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♦ Adriana Bellanca | |
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Alessia Giuca
Le 47 poesie di Alessia Giuca
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Case calde,
ispessite da nebbie di fiati,
mosse da luci bianche e
giallo a perdere,
le stesse che non dormono,
si
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Ti porto con me,
negli occhi:
un tatuaggio
la tua forma a clessidra,
come il tempo
quando piove
e monti ripari per far
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Non voglio
che il mio tempo ti sappia di malinconia:
è vero,
somiglio alle lingue di rugiada
tra le foglie
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Non guardo.
Per capriccio o volontà,
per proposito o caso
non guardo.
Mi trapassano troppe pupille.
...Ed
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Mare come nessuno:
distinguo un po' di blu tra la schiuma
e riannego...
Mi porterò un po' di quell'acqua,
dietro,
nella borraccia che lascerò a casa
per ricordarmi di tornare...
Mi rimprovererò le labbra che non avranno
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Non ho nome;
divincolo l'oggetto al sostantivo
cosicché sia libero
e si nomini muschio, erba o legno da ardere.
Non ho gioghi;
dispenso fili d'erba ai prati
cosicché assaggiare la nebbia sia facile
come prendere il largo nel
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Non ti avrà l'uscio di casa
nè il solco del giardino,
tra le piante;
non ti avrà questa parte di palmo
nè il vapore del mio fiato;
non ti avrà l'ora
che è cominciata e
si conclude senza premio.
Mi
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Non m'importa della pompa pulsante,
nè degli scantinati in cui hai gettato le cose
alla rinfusa:
la mente e il cuore scompigliano.
Prèstati...
Prèstati come si fa con gli oggetti
al banco dei pegni,
quando l'acquisto
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La carne che m'insegni scuote...
Un filamento lasciato là, scoperto,
al freddo si percuote e
non è dolore e
non è piacere,
è senso.
Vibro d'impulso a sentire di più,
a lasciar che il corpo si abitui
si
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Scopro le piume
anche senza averle,
come volatili che si autocompiacciono
di averle perse, divelte, sfaldate tra rami e
le allargano a corolla.
Una ad una,
le conto,
le rammendo
avendo cura di usare l'ago
che il filo lo porta il
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In gola,
come olio profumato
ho costruito parole da scrivere:
un'insaziabile macchina da lettere ad inchiostro invertito.
Ho scambiato la sineddoche per il verso,
la rima per il metro
come ad impilare cose che cose non sono...
Potevo nascere
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Cerca la poesia:
Invia un messaggio privato a Alessia Giuca.
Ho girato la scena al contrario,
quella del passante che non passa e,
per mangiare le unghia,
divora la carne.
Ho lasciato cadere la tovaglia,
quella buona,
merletti di pizzo giacciono a terra
tra briciole di pane avanzato e
lingue di gatto a
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Appoggio il mio orecchio allo sterno dell'elefante,
un palmo sotto
alle buone azioni
di chi annaspa prose
con spalle curve
e voce grave,
come mattine che non nascono
e di nebbia in nebbia
si trascinano alla sera:
umidi deserti a cui
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Mi nutro di bianco opaco,
mentre da costa a costa
le parole raddoppiano
biancheria intima che non intriga,
perfora né agita:
un corpo a sè...
Mi tocco l'anima ed il polso
come neofiti palombari
alla ricerca di vite bagnate,
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E chissà cosa vuole
il letto del fiume,
un cuscino di peonie
a raddrizzare il tempo:
"Che cada il sapore,
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Cammino e il mento in alto,
non per issare vele
né per giocare al migliore
ma per livellare sensazioni che
abbassano, schiacciano,
piegano alla terra...
La mia mascella è una leva
che compensa squilibri,
miti, viti,
abiti,
aliti
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Sai che c'è?
Non ci sono rivoli di giorni
senza fogli
e penne
e aghi
e taci:
come borbottii che nessuno coglie
ed io conservo.
Agito lettere che lette
suonano sole
come scombinati incastri
di dolori
e piani
e rami
e
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E si vive
anche senza fiato,
ebbri di gelsomino
ed acqua di colonia sconosciuta,
quasi.
Se piove ti sento camminare,
da parte a parte,
una danza che sa di gioco:
ultimi scampoli di un andare che non è mai venire.
...E si vive
anche senza
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Piano,
mi guardo andare piano
gli occhi:
aggeggi furtivi che cercano
Te.
Li fermo a tratti
ed inciampo,
pensieri che sfiorano.
Trattengo pancia, labbra, mani che
scappano alle consuetudini ma
loro no,
gli occhi fanno:
il resto serve solo a
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Milioni di chilometri
a seguire,
seguirti... e nelle mani niente,
un niente che sa di miele,
di cicuta dolcissima,
di sale bruciante,
di fumo lontano.
Io so
dell'universo
e delle stelle che leggo ma
non so di te,
che vivi,
respiri,
arruffi
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47 poesie trovate. In questa pagina dal n° 21 al n° 40.
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