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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
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Impressioni
Le 31514 poesie pubblicate sull'argomento 'Impressioni' Poesie sulle impressioni |
L’autunno ascolta
la voce sfinita dell’estate.
Allo sporgersi d’un alito
dietro la collina,
sfuma nei colori,
al
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Sniffo nozioni da varie visioni,
una sorgente che possa insegnare
sogni, apparenze ed allucinazioni...
ogni nozione mi viene a infatuare,
provo ravvisi in pensieri latenti
che mi dilettano il cuore e la mente,
fatto stregato dai
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 | Non è il temporale che mette paura,
se annuncia al mio giorno, finita l’estate,
e l’albero sfronda la sua chiomatura.
Non sono le rondini nel loro migrare
che lasciano al cuore una grande frattura
per l’aria che ormai si sta a rinfrescare.
E’
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| il cuore a specchiarsi nel grido
di luce mentre stormi
d’ uccelli
disegnano asimmetrici voli
e
si mutano in forme d’ animali
le nuvole
l’ urgenza di ricreare orizzonti
di palpiti
su tela o bianco foglio
l’ arte
è un viatico per
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Fremiti d’affanno
all’alba scura
d’un sole nuovo
lacrime di vento
sussurri di pioggia
scintille di gocce
profumo di
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Romance de la rosa e dell’attesa
sapientemente incerta nell’impresa
per conquistare il volo tuo imperfetto
che provi ad ogni istante per diletto.
Romance entre la terre e il paradiso
tra gli angeli tra i santi al cuore affiso
offerto senza inganni
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Mi piace goderla d’inverno,
quando si spoglia d’ogni mondanità
e mette a nudo il corpo millenario.
Quando, come un’artista in camerino,
strucca il velo di cipria e di cerone
come un levar di maschera
e mostra il viso affranto e gli occhi stanchi
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In cosa crede
quell’uomo mentre dalla tasca
estrae una moneta
e la lancia nella fontana?
Cerca forse
una collisione
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Un brulichìo di raggi
su sabbia dorata
come allora...
un bambino corre
poi nell’onde si tuffa
ancora e
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E la chiami entrata
gli stipiti incolonnati
la trave da far tetto
ma che tetto non è
un varco tra mondi
l’uscio con un pertugio
le serrature verse
la stessa chiave
e la chiami porta
uno stacco tra le mura
risparmio di tempera
l’aria
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Cerca di dimenticare
tutte le nuvole scese sull’altare
di questa notte oscura
ed avrai compreso ogni cosa
L’erba che sogna
di crescere oltre l’autunno
e la pioggia di giugno
caduta per adorare il grano
Cerca di respirare questa sera
il freddo
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Non più con lesto e fermo passo
la lunga via affronta tenace
lento, pensoso e capo basso
col bastone cammina e
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 | Troppo bella la ruchetta,
riccia e verde, come brilla!
Qui davanti, profumata,
par che ammicchi, ed è un invito.
L’ho nel piatto, e non mi fido;
poi ne assaggio giusto un filo:
non è certo da morire!
L’occhio allieta, ed io
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Sferza pensieri di forte disincanto
l’onda del maestrale
che si propaga nel tempo.
Schegge che sfiorano e lasciano il segno,
taglienti passioni bloccano il respiro,
umiliati e rapiti in sogni irrealizzati.
Tetra simulazione di un forte
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E che mai
l’intelligente
in rapporto assoluto
prevenga il meglio
che si nasconde
dalle tempeste future
le puoi
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Ti osservo o candida luna
recito con te la mia poesia
ti ammiro e ti rimiro con la fantasia
di chi viaggia con l’amor portafortuna.
Nel tempo il contemplo o luna
tra i sogni, desideri della giovinezza mia
lo splendore al tuo chiaror plenaria
orna
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Vorrei andare via
lontano da questo inferno di attesa
eppure qualcosa sempre trattiene
quel respiro che brontola costantemente
riporta sulla retta via
quegli occhi dove la felicità si specchia
accusano senza remore
innocenza dove
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Contro il cielo si alzano le colline
Verso la foce si vede un po’ di mare
Questo luogo riposa sempre
Nella calma, nel verde, nel tuo ricordo.
Da qui non sarai mai assente
Perché hai lasciato troppo rimpianto
Un gabbiano passa veloce in questa
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Birbante è volato via quel pensiero
è stato un attimo
intraprendente non ha voluto lasciare il segno
forse stufo di tanto accanimento
sofferenti parole pronte a convivere con la realtà
si fanno in quattro
una ad una lasciano una scia
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Oggi la vita ...
croce e delizia
è solo ricerca
di giusta spinta
per il domani
domani di vita
perenne attesa
d’equa
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dirò di quella volta
che l’ondata mi strappò
come una gigantesca mano
dallo scoglio
pensavo fosse finita
mentr’ ero sballottato
come una
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 | Sembra toccarlo con mano
questo cielo che, come un lenzuolo,
copre tutta la mia visuale
e resto a guardare
il trasformarsi continuo
delle bianche nuvole
che con lievi movimenti
mi offrono immagini sempre nuove.
Fra di esse vedo un soffice
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Selva e rose fra pini marittimi,
dove intorno è declivio e più riarso è il grano,
era il primo apparire del ritorno
con i piedi ancora levigati
dall’asciutto Ofanto,
premessa dell’arrampicata sinuosa alle case.
Da abbozzato oltraggio di
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Questo cielo diventa sempre più ampio,
la cupola stellata tutta intera,
risplende sopra quanto è fatto scempio
d’un cuore
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Più tardi
cercherò di respirare qualche ombra
di questa sera maledetta
e probabilmente mi addormenterò
Senza pensare
al sole pallido di domani
né agli ultimi mattini
che nascono tentando di mutare il giorno
Poi chiuderò
le finestre per tenere
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 | Com’è il deserto dentro
dentro il vedersi al fondo
dentro l’istinto esposto al vento
di molecole
in riva a
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| svelarsi alla brezza sfuggente
animata di sospiri
tra le nuvole sospese
in un cielo terso di pioggia
mi avrai tu donna
incatenato alle grazie dell’anima
per tutti i giorni che seguiranno
senza paura di rimaner nudi
accanto a te mia donna del
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| Finestrini di un treno
di sera, dove si specchiano
luci di case...
scorgi tavole apparecchiate
che aspettano rientri.
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| Scompaiono, nel corso della notte,
quei versi che venivano alla mente
prima d’addormentarci, quando psiche
oscilla tra la vita e finta morte.
E la mattina le troviamo morte,
quelle elucubrazioni della psiche
tanto rimuginate nella mente,
e che al
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 | C’è già un progetto di future gemme
tra gli spezzati steli, evanescenze come bave
da ogni profilo all’occhio
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31514 poesie pubblicate sull'argomento Impressioni.
In questa pagina dal n° 3541 al n° 3570.
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