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♦ Elena Poldan | |
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Morte
Le 6894 poesie pubblicate sull'argomento 'Morte' Poesie sulla morte |
Drowning in chaos:
tutt’intorno l’infernale coacervo
di miliardi di atomi di elettroni
di protoni di voci di coglioni
che si scindono
s’incorporano
si riproducono
svampiscono, folli.
Un chiodo affisso nel tapis roulant
del tempo – metafora
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Piccola mia luna
fammi morire prima che sia vecchio
non voglio rughe
sul mio volto ancora bambino
Non farmi vedere le ombre
calare sullo sguardo
e il dolore dei miei cari
diventare una lunga triste notte
Piccole mie stelle
non chiudete le mie
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Lungo l’incontro
di fiducia d’amore
ninfea inerme scivolasti
nell’immensità marina.
La tua ferita mortale
lenita fu dal bacio
dell’onda amorevole.
Sull’ultima perla
di dolorose lacrime
viaggiò e, come per una figlia,
le fu culla fino
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La morte ha mille colori
variegati più di un arcobaleno
e mille i suoi odori
che ti confondono nel buio della notte.
Uno
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Fioccava la neve, fioccava
imbiancava col suo candore ogni angolo
ogni punto raggiunto dai graffiti dell’idiozia
fioccava silenziosa, fioccava
a nascondere la vergogna, l’ignominia.
Non più voce s’alzava in quell’andare,
in balia dell’inutile era
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 | La pallida amica intona,
un canto soave.
Arriva alle orecchie
dolce melodia
portata sulle ali
di uno zeffiro
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Credevo di trovare ancora
qualche parola
tra questa polvere di nuvola
portata dal vento
E magari qualche goccia di luce
che la terra sta aspettando
da mesi dopo un autunno
senza respiri di pioggia
Invece mi ritrovo solo
in questa stanza senza
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Vienimi a cercare
ora che non ho energie
e non potrò rispondere
con le mie parole di cera
Vienimi a prendere
e danzeremo la luna
in questa notte buia
con il timore alla porta
Balliamo il dolore
e la canzone del vento
portata da lontano
per
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Piccole fratture per correrti dietro
prima di lasciarti andare per sempre.
Oggi mi alzo,
senza dolore è il
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Ha occhi grandi il guardiano dell’inferno
e bocca famelica
che addenta e strappa carni
poi si pulisce la bocca con la
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“Signori, io mi trovo all’Altro Mondo!
Vi giuro che si sta davvero bene,
si vive in modo splendido e giocondo
lontani dai problemi e dalle pene!
Quaggiù non c’è politica infingarda,
né scioperi, ne truffe regionali,
nessuna tassa, equanime o
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Ti ho vista sola
tra visi anonimi e chiacchiere da poco,
apparivi su te stessa ripiegata
ed il tuo sguardo umido
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I corvi vanno a morire
dove non c’è luce
e l’orizzonte nasconde il loro volo
nel profondo buio del bosco
I corvi sanno
quando sarà l’ultimo tramonto
e rimangono fermi
per sentire il vento freddo
E le nuvole sussurrare
l’alito
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E poi
quella leggerezza
lambiva l’espressione
lontana dal passato.
Spavalda malinconia
serpeggiava presso
quella carne involta
da quel riso
che mai era privo
ma pretendeva
con note e melodie
il godimento della vita.
Ciò orribilmente
ti è
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Quando morirò
non venitemi a raccontare
che non sapevate
che stessi così male
Non versate lacrime
sul marmo dell’ipocrisia
che coltivate
nei vostri campi d’inverno
Non sprecate parole
che avreste potuto pronunciare
quando ancora
il cielo
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Ci vuole un po’
per conoscere le cose
e ogni giorno osservare le foglie
germogliare e poi appassire
Ci vuole un po’
per tradire il mondo
promettendo un vento nuovo
e poi baciare le nuvole
Nessuna terra ha mai amato
il gelo dell’inverno
ma il
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Il tempo oltre quel cancello
va ad inseguir l’eterno e
cigolanti cipressi intonano un
canto di morte.
Vento a soffiar su croci silenziose
e divenir anime vaganti...
Anni e anni
su quel viale oltre il cancello
ad accompagnar la morte,
genti
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Un altro amico, ancora,
in cielo è salito.
Il cosmo suo
all’ improvviso è bruciato,
una stella è diventato.
Un grande dolore ci affligge,
più il cuore
alla tristezza non resiste.
Vivrai dentro di noi,
ci guiderai,
bisogno abbiamo,
ora come
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Sembra che t’arrendi, che non t’alzi,
che non reagisci. Non far che sia
il dolore il tuo impostore. Come
la gioia,
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Non te ne eri mai accorto
ma ero dietro di te
e respiravo l’ombra
quando è nato il giorno
Ti seguivo in silenzio
mentre la cenere cadeva
e sei rimasto nudo
nella pioggia fredda
Non mi avevi mai vista
ma tua moglie se ne andava
ed io ero
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Una prigione, il mio polifonico volere bene.
La gente ha una missione
nel creare scompigli,
è la bazzecola il senso
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Ora posso morire
di qualche nostalgia nascosta
non mi importa più di nulla
e la febbre è la mia vita
Ora posso svanire
fra una goccia ed un ricordo
i pensieri vanno via
e con essi il mio tormento
Non so se domani
sarò ancora in questo
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 | Mostro dagli occhi di brace,
avido di sangue,
voli nelle tenebre.
Con Lugubri ali nere di pipistrello,
avvolgi il mondo,
stridula è la tua voce,
orrendo il volto.
Sferri colpi violenti,
graffi,
strappi i cuori.
Morte
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| Ascolta l’impalpabile
ritmo del tempo:
sarai pronto nell’ora
dell’agonia
e sconfiggerai le tenebre
con la forza del silenzio;
quella forza
che, tenace, attraversa i secoli
e fa risplendere
con gran fulgore
il mistero cui
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Quando sarò morto
ricordatemi per i colori
che non ho mai dipinto
per le mie parole
Incise sulla nebbia
di un mattino grigio
quando il sole esita
il suo amore fra le nubi
Quando sarò freddo
cogliete un fiore morto
e deponetelo sulla
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Ora un’anima
priva di orizzonti
mute le finestre
su pozzanghere di sangue.
Nebbia sospesa
in inaudito silenzio
a nascondere la luce
sul fiato inquieto
della mestizia
e degli occhi gonfi di dolore.
Non sarà mai un gioco
la
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Quando ti ricorderai
di dipingere le nuvole
con il nostro sangue
sarà tardi per tornare
Le lune saranno sbiadite
e nessun rimorso
potrà sostituire il ricordo
del silenzio delle sere
Mentre sarai impegnata
con il nuovo gioco
delle ombre in
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Alberga assenza
casa a finestre chiuse,
cuore lo sente
separazione avverte
vivo è pensiero, che
ogni passo di fianco
...non spegne
com’era
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Sento un velo nero
scendere sulla pelle
forse è la notte
che chiede il suo tributo
Forse è la morte
scivolata lentamente
oltre le ombre
che la sera pretende sue
Sento il gelo calare
oltre l’orizzonte
e le luci del tramonto
restano a
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Non ho che queste gocce
da allineare ai sogni
prima che la pioggia passi
a confondere ogni cosa
La notte mi ha dimenticato
eppure era così bello
nuotare nel buio
con le nuvole appena nate
Ma il vento passa
e si porta via tutti i
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6894 poesie pubblicate sull'argomento Morte.
In questa pagina dal n° 1021 al n° 1050.
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