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Maggio 2025 |
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Le 6648 poesie in esclusiva dell'argomento "Donne"
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Ti ho sentita pronunciare
riti di carne
sull’altare nero
mentre le ombre languivano
Ti ho vista pregare
in ginocchio
le stelle consumate
di una notte senza dolore
E non avrei mai
interrotto le tue carezze
senza prima graffiare
la pelle con
leggi

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Dopo che avrò finito
di danzare fra le ombre
potrai mostrarmi
le tue carezze nel buio
Dove un gesto
può diventare dolore
o il piacere
da non rivelare mai
Nemmeno fra le nuvole
che piangono vergogna
o lamenti silenziosi
fra le vie del vento
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Hai dimenticato
di spegnere la luce nel cortile
e ora si vede
la sera piangere di nostalgia
Perché in questi cassetti
ci sono ancora sogni
che il vento
non ha portato via
Hai abbandonato
la polvere sopra ai mobili
e nessuno ha pensato
di
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Parole
di libeccio
e umori di tè verde
si perdono
nella gola di sabbia
del tuo venerdì Santo.
Poso
il viso di sangue
sul muro
della casa violetta
e ascolto
quel ruvido parlare
di travertino
evocare passioni
tra sogni
e vivere il
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Partii e tornai da sola,
nessuno mi portò la valigia
e nessuno si fermò
a sussurrarmi
che tutto è niente.
Al di sopra delle nuvole
vidi le lacrime di
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Forse non basta una parola
per ricomporre immagini
distorte e scavare nelle incrinature.
Non è curiosità ma consapevole sostanza,
quell’esserci in un’impronta del pensiero.
Ora possiamo condividere i silenzi
e comprendere l’amarezza di ogni
leggi

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Bello sentirsi
al sicuro e apprezzata
l’animo gioioso
la vita cinta da un tenero abbraccio
Bello non temere
il tuo tono di voce
il tuo sguardo
il tuo arrivo
Bello guardare
verso gli stessi orizzonti
con le stesse aspettative
con gli stessi
leggi

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Trascorri notti
a baciare le labbra
alla maschera d’oggi,
a sfiorare il ricordo
di un geranio appassito
sul balcone
del disprezzo alla piazza.
E lustri
il pallore di cipria,
forme vuote,
straripanti
di dolore e cinismo
nel sembiante,
sì
leggi

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Caramella di vetro
dietro lo specchio sporcato
da pochi grammi
di saliva spremuta calda
Ti assaporo in ginocchio
mentre il pavimento
esita una carezza di carne
subito ritratta
Ti darò una nuvola
di cuoio come premio
per la tua eleganza di
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Ed ora siediti daccanto a me,
mettiti comoda, faremo tardi,
e basta frottole: sono il tuo re!
Nessuna regola, ma solo azzardi,
carezze languide, senza un perché,
ché nei tuoi avidi occhi bugiardi
a parte il fascino, non v’é alcunché;
dolci sí
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Prezioso
il tuo viso di seta,
contrappunto
tra il sorriso e lo sguardo,
consumi riverenze
antichità di tratti
e cortesia agée.
Accendo
prospettive,
scompongo sensazioni,
dietro il tuo gesto
che accompagna la voce
e la voglia,
quella sì
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Non potrò mai non sognare
finché le stelle sapranno parlare
dei suoi occhi forieri di pace
e pur nel buio cristalli in luce.
Millenarie prima di noi
esse hanno da raccontar
spettatrici nella creazione
d’ogni Donna più bella del sole!
Cosmo
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 | Adoro
le tempeste
negli occhi
le mareggiate
tra il peritoso
e i farfuglianti amplessi
mentre insegui
sillogi
sul piacere
e l’etica.
Fiore di Boca
lavo
la tua mente,
diradata dai sogni
e levigo
la ruggine dal viso
le amnesie
dal
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| Donna coinvolgente
ti mostri sensuale
avvolta nel kimono
ricamato con draghi d’oro.
Acconciatura bruna
viso bianco di porcellana
occhi a mandorla truccati di nero,
bocca rossa a cuore.
Ti muovi leggera a piedi nudi
sfiorando appena tappeti
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| Rosso,
come le rose
dei primi incontri.
Rosso,
come lo smalto
dei primi appuntamenti.
Rosso,
come la rabbia
ai tuoi primi errori.
Rosso,
come il
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 | Fiera come un artiglio
che ti dissecca
e docile
come agnello,
nostalgia che mi fiorisce in cuore,
sei apparsa
à la belle étoile
superbamente
cortigiana.
Pianto di sax tenore
e gemiti
ragtime di tromba
come lame taglienti,
nelle pieghe del
leggi

