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Le 6649 poesie in esclusiva dell'argomento "Donne"
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Che poi Torino non è quella gran cosa
ci si spoglia solo d'estate
che l'umido ti prende dentro la vita.
E tu cammini con passi veloci e felpati
e ti manca quel sole
quella spiaggia dorata.
Ragazza di Salerno che guardi un
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La bella signora
dai lunghi capelli
si sedette timorosa
lo sguardo implorante...
Il tavolino cigolò
roba di un istante
ma lui non si scompose,
anzi le sorrise
Ci fu una lunga occhiata
dopo un fitto parlare,
poi più niente
l’amarezza del
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 | Sfiorata
da eufonica eco
danzi libera e selvaggia
scoprendo, i tuoi candidi seni
Il tuo corpo mostra morbide curve
carezzate da calda penombra
che ne protegge il mistero
Nel morbido covo, celato
da petali umidi
palpita un purpureo
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| Jibi |
22/12/2015 08:55 | 2670 |
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| Sul suo cuore
cantare la gioia,
la speranza,
la melodia di stagioni
spesso finlandese,
suoi occhi di zucchero velato.
Leggevi piano
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Con elegante postura si pone regale donna
accarezzevoli mani sfiorano affilata lama
nei palmi di pittore dai pennelli infatuati
con gentilezza, grazia d’amor imperlati.
Raffinate vestigia adornano graziato aspetto
gentilizia movenze con portamento
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E c’è qualcosa dentro questo cielo
che maschera il dolore con un velo.
Sono due stelle verdi di smeraldo
che cercano nel sole un posto caldo
sono due raggi accesi da una vita
che mirano ad un’altra via d’uscita
sono due frecce rapide e
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Il fumo bigio, avvolgente dello Stalking,
fra le nebbie brulle e domestiche
di ogni abuso, lite, alterco,...ti rinchiuse sola,
reputandoti rea di ogni veritiera discolpa.
Ma tu ingrandisciti di forzuta tenacia,
combatti per ogni ideale di donna al
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Fiero,
alto sopra l'Antico Impero,
volge il suo sguardo ad occidente,
verso la città della luce, nascente.
Zampe potenti,
artigli possenti
che ogni cosa afferra
ora... mordon la terra.
Le ali ben distese,
ad esprimer potenza.
Si
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Avevi un velo sui sogni
tanta polvere per non vedere
i giorni incastonati
fra le lune come diamanti
Cieli che attendevano le notti
e nessun diadema
da indossare sulle ferite
che si riaprivano col silenzio
Una sottile lama di tessuto
tagliente
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Le parole forti
sono come falci
su prati dove sbocciano rose
senza spine.
Tu non temere la leggera brezza,
essa sussurrerà allo stelo
parole dolci
così da non piegarlo.
E tu, nel tremito,
innalzerai lo sguardo
mentre una mano
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Sei il nucleo involucro
la tua sensibilità è innocente
messa al bando dal miscredente,
da chi ha lo spirito soffocata.
Spiritualità innata
come di solenne rito
ti collochi nella vita
di vite che desiderano amare.
Il mondo ha
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Donne plagiate da una volontà arcana
sacrificano sogni sull’altare del nulla.
Onde di mari agitati sbattono sugli scogli.
La voce, come campana scordata
esita sugli accordi...
È una voce stanca che mette
in gioco un’oscura realtà
abile a
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Che non esista vita dopo la morte?
.
Allora guardami!
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Sono qui, come un albero secco
che resiste ai colpi del tempo.
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Schivando le pietre trovate sulla strada,
sopportando il dolore
e curando le ferite,
.
aspettando...
aspettando la
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Quando vedo i tuoi riccioli, bella bionda,
follemente in disordine a baciar l’aria
la mia fantasia dolcemente sprofonda
nelle belle cose, nell’aria che ti bacia.
Talvolta, in un tuo gesto, son nudo e fiero
spoglio dell’abito giusto o meno
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 | Nefertari
unica, amata senza rivali
la tua figura risplendeva
e gli occhi incantavano
ad ogni sguardo.
Nella valle delle tombe
la tua bellezza distesa
sulla sabbia dorata giace
di un deserto immortale.
