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G Mirra
Le 155 poesie di G Mirra
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Mi cullo, ogni tanto.
Su e giù tra una nuvola di cartone
ed il verso di un gufo.
Legati da un filo rosso,
Io e Te, siamo indivisibili.
Mi invento. così per gioco,
un mondo piccolo, piccolo
tutto per noi.
Scivola come una biglia d’argento,
su
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E’ strano come tutto passa in fretta.
Ogni istante sembra immortale ed invece
spesso non rimane niente.
E’ strano come i corvi osservano le loro prede.
Neri ed impenetrabili,
si buttano giù di colpo
e la vita si ferma.
Avanti ed indietro,
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Ogni volta che guardo il mare
sono bambino che danza da solo nella nebbia.
Ogni volta che ascolto il vento
sono un passero con piume di solitudine.
Ed ogni volta che nuoto nella luna.
Ogni volta, ogni volta
un velo d’argento copre i miei
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Sono una nuvola.
Sono un girasole.
Sono un soffione dall’infruttescenza opalescente.
Acheni di perla sulla mia pelle.
Steli che inseguono la poesia dell’orizzonte.
Mi innalzo verso il cielo
cercando l’etere sottile.
Mi sveglio quando le stelle
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Presto la pioggia cesserà.
Passeranno le nubi sempre più in là.
Un pezzo d’azzurro aprirà il cielo.
E come un ponte
l’arcobaleno sarà davanti a noi.
La Terra ed il cielo. Terra e cielo.
Come un ponte dipinto in alto.
Presto il vento cambierà
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Nel mio vestito di trifogli,
ho intrecciato piccoli Zefiri, per te.
Sulla pelle delle stelle
brilleranno di più.
E quelle strane aurore boreali,
troppo lontane dalla mia tela.
Vorrei dipingere con colori
per cui le Muse
tradirebbero tutto
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Corri tesoro. Corri più che puoi e non fermati.
Io mi sono fermato e per un attimo
ho visto il mondo crollarmi addosso.
C’è un angelo a fianco a te.
Potresti immaginare di volare ancora ed ancora.
Ti sembrerà di dimenticare tutto quello che hai
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E se domani non mi svegliassi.
Se nel sonno svanissi
o durante la notte terminasse il mio tempo...
Diventerei l’ennesima ombra che vaga nel buio.
Il miliardesimo vuoto che nessuno ricorda.
La voce che si perse tra le voci del vento.
Una buca
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E’ come un puzzle,
il nostro Amore.
Tanti tasselli trovano il loro posto.
Si incastrano perfettamente.
S’assomigliano, si attraggono, s’incollano,
si emozionano.
Tante piccole nuvole che si uniscono.
Centinaia di fili luminosi che
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E’ già notte.
Povero Diavolo.
L’inferno ribolle delle bugie degli uomini.
E’ già notte, Satan.
Quale maschera sceglierai
per spaventare gli sciocchi?
L’animo umano ha abissi profondi.
L’orrido ed il bello, la bontà e la crudeltà,
la verità e
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Arriverà prima o poi.
La primavera sarà qui ancora una volta.
Per il momento, disegniamo fiori di carta
e foglie colorate.
Un velo azzurro farà da cielo
ed un tappeto verde, morbido e soffice
saranno i nostri prati fatati...
Non aver paura di
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Dormi Amore. Dormi il tuo sonno fortunato.
Un velo leggero svelerà i tuoi sogni.
Una mano invisibile, tocca il tuo cuore.
Qualcosa di magico ti aspetta nel buio.
Vola Amore. Le tue ali cominciano a spiegarsi
come splendide farfalle che nella
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Andiamo via da qui.
Questo non è posto per noi.
Metti su i calzari d’argento.
Da qualche parte la luna ci aspetterà.
A volte è meglio recidere completamente
le proprie radici.
Spezzare le vene dei piedi e delle mani.
Gettarsi tutto alle spalle
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Cieli di cristallo su di me.
Viaggi attraverso l’anima
interrotti dal verso di una rondine.
Sembra quasi una preghiera.
Il meglio di una luce che abbaglia.
Come un desiderio inespresso.
Trattenuto a lungo nel cuore.
Un pegno d’amore.
Un gesto che
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Sono nato con indosso delle scarpette rosse.
Le avevo da sempre
e le ho ritrovate molto presto.
Aderiscono alla mia pelle
come un riflesso della mia anima
e danzano, danzano senza fermarsi mai,
nemmeno per un secondo.
