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Le 6651 poesie in esclusiva dell'argomento "Donne"
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ali distratte
sul volo d'alba ignota
negata al mare (D)
Cassandra era un respiro,
una pietra immobile che tutto amava
e soffiava luci al tramonto ignoto,
vecchie pergamene di un addio
Le antiche ruggini di temporale
e foglie ingiallite al suo
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 | di fango vestita
saluta il giaciglio
di terra e lacrime... impastato
ha saziato la bocca di polvere
ha concesso tempo al suo dolore
ma imperterrito germoglio
fiera si innalza
di lei è noto il nome
non più il volto...
rimane
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 | Una rotta asimmetrica
bi- focale quanto basta
per raggiungere un verone
dal quale poter esplorare
prospettando l'apparente
ancora più in la
oltre l'adesso
un po' più dentro
ancora per chiosare
osservando dal presente
il
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Ingenua luna
che t'andavi a specchiare nel pozzo
ingenuo passo
che ti spingeva nell'abisso
ingenuo rosso
che tingeva il tuo viso la sera
Soffice piuma
caduta sull'acqua
timida freccia spezzata
bambola mai pettinata
coi fiori tra i
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A testa bassa
fende il vento,
camminando
raggomitolata
nel suo paltò.
Pioggia
incessante
mistifica
il suo pianto
sempre
più freddo
al cuore.
Era, è?
Quel suo ieri
mai divenuto oggi.
Vacillano certezze
come
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Questa non è più una favola
la bestia non si trasforma in principe
e la bella non avrà l’amore
La dolcezza del valzer cede il passo
al ritmo scatenato di guerra
Il sogno è diventato incubo
il sudore intriso al sangue
non lascia scampo alla
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 | Chiarore astratto
che di luce t'avvolge
e muta d’ambra la pelle,
amor così vicino che si ritrova
dentro a risvegliar
mattino.
E’ quell’istante che coglie
il movimento e che compiace
l’essere nel seme delle voglie.
Non c’è
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 | Donna,
forse, tu sei nata
dal desiderio
di un bacio a lungo
immaginato
nel delirio di una notte
senza fine.
Scivolano i miei pensieri
verso forme cubiche
ed astratte
per contrapporsi
ed illuminare
il vero.
Ed ancor sento
le tue
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Cléo, la sera era già notte
sui colori pastello di Parigi
ma tu non piangevi mai
le ombre sulla strada
Il sipario era già aperto
quando il rosa delle gote
ancora era bambino,
solo un gioco fra le note
Cléo, le
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Dietro al muro solo urla
dietro agli occhi un pianto muto;
una cosmesi di menzogne
per discolpare un amore
sottratto all'Amore.
Sincerità imbavagliata
da una maschera bifacciale
di un rispetto mortificato
nell'eco degli
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Come sarà?
Quando ricresceranno le foglie
e la terra ritornerà a respirare
ed il sole si affaccerà alla finestra
baciandoci il viso.
Che ne sarà
di quel bambino appena nato
chi gli dirà che un giorno
il suo
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Erano gli anni della Vespa.
Le strade vantavano
tutta la loro larghezza
e brulicavano di vita i cortili.
- Un connubio di incanti
e di notte e di giorno!... -
Inceravano vergini carne
le lunghe giornate
e tu, Bianca,
per comprare le
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 | Oh, Madre,
Madre mia
che dal tuo ventre generoso
il mio esser uomo hai partorito,
tu che ancora nutri
la mia anima bambina,
Madre, che farei
senza la tua mano da stringere
senza i tuoi occhi dove rifugiarmi
quando zoppico e di vil peccato mi
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 | Le Mamme
non hanno colore,
ogni giorno,
dal cuore
sgorga una preghiera.
Altari di luce,
per tempio
hanno la casa, le tanche,
campi e cascine.
Mare di pensieri,
pregano
contro ogni dolore.
Belle e fiere come regine,
spandono amore
come
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Mani forti di velluto
t'han toccata, sporcata,
picchiata e violentata.
E tu, tremi davanti all’orrore
di uomo amato
che non riconosci più .
Con il rimorso d'aver ceduto
ad un sorriso, a uno sguardo, ad una carezza .
