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♦ Rosita Bottigliero | |
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Luglio 2025 |
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Le 6654 poesie in esclusiva dell'argomento "Donne"
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Chissà se ora
avrai trovato il mare
fra le tigri di carta
che amavi ritagliare
E se la strada
sarà meno scura
con tutte quelle luci
che avrai acceso
Io ho trovato
le parole che non sapevo
pronunciare fra le righe
di luna sdrucita
Chissà
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Sorridi
acerba melagrana
e affronti le tempeste
mentre le scrivo
tra giornate di sole
e serate
di nero maestrale.
Semplice
come svaghi
pensieri e vita
sviluppando
riflessi di colore
e parole
che avvolgi,
infinitesimali,
fra esplosioni
leggi

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Me ne sono andato
con qualche granello di polvere
e con le mani addormentate
dalle troppe carezze
E sono rimasto in silenzio
per giorni e giorni
senza ascoltare il vento
che mi parlava ancora di te
Mi sono vergognato
per non aver pronunciato
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Ricordo indelebile
scritto nella mente e nel cuore
meraviglioso momento
ancor ti avevo nel mio grembo,
tu sgambettavi
ed io sorridevo,
pensando al lieto evento.
Quella mattina
il cielo era ancora scuro
nel freddo Dicembre
avvolta nel
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Seduta a visitare
i passati remoti,
visioni e incanti
nel suo volto confuso,
e romanzi di vita
come impietosi segni
di pensieri al sembiante.
Lieta
si finge
struggente nostalgia,
figlia d’un rimpianto,
madre
di un disinganno,
e
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A vent’anni
avevano già due figli,
a trenta
erano vecchie madri,
di famiglie numerose,
a quaranta
mamme nuove e nonne
nella stessa stagione.
I primi figli, con onore
appartenevano al re:
soldati, minatori, marinai,
ignorando le paure
delle
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Dopo quella svedese, fu Marlene
ad eccitare, dallo schermo, i sensi
di me ragazzo un po’ più grande, quando
determinatamente s’affacciava,
con vigore maggiore, l’esigenza
di un godimento un poco più carnale.
L’algida lontananza della
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Sentivo solo un respiro
di notte
quando la luna era nascosta
dalle nuvole
Appena prima dell’alba
mentre i pensieri
danzavano il vento
sui tuoi seni addormentati
E non ti avevo chiesto
dove morire
se fra le ciglia socchiuse
o sulle spalle
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Ora sarai contenta
di non dover piangere
le poche risposte che ti davo
durante i fine settimana
E non attenderai le feste
per essere felice
fra una nuvola e l’altra
sulle vane amnesie del vento
Ora sarai più serena
ed i conflitti
saranno
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Nelle lunghe sere
dell’inverno di guerra,
quella madre curva
non aveva più lacrime.
Un figlio, due figli, tre figli
e nessuna lettera,
nemmeno una notizia
rubati i sogni
al loro posto
le ultime lacrime
della madre abbandonata.
Là nella sperduta
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Bella
che baci come Dio
e sorridi
sopra l’ipotenusa
delle tue sconvenienze,
raggiungi
il mio vizio in penombra
ballandomi un bolero
tra bettole
e santuari di vita.
Sei cuore
di filigrana blu,
inesausta la bocca
di sole,
tra
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Occhi di cielo
e un manto fragile
a coprirti l’anima,
edulcorata dal lieve passo.
Svelta,
rincorri il tempo che avanza
incalzando
sul dorso piegato,
sopra il capo ceste intrecciate
contando gli anni compianti.
Verdi campagne di rovente
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Passami le promesse
quelle che non hai riposto
fra le scatole vuote
di questa vita così felice
Che non nega sorrisi
a nessuno se non al vento
e a qualche sguardo passato
dimenticato sui sassi
Parlami dei silenzi
che mi regalavi al
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Ti ho vista uscire
dalla siepe grande
leggera come una farfalla
che accarezzava
forse sì o forse no
le margherite e i fiori tutti.
Ridevi, sì ridevi
davanti a la fontana
e l’ascoltavi, quasi a decifrar
le lente sue boccacce.
Avevi in una
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Cresciamo
note di pietra
scolpite da un’angoscia
e abbracciamo
dolori in carne e ossa,
lacrime di ossidiana
dietro un vento
importuno.
Parole
scarnite
da voci fuori campo
avvolgono
sofferenze
e gesti
di proscenio,
annusando la
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Ad eleganza statuaria vai ad
inseguir la vita e vivici pensieri ad aprir al tuo pensare.
