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Ribellione
Le 7014 poesie pubblicate sull'argomento 'Ribellione' Poesie di ribellione |
 | angelo
mio cherubino testimone
è molto che cerco la tua scia
presto potrò finalmente
sodomizzare la tua bellezza
ghermirò
le tue vesti celesti
ed avanzerò rabbioso
deflorando la tua purezza
strappando piume
tra le
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| EnzoL |
10/10/2011 20:32 | 2603 |
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 | Malvento scuote
zingari granelli di deserti
sospiri trapassati inetti al lacrimare
acqua
fonte di vita che non chiese l'esistenza
fiato
afona voce di chi è vivo suo malgrado
aria
negli alveoli di chi mai chiede di vagire
vita
fugace
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Non mi turba né mi è osteggio,
o nubi cumuliformi,
il vostro intralciarmi
la vista del cielo e dei colli.
Sol grigio ovattato vapore
è la vostra aeriforme possanza,
tanto avversa al sole
e da me così tanto
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Grida, fatti sentire
imprecare a tono basso
serve a niente
tanto ci sarà sempre sangue
che mischiato al sudore
di una vita onesta
ci porterà pane duro
Grida, fatti vedere
nascondersi dietro alle paure
serve a niente
tanto ci
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 | Signore mio,
perché tante parole...
Soldati mietono
ormai
i campi di sole,
e radici affondano
nel dolore...
Qui soffia il vento
dietro i sorrisi
e nelle vie
del cuore,
voci si cercano
nell'eco,
confuse... dal tempo,
che chiede
e
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Onore al mio cuore... E sia!
Ché Ab Aeterno fu cotanto disilluso
al cospetto di lurida sembianza
travestita d'opulenza
creatura infame
deridi e sputi inopinabili sentenze!
Sorge spontaneo come l'albore il giudizio
a colui che prima di
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Noi "diversi "
assenti,
muti
e ciechi.
Noi che vomitiamo chiodi
sull'indifferente asfalto.
Noi che ribelli
al mondo urliamo
e poi nella tana
dei sogni
e dei folli desideri
ci rifugiamo.
Noi che il prezzo
paghiamo...
ma che la
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Tace la bocca tace insofferente
imbavagliata da un sorriso tinto
che tiene dentro ciò che può ferire.
Tace la bocca
tace la voce che non vuol mentire.
Parlano gli occhi che non so zittire
raccontano con garbo i miei tormenti
profani
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 | Si perderà il respiro
nell'attimo che stupendoci
saprà sfuggire al tempo del divenire
di te mi resterà solo il rammarico
di aver creduto ad un sogno
dispersosi nel nulla
di aver pensato soltanto fosse logico
quello che
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la teoria del più adatto
esalta il movimento fine
s'oppone il pollice al destino
l'anima s'è persa nel percorso
teologi, deterministi o manichei
spulciatevi come il primate
parente prossimo
disquisizioni ad arte per
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Lacrime invisibili
in questo vento di tempesta
cresciute in luoghi diversi
disperse come pioggia
lungo i confini che separano le razze
e le religioni
Nel silenzio la lingua s'infila
per assaporarne i dolore
dire la sua
e piegare con il
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Fiuti l'aria
poi esci allo scoperto
curi la tua preda
tra gli alberi nel bosco.
Hai cucito un mantello
di bugie e
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 | Sono nel vento
ormai,
chiuse le ali
da questa terra
alzo la voce...
Soffia, rubando parole,
dal mio corpo
in ginocchio,
dove la mente brucia...
E luce ritorna,
dove c'è il sole...
L'estate infinita
seccherà germogli,
dove
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 | di corsa in bici
sorrideva negli occhi la Siria
libero- vento nessun rimpianto
nessuna lacrima e tanto dolore
lontano nel silenzio dell'ignominia
s'incontrano tutti qui
alla luce destra
svoltando a sinistra
ci si soprende
seduti sul
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| Ho urlato al vento
tutta la voce che avevo
è scappata.
Ho ascoltato nervi
Uscire via da me,
Ho svuotato la mente
Dalla spazzatura che l'affollava.
