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Le 6631 poesie in esclusiva dell'argomento "Donne"
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Era ottobre
ed avevi i capelli neri
i primi freddi disegnavano le nubi
con le foglie d'oro dell'estate
Un fiocco bianco
e la pelle chiara sopra ai passi
lontano una voce gridava
le rauche promesse della guerra
Settimia è tornata
con
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Donna per dare
donna per creare
donna per fare
donna per amare...
Donna che porta in grembo il mondo intero
e che nasconde a tutti il suo mistero
che sola affronta l'alba del domani
bruciando i tuoi trascorsi catoniani.
Donna diletto
donna
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c'è oltre la donna
la donna trascendentale
che dispregia il possesso
ma tesse vive relazioni
e rapporti
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Mi spoglio da vesti e inquietudini
mentre osservo te, eternamente nudo,
venirmi incontro sulla spiaggia deserta.
Inebriante è il tuo fiato
quando bramosa mi lancio
tra le tue immense braccia.
Un grido di gabbiano mi esce dalla gola
ed in te
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A Roma, la pellegrina
non è solo una signorina
che dentro questa città,
si bea d'antichità,
è anche una cappa,
una specie di stola,
che mia nonna
s’era fatta da sola,
di lana traforata
e teneva sulle spalle
con
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Mitica sfinge,
atemporale incertezza,
sull'attrazione prospettica,
su un approccio radicale,
sulla dottrina del venduto.
Sull'orbita estetica,
sta ad ammiccare,
agli inferi diabolici.
Filtro di piaceri,
su tuffi nel buio,
vita sciapa,
ad ogni
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In memore risalto, s’elogia il maestoso ingegno
lei, maestra di filosofico, magistrale linguaggio
nello spazio matematico del calcolo saggio
emersa tra le poche donne ad esserne degna.
Insigne pensiero di straordinaria saggezza
donna virtuosa,
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Ampio e vario, oh donna
é il tuo fluente dissertare
di fatti e di misfatti
e ricca è la sintassi,
per te di questo, infatti
è molto facile parlare
e con altri disquisire
ma è tutt’altra cosa
e tanto ardua impresa
capire l’esser mio,
quel che si
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Forse starai pensando ancora
a quella pioggia scura
a quelle nuvole scarne e distaccate
e al cielo che prometteva amore
Il rumore del mare
sembrava non finire mai
ma accarezzava il nostro distacco
in un giorno senza tempo
Probabilmente non
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 | Il lume di una candela
sfavilla
e s'anima fulgente vena.
Ogni cosa d'intorno
prende vita... in quell'immenso
amore e in quel fervore crescente
nell'immagine di donna vera
passionale e libera. Unica vocazione
indelebile, scritta sui muri
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Di tutta la legna
che avemmo raccolto
me ne lasciasti
quel tanto
per un piccolo fuoco.
Te ne dettero in più
per scaldarti
nelle sere d'inverno.
Ti donarono un manto
per ognuno dei tuoi figli
e alla tua compagna
servarono onori
che
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hy ju |
30/06/2015 23:45| 2620 |
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Le ragazze guerriere
di Kobane
han bisogno di rinforzi
per poter vincere
e vendicare
tutti i loro morti
Le ragazze di Kobane
han la fede
legata al dito e al cuore
combattono
la loro atroce guerra
magari rinunciando
alla vita
e
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Blonde è una visione del mondo e una filosofia di vita.
Non la sensualità della mora che alla notte assomiglia,
corvina notte carismatica racchiusa in scrigni neri
bensì l’appar (isc) enza l’evidenza la freschezza del giorno.
Blonde è Flora di
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 | Cielo color cenere
intorno odori marcescenti
l'aria rarefatta odori nauseabondi
foglie secche, quasi stracciate
avvizzite dal male che incede!
Nel bosco del male... lui
figura inequivocabile e depravata
sovrasta ogni cosa
senza limiti e
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 | Un vestito a pois mi hai regalato
e la luna me lo voleva rubare
e il sole bruciare
il vento strappare
e la pioggia bagnare.
Un vestito a pois mi hai regalato
e mi hai detto
-Tieni è il tuo mantello, vedrai come sarai bella-.