Scivolando nel
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Dove va la poesia
quando l'animo è malato,
se batte a vuoto
contro la porta
di occhi bendati da un male oscuro...
Non risveglia il dormiente amore,
tiene lontano il profumo delle rose
e restano nel granaio
le lamine di ferro
ormai
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Racchiusa in sé,
luminosa e oscura,
nel suo ventre cavo,
distilla mille riverberi.
Come vallata innevata,
accoglie scie inconsce
e svela notturni passi
celando aspre dune e fossi.
Risplende, infine, d'obliqui raggi,
duri di
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Occhi spogli
digeriscono
il sale
quanto bianco senza contorno
ha vissuto il mare
monito ai naviganti
avidi di parole
all'ingresso di bocche
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 | Giocare, tentare...
poi tutto mollare!
Corteggio t'allieta,
sei fiera se egli osa...
rendi ardua l'impresa.
E pur quando cedi...
consenso gli dosi:
ti porgi, e ritiri,
lo illudi e deludi.
Se par che lui molli,
ritorni gentile:
lo fai
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Quale farfalla
che prova il volo, allarghi l'ali
affrettando l'appuntamento con la vita.
La stanza hai tappezzato di sogni e
nell'urgenza di viverli li nutri
di vaghe fantasie.
Dallo specchio ti mira il tuo sorriso
ingenuo ancora
e quando
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 | Inaccertabili,
false verità,
in sorsate di latte e miele
adulterati,
servite a colazione,
sul vassoio di amari dubbi,
e forse di mille bugie,
e una rosa di perché
in un vaso,
senza risposta.
Spasmi,
sfregano
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nel primitivo dolore
lacrime di sabbia essiccano l'odio tuo
vestigia di un mito e rinnegato amore
nel cuore ricusata
visioni sorde disegnano della vendetta i clamori
fregio all'onore tuo divino afflitto
dissimulata nella polvere
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colori ambrati
resi antichi fra le ombre
di una memoria (D)
Avevi indossato perle e lune
le gocce di luce più segrete
per non far rimpiangere la notte
e tutte le sue lame più nascoste
Era un lembo a primavera fragile,
un sogno da
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Ti ho scattato una foto
e non ho visto-
tu... non c'eri - non eri
seduta - la tua borsa
in piedi - lo stesso calendario
di fianco - un soprabito nero
di spalle - un fantasma nel foro
avevi atteso invano
per lo più avevi pianto
per
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 | Queste donne che passano veloci
lungo la strada della tua vita
lasciando suoni e voci
di qualche storia finita
Donne che ti restano accanto
e non ti lasciano mai
e che ti offrono tanto
anche se tu nulla dai
Donne che hai conosciuto
da quando
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| Occhi scuri sinceri, veri,
Aria triste che comunica dolori
Giovane donna calma che soffri,
Vita che coltivi e poi subito pretendi
Per amore, con dolore, semplicemente dare
Con grinta ma poi capire, per amore,
Volere per forza ma poi cedere, per
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Quanta vigliaccheria in quel gesto,
che rende troppe vittime e di più
di giorno in giorno.
Femminiciidio,
persino la parola suona male,
colpevoli i frustrati senza nulla
perché svuotati son d’ogni valore,
privi di senso e senno mai
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 | Oh! fanciulla, celi nei veli
le tue nudità
accanto, all'acqua che scorre
e aspetti colui
che non arriva.
Lo aspetti, con la fantasia
fra la mente...
pensando lui, accanto a te.
Oh! fanciulla, delicatamente accosti
le tue mani fra i
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le labbra chiuse
forse quasi in attesa
di primavera (D)
Cancellerai quei colori solo per amore,
il vento che soffiava le parole vuote
e tremava polvere di cielo fra i capelli.
Sarai follia per tutti i tuoi ricordi ciechi
Sbiadirai di velo, un
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Sola al declinare del giorno,
quando il silenzio persuasioni forza,
nel pensiero mi danno, e
nel fare a pugni con me
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 | Come da un prato d'acque
Venere,
rosea e bella, longilinea
nel suo piccolo corpo e gli aurei capelli,
sorge tra i raggi di seta
dietro un sole divino
Sfoggia sguardi deliziosi
a catturare l'anima
e cammina,
osserva,
come un Angelo farebbe
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6651 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 3541 al n° 3570.
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