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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
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Ribellione
Le 7061 poesie pubblicate sull'argomento 'Ribellione' Poesie di ribellione |
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Nuovo piano evacuazione verso pesci tropicali
per non ammalarmi di tanfo spacca polmoni
dalle luci della ribalta al ventriloquo che mi lascia di stucco
ho per sta sera circa venti ricette vegetariane ma
in frigo solo kebab
saccheggerò
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hy ju |
27/06/2011 23:27 | 2616 |
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 | Cammino in punta di piedi
sul filo aggroviglioto delle memorie refuse
che s'accavallano
come gambe in comoda posizione.
M'appresto al salto del nodo
che spiana il tragitto
nel seguito del mio conflitto.
Mi faccio scudo
col Tempo che deve
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Sillabe
Lettere d'abecedario emulate
Vergine foglio
che accogli brividi e singulti del vivere
che a sorde orecchie non giungono
Concedi all'esser
di conoscer in costruite verità
le remote bugie
Inutil sarà
l'attinger a fonti
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 | Andavo a comprare le sigarette
da una giovine tabaccaia
per ammirarle il seno:
colpita da un fulmine
è diventata un fuoco artificiale.
Uscendo di casa
salutavo il giornalaio:
è passato a miglior vita
e con lui sua moglie
che
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| Ed oggi cosa mai possiamo dirti?
È giunto forse il tempo degli orribili
Poeti, senza orecchi per udirti,
Senz'anima per esser veri scribi.
È giunto forse il tempo d'assassini,
Della parola vizza come un vecchio,
Stuprata da caduti
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 | Ti posso fare un complimento?
Non capisci niente
testa foderata
di banconote
che non vale un soldo
perché quando
distribuirono la sensibilità
mandasti il certificato.
Ed ora ti lamenti
non dici
non ti senti vivo
e respiri
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Ode disperata
che a te stesso
reciti
ed urli
nel pianto sordo
che il Cielo
soltanto
può percepire
Dove ti sei perso
cosa hai barattato
per un'ora di estasi maledetta?
Come ferite
bruciano
gli occhi tuoi,
caligine e sete di
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Guardo la foto
sembra sia stato ieri.
Momenti persi nel vento,
persi in quello che non c'è più.
Con te mi sembra di affondare,
a volte credo di rischiare d'impazzire.
Ad ognuno la sua scelta,
a te quella di accettare quello che
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Jimmi |
24/06/2011 09:58| 2411 |
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Profondi graffi
nel cuore incisioni
graffiti su pelle umana
il nero
il bianco
dolore ed amore
sentire il punteruolo incidere
penetrare
ascoltare il turbamento
ogni cosa assume fumi di delirio.
Mi avvolgono le spire funeste
mi prende e mi
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Vuote chiacchiere
ammuffite d'impunità
putrido aborto
di falsi semidei
traditori di troppi domani
censurati di speranza
precaria d'Italia
briciole di uomini
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Precipitano lacrime dall’arcobaleno
ticchettio radioattivo sull’arida terra
fiume che
di veleno scorre
inumidendo sponde morte
bruciando germogli mai sbocciati.
Nel nero della notte
nell’assenza cupa della Luna, il male irrompe
nell’egoismo
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Saltando
con l'odio e l'inganno,
in un ballo senza fine.
Il sorriso numero 6
fa figura,
ma diventa smorfia verso sera.
Con la rabbia sotto braccio
arrivo dove non c'è verde.
Sgusciando come anguilla,
non fuggo.
Scrivo con le lacrime
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Insopportabile dolore dei perchè
che restano strozzati
oggi che il giorno ha chiuso gli occhi a un'altra vita
e
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Sin qui nel Deserto (1)
respiro fino in fondo
l'umido tuo alito, Nettuno,
e cerco con lo sguardo le tue ancelle
che mi nascondi avvolte nella nebbia
cercando di coprire
l'ingenuità svenduta al consumismo.
Solo gli urli mi fanno
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Non si può fare
sbagliato è dirlo
ancora più,farlo.
