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andrea otto
Le 9 poesie di andrea otto
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Cercavo di coprirmi
ma ti sei fatta pulviscolo,
spray di nuvole grigie.
Mi sento imbevuto
fino al midollo
dalle tue
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Domani torna l’usuale.
La sveglia suonerà,
la musica consueta ritmerà
la sequenza dell’ore .
Ma l’incanto
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Svegliati dal diluvio
dopo notte di vento,
lo scroscio interminabile
sulle persiane chiuse
ha rotto il dormiveglia
sino
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Il vortice d’ aria e acqua
passa vicino e lento,
con roco brontolio,
davanti al tozzo molo
che nel mare si sporge.
Ha movenze di danza:
indugia un po' e procede,
ancora indugia un attimo
cambiando direzione.
Il movimento ipnotico
incanta il
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Sino alla mezzanotte
hai vanamente atteso.
Ora la luna piena
veglia per te
le cento motorette
che passeranno
prima dell'alba.
Una di queste (forse)
è quella di tuo figlio.
Non è ansiosa la luna ... e tu,
avvolto nell'umido
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Cerca la poesia:
Invia un messaggio privato a andrea otto.
Non v’è alcuna ragione
sensata per correre
tutti i santi giorni dell’anno.
Ma è l’assenza
d’un saggio motivo
l’essenza del correre.
Per fermarsi ci vuole
una causa, per partire
ci vuole uno spunto.
Ma correndo non
segui un
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Non sulle terrazze di Roma
o sui suoi lungotevere
da piano- sequenza.
Non dentro gli androni
degli antichi palazzi
dove statue marmoree
sono illuminate a tratti
da lampade ad arco
in squarci surreali.
Non nelle discoteche
di una Gomorra “de
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Dio, l’ Indicibile,
che possiamo cogliere,
forse per un attimo,
soltanto nella pausa,
tra una voce e l’ altra,
quando cessa il rumore,
quando anche lo sfondo
dei pensieri si fa opaco,
ci è sempre accanto
ma soltanto
quando più
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