 sorridere senza vederti
 omaggio disinteressato al tuo pensiero.
 Fuggire da ogni
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        | Perdersi senza possibilità di ritrovarsi immersi in stretti vicoli disegnati da case bianche
 profumo di salsedine, mano nella mano.
 
 Sussulto improvviso che obbliga a girarsi
 lenzuola stese al sole guardano donne stanche
 d'inseguire uomini
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        | Avevo un sogno volevo vivere per un sorriso
 volevo continuare ad insistere per un'emozione.
 
 Avevo un sogno
 volevo camminare senza cercarti
 seguirti senza conoscerti
 incontrarti senza volerti.
 
 Avevo un sogno
 sfiorarti senza
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