Prezioso zaffiro a splender nell’universo ove
dir donna equivale ad unicità ed originalità individuale...
Donna dinamica e sensuale
donna effervescente in
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Cade come polline
questa leggera tristezza
insieme all’ultima pioggia d’autunno
posandosi sui resti di una lettera strappata
che non vuole smettere di urlare
le sue parole al vento.
Inonda gli argini fino a bagnarmi l’anima
e le mie radici non
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I ricordi di una vita avara
celano desideri di donna
confinati all’ombra di un amore amaro
mai del tutto vero, mai davvero amore.
Restano carezze mai avute
e sorrisi a luce spenta
sulla notte che avanza,
più buia del nero dell’anima
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Ed inciampa la luce
sulle punte delle mie ali spente.
Sono invischiate della mia anima
quelle mani indegne
di appartenere a qualcuno.
Eppure queste impronte
quella voce di schiaffi in faccia
hanno un volto che conoscevo.
Sono così acide le
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Di verbo all’infinito, amare
amore d’annichilite sillabe, azzurre
di convenzione in alfabeti di carne
e vocazioni di brividi; com’erano
totalmente in petto, com’erano!
Bocche a parole da fiamma
bagliori fino alla fine dei cieli.
Rapido, dal
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Lia |
25/11/2019 21:00 | 2173 |
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Figlia
di madri intermittenti
e di un giudizio affrettato
ami
raccontare alla luna
d’un garbuglio di vita
e del bosco incantato
dove cercare
i fiori assenti nel giardino.
Troppo è il tempo
consumato a sbirciare
amori frusti
echi
di terza
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Uccisa!
Uccisa nell’anima ... lentamente.
I baci
son diventati schiaffi
le carezze
pugni.
I suoi sguardi innamorati
sono lame
che fan tremare il cuore.
Lui,
il tuo uomo,
dolcemente ti diceva
“sei la mia vita”
Tra le sue braccia
fiore,
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Ormai non ti vedevo
che per pochi momenti
quando il sole calava
e si creava un velo
Fra noi e la notte
che lentamente scendeva
a coprire ogni cosa
con le sue ombre nere
Ormai non ti sognavo
mai se non nel buio
quando le stelle più
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Amati, donna!
Quando l’alba risplende sul tuo viso
in un giorno grigio d’inverno.
Stimati!
Per aver sbagliato, non aver compreso
per esserti data in pasto ai lupi.
Rispettati!
Che piangi durante la pioggia
che nascondi i timori e l’infelicità.
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Non sta a me giudicare
ma cercar d’intuire
una fragile donna
nella sua afflizione.
Per leggerla dentro
e ascoltarne il
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Nuvole di polvere, acre odore
rimasugli di vita in balia del vento
tra i silenzi di mura crollati, sgomento
per cercare quell’incredulo fiore.
Appassito con le ultime foglie è l’amore
udire un fievole, un costante lamento
alla ricerca d’un sole
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Urlano migliaia di donne latine
rivendicando giustizia al male
che un regime ti ha voluto fare
capace sol di violentare!
Ultimo rifugio dell’esser bestiale
senza dignità, etica e morale,
accecato dal potere demoniale
di chi invasato
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 | La Primavera dell’Amore ha perso il suo profumo
ogni attimo sa di gelido inverno
ogni gesto assume l’aspetto di aghi
tutto parla di misero disfacimento
ogni emozione ha lasciano l’orma fetida
ero una cosa, una proprietà
ero vittima invisibile al
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Avevo trovato le tue foto
in un cassetto
che non aprivo da anni
e sembravi accennare
Un sorriso accarezzato
dalla luce sfumata
con un segreto qualsiasi
di qualche estate
Probabilmente avevamo
fatto l’amore
in quella notte che le
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Gli occhi profondo Tirreno,
che, bassi, parcheggi
ai bordi del pensiero,
crocevia di cuore e passione,
m’intrigano a sera,
l’aria già tinta
dalle tue gote mele delicious:
penetrano, a dispetto degli dei,
nei precipizi bui e freddi
del mio
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Nemmeno oggi mi hai pensato
eppure le nuvole
mi parlavano di te
e di quanto eri bella
Nuda fra le ombre
con la lingua appena distratta
dalla pelle umida
di una sera con la luna
Nemmeno oggi mi hai sognato
eppure le stelle
mi hanno detto
che
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6654 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 451 al n° 480.
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