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Morte
Le 6873 poesie pubblicate sull'argomento 'Morte' Poesie sulla morte |
Giunta è la notte
in un arco di cielo, la Luna
velata, dentro il manto cobalto
brilla un rosario di stelle,
stanca veglia
di un corteo di luci
che ora si spegne
dietro una curva
davanti un viale
una panchina
vuota
ad attendere il
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Ignorano volontariamente il loro destino,
si nascondono dietro una porta semichiusa
sperando di non essere visti.
La via che tutti dobbiamo percorrere
per loro è buia e tenebrosa
ma non sanno che dietro l’angolo c’è la luce.
Fantasticano
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Respiro ogni istante,
respiro ogni ricordo,
respiro il tuo viso
ignudo e freddo,
Ricordo ogni tuo gesto,
ricordo ogni
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Luce catturata dai cristalli:
somma, potente,
emblema di potenza,
di verticalità,
vissuta con l’anima
vibrante di
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Nascive ‘ente a ‘stu juorne chiene ‘e sole
tante anne fa’ ma uoje manche ma‘!
Nen è vere ca ru tiempe sana ‘u core
fonna
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La luna vegliava nel cielo stellato,
la notte regnava tra mille silenzi.
La stanza era buia, dormivo, lorquando
nel sonno profondo intravvidi qualcosa,
un’ombra leggiadra assai misteriosa.
Da quella figura, dapprima elusiva,
pian piano mi
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Cerca di essere felice
io sarò là
dove non potrai vedere
l’onda lasciare il mare
Fra tante cose
che non comprendo
avrò il tuo respiro
da stringere fra le mani
E qualche colore
dimenticato dai mattini
che non sanno amare
la luce che
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Avresti dovuto vederla sai!
nuda era la morte
quand’ella venne a tovarmi
giovane e crudele
tra il seno avea un cuore
e sulla peluria un coltello.
Le chiesi tempo
ma lei mi baciò in bocca
e di desiderio mi prese
ma senza aver piacere
mi gettò a
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Ho sempre sognato
di mandare via il cielo
restare solo
e non avere più nulla
Ho sempre pensato
che un giorno
sarei stato bandito
in un silenzio di dolore
Nessuna parola
da dire e nessuna fortuna
da cercare
fra le pieghe del deserto
Ho
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Prima di tutto
spenderò i miei primi passi
restando in silenzio
e non farò nulla per pregare
Poserò una candela
ma tornerò
dopo qualche giorno
per accendere boccioli di rosa
Osserverò il tramonto
vicino alla terra fresca
e conterò le
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Cinque toni di oscurità
risuonano
fra le ore che scivolano a sera
come una condanna per chi
Respira nel buio
le promesse mancate del giorno
e le certezze del sole
portato a morire dalle illusioni
Il primo colore è il tramonto
un grado di
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 | Era una giornata di sole,
era una giornata breve,
e la montagna risplendeva
con la sua bianca neve
Cinque giovanissimi amici
a sciare andarono presto
non sapendo che quel giorno
sarebbe stato assai funesto
Una valanga improvvisa
li spazzò via
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Avevi trovato dei semi scuri
ed ora nel giardino
fioriscono le ombre
che hai lasciato senza di te
Sono sbocciate le rose nere
e i petali piangono
il buio dei giorni morti
abbandonati alle loro rovine
Avevi coltivato spine di rovo
ed ora che
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Ora dorme
e non sa del mio sorriso
io resterò in silenzio
per non turbare il mattino
Forse piange
nel segreto profondo
ma non parlerò
del nostro mondo d’amore
Di qualche errore
scritto sul buio della notte
e delle lacrime nascoste
dai
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Sarà l’ultima volta
che sentirò il profumo dei limoni
e dell’erba tagliata ad aprile
quando la nebbia muore sui vetri
Porterò le pergamene
al sicuro nel cassetto più segreto
e nulla mi potrà trattenere
dal cantare una nuova carezza
Sarà la
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Non sussistono parole, miti o convinzioni
al banchetto reale delle speranze cadute.
