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Ribellione
Le 7014 poesie pubblicate sull'argomento 'Ribellione' Poesie di ribellione |
 | incido l'altare della mia conoscenza
mentre bieco intristisco
sulla parte migliore di me
in quale maledetto mondo?
in quale maledetto modo
abbiamo perso la corsa?
dove abbiamo lasciato
che il tempo soverchiasse
la lucentezza
per cosa?
per
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| EnzoL |
22/10/2011 13:19 | 2034 |
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Era questo il Paradiso...
Davanti agli occhi oltraggi sfilano,
i bambini nel buio,
non hanno più lacrime...
Giochi finiti, ormai
davanti allo schermo di un mondo di cenere.
Dammi un sogno
di liberta',
anima mia,
vorrei parlare,
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 | Feroce è la morsa che serra la bocca
indomita scalcio, lanciando scintille
serpenti pensieri
Non doma, gli zoccoli batto
il fuoco negli occhi
Di fiele mi nutri
il tempo Mi togli
ti urlo disprezzo
Divampano fiamme, dalla criniera alla
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 | Nel cuore della notte o maledetto
arrivi ed incominci quel casino!
Per me che contro il sonno avaro lotto
sei d'ogni mia speranza l'assassino.
E rompi con le tue brutali azioni
non solo quel silenzio sospirato.
Quel suono di ferraglia e
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| Con te che rimproveri le mie ossa
non chiedendomi il perchè
Con te che puntualmente mi fai indemoniare
e non so da dove cominciare per smettere
Con te che a poco a poco
mi metti in un angolo
Con te che non usi la tua intelligenza
per capire
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Non venderò i miei versi
agli angoli della strada.
Né andrò porta a porta,
a mendicar
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All’alba
un cavalier
leggiadro
il tempo mi ruba
fra le dita
avverto
la polvere
di quel che fu
e più
non
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Guardami e non ridere
lo so bene che le mie guance
hanno lo stesso colore delle fragole.
Asseconda la mia sete di
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 | S'impara dal riso
quello che fa rumore
tanto da nascondere
l'anima sporca del banchiere
un rumore di grida e vino
per non pensare al divino
adottivo figlio d'ogni tormento
prima che arrivi l'adescamento
ubriacatura di nari pieni di
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| Son un uomo libero, lascatemi stare
libero dall'odio e dall'amore
dal sentimento e dal dolore
sono libero
di una libertà che non potete capire
perché non mi capirete mai...
non capirete la mia vita, i miei sogni
le mie lacrime, la
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| Fammi spazio
nella tua umida mente
ad accorpar i tuoi sogni...
gli incubi
voglio soffocarli.
Nei tuoi occhi dannati
colorerò l'ride
e ti legherò al mio bacio
dannato e amante
tra le luci
spettro dell'altro amato.
E se griderai
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 | Le loro mani d’edera
sono malaccetta aderenza
salda nella nostra circostanza
Il bubbolare delle loro laringi
è cacofonia inflitta
ad asservite pieghe becche
L’ afrore che esce dalle loro bocche storte
è il venefico refolo
invasivo delle nostre
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Certo che il navigatore satellitare mi serve
devo girare l’Italia
osservare il mare
ammirare le montagne
è grande il mondo
un panino mi basta
L’africa è lontana
il safari si
è vita vera
ah
l’avventura
In valigia, acetone e smalto
non si
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Raggi, tra sopiti pensieri, anestetici imbrogli,
danzano beffardi negli svogliati mattini
con le solite angosce nelle domande
e le stesse risposte nelle menzogne.