Ora
ogni granello di sabbia
conserva
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 | Ai margini della strada
vende il suo corpo
nel sordido mercato
della sera.
Nell'alchimia di notti
che tolgono il respiro
in una fiera
di luce fioca e di rumori
vive il suo inferno
di ferite e dolori.
Raggiunge all'alba
il suo letto
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Nel corpo
vide il dolore,
la ferita,
il fianco squarciato,
in silenzio inumidivi
le sue labbra
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Volo in cerca di un fiore
da cui nutrire il mio cuore
ho bisogno d’amore
lo cerco
lo voglio
lo bramo
smarrita vivo la vita
la ricerca
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Si trascinava a malapena
mentre era condotta
sul luogo della pena.
Nel turbinio degli eventi
tra grida ed insulti tremendi
cadevano pietre cocenti
scaraventate sul suo petto
da uomini dalle aride menti.
Sola e senza scampo
udiva urla intorno a
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Avrei voluto eludere
il sicuro castigo delle ombre
se solo tu mi avessi guardato
senza piangere stille di buio
Allora forse la notte
mi sarebbe stata amica
al punto da fugare i miei dubbi
e le tue paure senza cielo
Avrei desiderato altri
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 | Virile l’uomo e irsuto, a sudar pane,
gridare lei nel parto, e stare in casa;
la scuola a che le giova se rinchiusa?...
e avremmo pure tutti occupazione.
Con muto labbro e con la fronte bassa,
viso scolora, quando alcun la fissa:
perfin se mite
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Sei troppo triste
per poter sognare il vento
e queste notti
senza il nostro profumo
Saranno la tomba
delle speranze mai nate
fra i ricordi
che sfuggono ogni rovina
Il tuo sguardo
non incrocia mai il mio
culla la terra
ed altri sospiri di
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Le donne hanno il trucco
e sotto la verità nella coralità,
le donne sono come l’edera
restano sempre verdi,
mai le perdi o le disperdi,
Le donne sono simili
ai fiori di un giardino reale
cercano sempre la stilla
per essere belle
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La mia casa detesto
perché ha rapito la mia anima,
ostaggio recluso
da sbarre invisibili segregata;
un bavaglio pone un freno alla bocca
perché non parli
non sveli segreti sconvenienti.
Intime confessioni
son come monologhi
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Ti vedo fuggir silenziosa
ombra d'indefinita parola
abbraccio che silente si posa
fulgido ardore di madre.
Spiaggia rifugio di sogni
abbracci cullati d'incanti
battiti ascoltati sul petto
ricordo del tempo spirato.
Oh limpido sangue di vita
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Quando vedo una donna bella e bòna
mi si piglia dimorto bonumore
e ni guardo, magari per tre ore,
ir viso, ir culo e tutta la perzona.
Però se, dioperbene,è assai puppona
allora si che sento ir battìore,
dovento rosso,
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Senza sguardo si è voltato
gesti sfrenati
di ciò che non fu detto
felino il miele inzuppato
morire domani
neutrale distanza
nessuna memoria
nel ricordo della storia
canta l'inno dell'anima
al gusto dell'arancia
cavalli
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Il vento accarezza le fluenti chiome
che sciolte si allargano sulle larghe,
sinuose e ben tornite spalle
Appare l'aurora a rinfrescar la cupa notte
quando violenza ha infuriato su di lei.
Rimasto ora è il ricordo di lacrime versate,
ma
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Lei vendeva il tempo
tutto il tempo che serviva
tempo per amare
per cucinare
per cucire gonne corte
dall'orlo zigrinato
come il ballo di San Donato.
Lei vendeva il tempo
lo vendeva al supermercato
al signore del banco della frutta
che la
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 | Dai suoi occhi
la vita è presente
sofferti e ridenti
pongono baci
al sole nascente
un abbraccio
e la dolcezza infinita
è poesia.
Se di pensieri ricorda
una mano lei posa
al vento del tempo
un cuore ferito
mani aperte
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Sbagliato amore, s’insinua
nella profondità dell’anima,
azzanna il corpo morsa nauseante,
lo sbatte nelle viscere del male.
Sprofonda nelle laceranti ferite
dilaniano la vita.
Inutile grida di dolore
davanti all’anima invernale.
Bruto
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6649 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 1801 al n° 1830.
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