Ti vesti accuratamente, la vita tua sarta,
il cielo tuo consigliere, le stelle bottoni.
Tutto d’un tratto suona la campana, melodia,
entra il primo piatto, virtù
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Loro mi aspettano
al limite del bosco
dove le ombre sfumano
in un buio profondo
Loro sanno
dell’altro mondo
e imperano le paure
di questo nostro tempo
Non ho rimpianti
ed entrerò nel cosmo
il cielo grigio e nero
si chiude sul mio
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Chiedi a Dio se
ha tempo di ascoltare
valanghe di parole,
attende un bimbo,
che sta per arrivare.
Chiedi a Dio
di tendergli le braccia,
non sa ancora camminare,
di stringerlo al petto,
tenerlo sul cuore,
di donargli mille baci
e cieli
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Sarai la sposa delle ombre
almeno fino a quando
non morirà l’estate
fra i rossi tramonti d’ottobre
Vedrai il sole sfumare
lentamente
e le carezze divenire pallide
sulla pelle ormai triste
Sarai la compagna delle stelle
ed al
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La luna sorgerà
per tredici volte ancora
prima che il respiro
abbandoni il suo sentiero
Il vento
porterà suoni lontani
e dalla pianura
nasceranno nuovi colori
Verso l’ora del tramonto
l’orizzonte si tingerà
di rosso vivo
e delle polveri del
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Aprile è sempre il solito
con gli uccellini a fare il nido
il primo sole e
la natura che rinasce.
Quest’anno però c’è un violino in meno
nell’orchestra del professore
e nelle canzoni
anche le più allegre
lui trattiene in un sorriso
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| hy ju |
21/04/2018 16:54| 676 |
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Quando la luna
non ha più cielo da piangere
e insegue le stelle
senza un solo lamento
Allora è il trionfo delle ombre
che nascono dalla terra
ed invadono ogni cosa
nel nero puro delle notti
Quando il respiro
diviene un inferno
e non sa più
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Il risveglio
era stato rimandato alla sera
quando il sole calava
e lasciava il buio alle ombre
Nessun desiderio
poteva restare intatto
ma qualche nuvola avrebbe
pianto pioggia o dolore
Il passaggio
restava aperto per ore
ma nessuna anima
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Forse questa volta
non tornerò
ma voi non mi dimenticherete
fra le foglie di primavera
Perché i colori del cielo
lasciano sempre un ricordo
magari sbiadito
ma difficile da cancellare
Forse questa volta
non parlerò
ma nel silenzio c’è sempre
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Sbaglierò
ma non sono diventato
abbastanza forte
per odiare le ombre
E permettere alla luce
di invadere i miei segreti
svelando ogni cosa
che non sia un pensiero
Tornerò
alle mie cose scure
dopo il tramonto
e sarò libero di
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Prega le tue foglie di seta
il dio degli specchi
preparerà i ricordi
al sole di qualche primavera
Ancora poche sere
ci separano dai lunghi giorni
portati a spasso
dal velo dei rimpianti
Non saranno poche ombre
coltivate sui sassi
a far
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nto sonnu
l’attra notta
vitta ahra gnura
cu hra farcìggha
e hra vesta nigra
e spanticai,
ti spagni ‘e mìa,
ni
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Pochi battiti ancora
per il mio cuore malato
ma la sera si avvicina
più dolce del sole
Nessuna primavera
mi scalderà
più dell’inverno
e qualche ombra sola
Brucerà sulla pelle
con la luna fra le nuvole
e pochi autunni
di foglia morta e
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 | Disconoscimi terra,
non ti lascio
le ossa,
voglio essere cielo
annullato
di bianco vapore.
Se non bari
comincio
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Ora rinchiudete le ombre
questa casa sarà una prigione
per chi deve ancora venire
e per chi è già andato via
La luce non ha più spazio
e respireremo solo il buio
fino alla fine
- sempre più vicina -
Ora ascoltate questo silenzio
e i giorni
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6873 poesie pubblicate sull'argomento Morte.
In questa pagina dal n° 1201 al n° 1230.
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