Ogni uomo è represso,
lo è tra tutti il più felice...
ogni anima
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| Non sorgerà più l'alba
l'amara, assolata terra cruda
avrà l'eterno pianto delle stelle
estinte nelle tenebre dei secoli
invano in quel dove poseremo
orecchie protese a seguire il canto
orfano dei nidi, occhi
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Io cerco solo il vento
fresco e genuino
impetuoso amico
sferzante nemico
sopra il mare volerei
con tutti i miei sogni
nelle notti ...
mentre il mondo gira come giostra!
Voglio andare lontano con la mia Anima...
Non voglio più
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Pietà, chiedo solo pietà,
mi inchino ai tuoi piedi, memoria di vita,
solo dolci ricordi, emozioni, dolcezza infinita.
Ti scongiuro, mai più rimpianto e dolore.
Ti prego, sciogli le catene, apri le galere.
Il tormento sfianca le
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Spargo dolci nenie
di poesia nell'oceano
affinché giungano
alla tua anima ribelle
racchiusa in densi
e invalicabili silenzi
Mentre in sottofondo
sulle note della tua chitarra
lenta si adagia la notte
e va a rannicchiarsi
tra i
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 | volevo aprire una sola solitaria finestra
una porta per precipitare
ridendo a squarcia gola
ballando come un pazzo
sul male
e sullo squallore intrinseco in ciò che c'è di vivo
volevo sbirciare come un bimbo
affogando nelle
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| EnzoL |
06/10/2010 20:49 | 5907 |
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| Ombre danzanti,
che abitate le mie inquietanti notti rievocando dolci fantasmi,
date pace a questi convulsi sonni
affinché il mio spirito accarezzi appagati sogni.
Ombre danzanti,
lasciate che gli stanchi occhi visitino copiose praterie
e
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| Un’idea stravagante
meglio!
Vien da dire effervescente,
mollar tutto, andar via
da una società distrutta.
Pensar che da bambini
eravamo pieni di sogni
inventandoci mille mestieri,
dal dottore all’ingegnere
o meglio l’avvocato.
Son passati
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| Vola la facile bestemmia
a quel Destino che tanto t'odia
e muore in nascita
il pensier d'un cambiamento
che non sai produrre
nell'immobile vuotezza
del parlar blasfemo
vedo ora inadeguatezze
forse congeniali
di un tramonto d'idee
ch'ha
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| Notte, notte come tante
ma con la bomba sotto al letto
che mi tiene sveglia e calda...
Cielo diverso,
cielo sotto vento
vento freddo di guerra!
Night, different night
is I'll sorvive it
tomorrow it will be
the day of revenge
for every child
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Il barbiere levantino,
spumoso astioso,
ha forbici tarantolate.
Vive in cantine piramidali
adopra lavande d'altri tempi.
Saltella,
zigzagando su spazi sospesi,
su pelurie in decomposizione...
sa bene,
il barbiere levantino,
che poi o prima
una
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Col sasso lanciato
miro la voglia
nel cerchio chiuso
di una latta colpita
La mira ha colpito
il secchio pieno di sassi
togliendo acqua all'ingordigia
Ribolle il mosto
nel tino gaudente
Ne cavo un sapore
di cavolo amaro
che luce
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Fermati guerra, non tornari cchjiu
lu mundu non ti poti suppurtari,
pecchì tu lu portasti all'anc'allarju
e lu sangu cacci a 'sti cotrari.
Jorna e notti sentu li suspiri
'i 'sti cotrari chi no' ndannu nenti,
chi passanu li jorna come
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Cammino in giorni assordanti
con passi affrettati
e l'urlo compresso
Ho parole cedevoli felpate
sussulti tonfi silenti
Il sorriso tagliato regalo del tempo
la foglia cade senza rumore
e marcisce a terra con la rosa spezzata
ma il pianto
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 | Ormai le prospettive
le ho visitate tutte
con le stampelle
son pure più attraente
ma sai Dio
avrei voglia di un po’ di fiato anch’io
il dolore ormai più
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7014 poesie pubblicate sull'argomento Ribellione.
In questa pagina dal n° 4081 al n° 4110.
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