La gente odia le mie
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Guardano gli orizzonti.
Oltre invisibili ponti.
Guardano le nuvole e sognano,
sognano di spiccare il volo.
Nascondono le fragilità dietro maschere di gesso.
Esplodono come vulcani le passioni ed i desideri.
Ascoltano le onde del mare ed il
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Cerca la poesia:
Leggi la biografia di questo autore!
Invia un messaggio privato a G Mirra.
Non chiedermi cos’è l’Amore.
Non saprei quali parole scegliere
per parlartene.
Un palloncino gonfio del mio respiro
se ne va da solo verso l’orizzonte.
Si fermerà tra il cielo ed il mare.
Tra me e Te.
Lo scambieranno per un elicottero
che si
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La lontananza, Amore mio,
è come una lama fredda che toglie il respiro.
Pesa come il piombo.
Schiaccia i pensieri sotto macigni
grossi come montagne.
Volano da te le mie poesie.
Sono palloncini colorati che diventano farfalle.
Sono carezze e
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Non pensare più a niente.
Guarda la notte com’è bella.
Trattieni il respiro per un attimo
e poi lascialo andare.
Lasciati andare.
Non credere che tutto ciò che vedi sia tutto.
L’apparenza ha tante maschere.
La sostanza cambia e spesso di
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Vedo steli e corolle d’arcobaleno, laggiù.
Prati dove le nuvole si confondono
con i cespugli.
Vedo isole di fronte, una all’altra.
L’oceano della vita le abbraccia tutte.
Ci sono orizzonti che non si toccano con le mani.
L’anima si avvicina
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Cade la rugiada.
Gocce di diamante dal volto della luna.
Cade sulle mie ciglia,
nella notte
diventano ali di seta.
Tutto l’argento della sera
si distende sul nostro letto
fino al canto del gallo.
Berremo il nostro vino
dal corno
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Arriva presto la primavera.
Tra le viole e le primule
bussa e picchietta.
E tira vento,
quasi a strapparne le foglie.
Ma com’è dolce l’aria quando arriva la sera.
Sono nato di marzo
e tengo strette le rondini al petto.
La pioggia
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Come passa veloce il tempo.
Mi sembrano così lontani gli anni di bambino.
Ti sarò sempre accanto, mamma.
Sorgeremo alti come il sole quando
raggiunge lo zenit.
Mi dici sempre che sono io il bastone della tua vecchiaia.
Vedo l’autunno negli occhi
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Spesso preferisco la compagnia dei muri
a quella delle persone.
Il silenzio assordante del niente,
al posto del rozzo colloquiare dei bifolchi.
Porte e finestre chiuse,
per non far entrare i volti di catrame.
Persiane serrate
per non permettere
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La bocca dice. La lingua contraddice.
Le parole si capovolgono da sole.
I fatti mostrano il vero volto
delle persone.
Le religioni uniscono, apparentemente.
Le stesse dividono, nella sostanza.
I crimini diventano voleri di qualche Dio
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Cade la pioggia sul mare
mentre le montagne rimbombano
del silenzio dei boschi.
I laghi riecheggiano
la malinconia delle tante solitudini.
Di notte, i pensieri scavano nel buio,
con mani d’onice.
Ho fabbricato cornici di ciliegio
e intarsiato
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Piccoli inferni senza fondo.
Cieli dipinti di turchese e falsa pirite.
Tende accostate, tra merletti e maldicenze.
Occhi ed orecchie come invisibili serpenti.
Fiumi di odio intorno alle parrocchie.
Dai primi scranni agli ultimi
la malevolenza
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Se guardo indietro
vedo la mia vita che non c’è più.
Le corniole dell’alba
in controluce.
Sono stato bravo a non lasciare
nessun sassolino.
Non ne sarebbe valsa la pena.
Quei pochi che cadevano
mi indicavano cuori cattivi
dietro maschere di
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Non aspetto mai la primavera.
Arriva da sola, senza il mio consenso.
Apre le finestre ed il sole
entra senza bussare.
Spuntano tra due foglie
campanelle bianche.
Il profumo mi porta via
come un ricordo lontano.
Così lontano che sembra venuto
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Si scioglie come neve
il mio orizzonte.
Si nasconde dentro una linea immaginaria.
Non pesa quasi nulla il volo di un istante.
Fragile nuvola colorata di sole.
Mi hai insegnato a cadere
ed a rialzarmi, da solo.
Ha disegnare altri mondi
con gli
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155 poesie trovate. In questa pagina dal n° 21 al n° 50.
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