Ma di tutti i giorni
non ve né uno in,
cui non mi insonni
Ad occhi chiusi
ad occhi aperti
con te io faccio...
quel che è errato
che non si può
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Sempre sento
la disarmante sensazione
e annego in impotenza
d'inutile capire
non c'è nulla in quello sguardo
che mi possa rimirare
con violenta trasparenza
colgo quel sorriso
e vedo il silenzio
che cela il tuo fragore
pur dicendo il
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Il tuo sguardo
è chiuso tra le mura
di una terra
che non ti ha amato.
Uomini senza dignità.
Le radici delle loro vene
arrivano al tuo cuore,
ti confondono la mente.
La tua vita...
la tua ribellione.
Correre... denunciare.
Per il tuo
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Tra le pagine damascate della lussuria
vermigli petali d'un fiore di carne
cieca voragine per il tuo seme.
Orbato sogno tra i drappi dei tuoi gesti.
Consumati riti su altari senza Dei.
Albeggia quasi al di là del monte
ma è notte
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 | Fatiscente luogo
dove la civiltà non ha confini,
anche se i soldi girano
senza avere un buon fine;
il popolo non cresce
con questa zavorra al piede,
non è una società che conta
per dare una speranza all'erede.
Zona che si
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 | scollati da quel muro di cemento
accollati un minimo di responsabilità
incollati sul muro del pianto
versaci te stesso e il resto
non hai ancora comperato la mia anima
non sarò certo quella della fermata dietro l'angolo
non quella
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 | disperdo
il mio sentire, il mio sapere
coltivando
moltitudine d'emozioni,
internazionalizzo
tout d'un coup
ho bisogno del terreno
su cui poggiare i piedi
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| Poveri nani
ineffabile pletora
di felici stupratori
di imberbi domani
spezzati di speranze
rosse di vento
o vuote indifferenze
vestite di falso diritto
cacofonia di nulla
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| Anima mia non ti immalinconire
se siamo, al fine, giunti a questa
soglia che tutti un giorno dovranno
attraversare.
La vita, con noi, è sempre stata
falsa amante, edificando castelli
di bugie con i mattoni delle nostre
ingenue
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La mia vita ha redatto la mia Bibbia
Il mio sguardo ha dipinto il mio paesaggio
C'è tutto me stesso in ciò
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Qui ogni cosa scotta
e viene riportata sui giornali.
Scandali avvolgono la società,
non c'è più verità.
Mondo fatto di bugie
e di silenzi omertosi.
Questa è una società sommersa
che non porta nulla di
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Jimmi |
16/06/2011 10:00| 2217 |
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 | Fotto la poesia, i versi le parole le rime.
Canto a voce alta note stonate.
Regalo tutto al vento, fu l'amore a suggerirlo!
Venne come luce, speranza.
Liberò le mie catene spezzai il dolore, leccai ferite,
il mio sangue! Cosi come gli animali
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Aminam |
15/06/2011 16:50 | 1572 |
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 | Grido
ma la voce non fuoriesce
dalla gola
si perde prima ancor
di oltrepassar l'esofago.
Urlo
con forza disperata
sfogo il mio istinto
caccio la rabbia
che è in corpo.
Ma niente
non una sillaba sortisce
a rendermi onore.
Le
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Dans la triste solitude,
mon cœur languit et s'ennuie...
Il demande une âme
pour une âme
ah!
S'il en était une,
je jouirais
pour l'avoir trouvée.
Mais une voix
cruelle,
la voix de l'amour
antan
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| Simon guardava il mare,
ne sentiva l'odore,
onda su onda cantava il sapore!
I granchi divoravano carcasse,
a colpi di chele staccavano brandelli di carne!
Un colpo continuo!
Simon lo sapeva,
siamo uomini morti,
cancellati all'ombra della
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| Silenzio.
Ti chiedo di tacere!
Puzzano le tue parole
morte.
Groviglio illogico
di testarda debolezza
io ti chiedo di tacere.
Decido della mia morte
silenzio!
Le mie mani rivoltano
querce,
spazzano i monti,
svegliano il terremoto.
Solo il
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7061 poesie pubblicate sull'argomento Ribellione.
In questa pagina dal n° 4291 al n° 4320.
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