E io bella lo
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Il clamore sdegnato
della folla inferocita
per l'iniqua condanna
non fermò la mannaia
assassina del boia,
e tu peristi
in quel giorno maledetto,
dopo aver patito
soprusi e violenze
da un efferato lussurioso padre,
che solo la morte
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Cara sorella mia
tu per me
c'hai un dono
che ti fa anticipare
il tuo interlocutore
nel suo stesso pensiero
non so per quale
miracolo
dell'intelligenza
o intuizione
o sesto senso
lo sa solo il Creatore
Sei nata perfetta
per
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Con la sera che scendeva
mia madre si affacciava
alla finestra e aspettava.
La cena aveva sul focolare
pronta, bastava solo
sentire il rumore dei miei passi.
Fumava la polenta
e la parola: ciao
si mescolava nel fumo
che al soffitto
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Quasi sicuramente
avevi pianto su false promesse
ormai sbiadite
come i sogni del primo mattino
Con il sole che scioglieva nebbie
per una carezza
resa appena tiepida
da qualche raggio annoiato
Le parole non erano vive
ma aggiungevano bugie
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Tutta una vita di stenti
tra postriboli
e un impossibile amore
tra un maledetto pittore
che in te vedeva
il suo stesso destino
denso di ombre
e dannazione.
Maddalena in cerca
di salvezza e redenzione
che invano inseguisti
in un convento
di
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Hai saputo fare tu.
Hai saputo fermare il tempo
e incantarlo con la tua bellezza
per non fartela mai portare via.
I giorni corrono da soli
ma non trascinano via
la tua luce che spavalda
avanza maestosa nei palazzi
sconfinati della
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Sferzata da grandine violenta e infinita
tace la ragazza il suo spasmo,
urla in silenzio la rabbia
dei vuoti carichi di dolore.
Obliate parole,
angosciati sussurri,
sterili richieste d’ascolto.
Tace il ragazzo e se ne va a dormire,
pugnala
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Nei rossi di un tramonto
nei rossi dello scorrere del sangue
nel rosso di mille scarpette rosse
si annida il dolore
compare a tratti
scompare tra le pieghe della pelle nuda
si annida per sempre nel cuore ferito
l'anima urla
il corpo si
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Grido ma non senti
ti supplico di smetterla
ma non senti
mi piego sotto i tuoi colpi
ma non senti il mio dolore
I tuoi occhi
che ricordavo brillare d’amore
sono accecati dall’ira
son senza colore
Le tue mani
una volta gentili
ora irrompono
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Respiro dopo respiro
rimani in me
nei luoghi delle alchimie
rinate dalle conchiglie spiaggiate
lungo il mare dei tuoi occhi
Viaggio al termine della notte
quando gli arcipelaghi stellari
mi indicarono la via
per non aver paura di diventare
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Pamela la pelle d'ebano,
negli occhi, da cerva impaurita,
le distese di sabbia,
i villaggi assolati
della sua Africa.
Lì per strada
aspettava amori mercenari,
mani spietate su di lei,
l'innocenza, il pudore
solo un ricordo,
nostalgie
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Arranca tra mura domestiche, l’idea di porre
fine ad incoerenti e tormentati pensieri ricorrenti,
ingabbiano ed ottundono la mente, che svia in vortici
d’insensata gelosia.
Prolungati e silenti sguardi indagatori, rendono la vittima
debole,
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Non mi urtare con le tue cosce d’albero;
non evacuo: ho ingigantito ogni mia sosta.
Potrei eluderti
potrei illudermi di trionfare una vita soltanto,
per le ninfette calpestate dall’acqua, che le partorì.
E se
vendicassi, ogni respiro di
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L'Oriente rivive
nelle seducenti tue movenze,
i fianchi ondeggiano al ritmo
del Gamelan.
Dea di Giava
esotica sensualità sprigioni
da veli e monili tintinnanti,
incandescente è la magia.
Essenze
di gelsomino sulla pelle
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Emozioni spente e parole sussurrate
raccolgono la cenere dei desideri,
celano il respiro di notti insonni.
Lasciano impronte di cupa tristezza
sulle mura di case senza amore.
In una sera fredda e senza sogni
ricordi
vaghe stelle di cieli senza
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Zittisce il respiro, malinconico aspetto
trasparenze a fluire nel caldo tepore
fugge il desiderio nell’ovattato sospiro
tra le affusolate braccia, frutto in petto
col cuore colmo, gonfio d’amore.
Sognata maternità
carezze a donare, flusso
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6631 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 2011 al n° 2040.
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