Da poco svanito il sogno, destato
mastico rabbia, sbuffo anelli di fumo
faccio
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 | L'uomo lascia
l'uomo
Come un vestito
ormai dismesso
Tenuto in
piedi da innumerevoli
cementate pezze
neanche più
scorge la sua immagine
allo specchio
Il corpo
ha reciso ogni
filo all'anima
pensante
Mangia
la vita
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 | apre la bocca questo mostro affamato
ingolla ettolitri di contanti, assegni e pagherò
lo strato adiposo s'espande sommergendo - dovremmo ringraziare
a noi sottendono l'aiuto, il sostegno il credito bonario -elargito dai Kapò
che mai
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| buia oscurità
verso d'un mondo
morto d'uomo
d'arroganza s'avanza
anima meretrice
d'uccisa dignità
di schiavitù s'avanza
scempio di potenti
muti d'uomo
d'alba s'avanza
maschere nude
colate
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 | è un minuto che ti discrimina quello che separa
la puntualità dal ritardo, che sia un minuto
un nanosecondo perché al secondo nano salti
girandoacrepapelle sulle montatestelle
voraginisbadiglianti aprono finestre
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| Ti si affonda il cuore
nel suo corpo:
non lo negare...
Anneghi nel gelo
dei tuoi stessi pensieri.
Combatti contro il tuo mondo,
contro te stessa,
ma non ti puoi annullare.
Chi è più forte
tra i due?
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 | Sorsi di dovere dall'anelante mia indole
si pressano in alto sorridenti e giocondi.
Ondate di trionfi e duelli si fan gondole
di vizi contenti e sostegni vagabondi.
Bocciolo, di quel pesco color corvino,
aguzzo, come sordo cactus,
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| Li ho letti tutti musa
con l'occhio beffardo dell'anonimato
li ho letti tutti e scusa
scusami tanto se ho dubitato.
Nessuno ti ha e tu resti pura
mai incastrata nella forzatura.
Testi sospesi tra il dire e il fare
poetucoli arresi alle onde di un
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 | quante volte avrei voluto gridare ai venti
che son sempre solo quattro
le immaginifiche emozioni
le stranoaddormentate delusioni
eppur ha continuato a punirci questa vita
ch'ha lasciato dietro di sé solo splendidi suoni
dimenticati al
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| Oggi son viva,
allorché la paura s'è estinta,
perché nulla mi possiede,
nulla mi detiene.
Son libera e furibonda,
ma pur vera nei tessuti,
reale nella pelle,
nell'umido delle parole,
nel tempo che si dilegua e spegne.
Ho
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 | Ho fatto un sogno orribile:
comun la convinzione
che l'arte a nulla serva,
perché non nutrizione.
Si dava dunque inizio
ad ampio abbattimento
di teatri e di musei
ed altro monumento.
Oppure un cambio d'uso,
con cose più
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Silenziosi dai passi ingrati di corruzione
avvolti nello stile del potere divinità lussuose
il pugnale ha inferto l'ultimo netto taglio
alzati eroe asciuga il sudore cammina con me.
Rimangono deserti impuri da esplorare
in lacrime
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Si levasse ancora l'ode spicciola delle gramigne,
o la vertigine!
Sorgesse l'arpeggio delle primavere che serbo,
estranee alle stagioni del mondo
- sarebbe innaturale una così frivola fuga
infatti, melodie senza requie e beltà
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Mormora e s'agita la regia che muove il cosmo.
Eppur indistinta e inavvertibile!
Cerone sciolto e calzamaglie consunte:
il sipario mai si chiuse e le luci mai spente.
La cipria del ballerino sbilenco
sgretola il viso morto.
Sguaina le sue spade
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Babilonia, sempre viva!
non t'hanno i secoli scolorita;
le tue barbarie, dalle profonde radici,
sviluppato hanno frondosi
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Capirai che il mondo è sordo
al pianto salato della povertà.
Non vuol vedere ciò che è sotto gli occhi,
non vuol sapere ciò che è reale.
Chiediti perché certe mani
sono segnate dal disprezzo
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| Jimmi |
11/10/2011 11:44| 2186 |
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Si macchia ancora
il foglio della memoria
nelle bianche distese infinite
Un flauto triste
echeggia il tempo della disfatta
della domanda inevasa
Quale demone
nell'alchimia di un profumo
sulla mia tavola
portò il seme e il grano
il
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7014 poesie pubblicate sull'argomento Ribellione.
In questa pagina dal n° 4051 al n° 4080.
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