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Io vi amo ancora tutte
la cascata bionda
sul bianco della pelle
e l’ebano fiorito fra le cosce
Io vi sogno ancora
erbe amare cresciute
sulla terra che attende
il seme scuro del dolore
Tramonti nati dalle nuvole
che verso l’orizzonte
baciano
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“Io non ti vedo più
con gli occhi dell’amore,
da quando con violenza,
m’hai léso nell’onore!
Io non ti cerco più,
per te non provo niente,
sei solo un falso amico,
o un vecchio conoscente!
M’hai tolto sempre più
la fede nella
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Io comprendo il dolore
per averlo conosciuto
lei, per averlo combattuto.
Una donna, una moglie, una mamma
che si è afferrata alla vita
nel momento atroce della malattia.
La sua mano nella mia,
la sua bocca al mio orecchio
ha
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Reticoli
di rinsecchiti sguardi,
di lanterne
fioche di luce
e compagnia
stai vegliando la notte
oltre i tocchi
d’Avemaria.
Ritagli
liquido
un tempo mentitore
quello che ancora scrive
sul tuo corpo
disperate elegie
e dipinge
d’oltraggi
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A ruota t’avvolge le spalle
sgargiante con frange sorprende
sul petto cadente lo scialle
a tutta la schiena sottende
di giallo rosso andaluso
la danza di Spagna riprende
anch’io ti osservo confuso
in camminata elegante
ove lo charme s’è
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Le voci di ragazze (se non troppo
si va ad approfondirne i contenuti)
l’animo ben rallegrano: ogni intoppo
è vinto da quei toni così acuti.
E sono come il canto della vita,
contenta solo della sua esistenza,
della gentile e sempre ben
leggi

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Sorridi
con la maestà
della Nike di Samotracia,
stupore di marmo
tra le fronde
di mirto e oleandro
e la pelle
della Venus di Milo.
Frammenti di un bacio
e fumo acre
di un discorso violento
disegnano
occhi e notturno
crollo di
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Quando conobbi la verità
un gelido inverno scese sul cuore
lo ammantò di neve nefasta.
Accettare la realtà fu tormento
solcò un penoso tracciato nella mia esistenza.
.
Grovigli contorti di fili spinosi
si impossessarono della memoria.
La
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Se l’inchiostro fosse stato prigioniero
di una scatola di sigari,
se l’acquerello fosse stato meno sbavato
sulla tela, a raccogliere tutte le preoccupazioni,
in un colore affogare...
Se non ci fosse stato l’uomo
che toccò d’incesto con le
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Sì, Buana.
“Sì, buana!”,
ripetevano come mantra i tuoi avi,
per evitare il morso della frusta
sulla sbrindellata schiena,
piegata a dissodare depredata terra.
“Sì buana”,
sussurravano rassegnate donne,
soggiacendo alle voglie del padrone.
Gli
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Giunco
che intrecci a canne
e rametti d’ulivo
accogli
esplosioni di fichi
mentre,
fresca, sorridi
dentro
al tuo gioco.
Diva
di seduzione
trasparenza d’un vetro
oltre quella finestra
che ne cela i rossori
e ne amplifica
desideri di
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Ma ora aspetta perlomeno
che non piova e sia il sereno
a fare il tempo dell’Amore,
senza troppi danni al cuore.
Me lo dico e non ci credo...
Perché mai ora non chiama?
Per restar calmo mi siedo,
ripetendo che Lei m’ama...
Quando l’ansia
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Più non ricordo
dei tuoi occhi il colore,
era forse del verde brillante del mare.
Lo ha portato via il vento
che nel tempo ha seguito il tuo andare
lontano da me.
E le tue carezze
che a stento mi elargivi
e d’un tratto mi rubavi,
mentre con lo
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Nessuno ci guarda
qui puoi respirare le nuvole
e attendere il buio
senza pregare il silenzio
Nessuno ci pensa
e potremmo sparire
fra un lenzuolo di pioggia
e il nero lucido della seta
Sarà un piccolo dolore
a governare il cielo
e il pianto
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Nell’umidi occhi d’un cenno trepidi
e da disagio intrisi,
s’ascose un volto, al vuoto avulso.
Dette l’esodo, ch’egli nemmanco conscio,
chiedendosi dov’eri mentre era via.
Sicché, all’indomani s’ebbe sentore,
da lungi, nel rimirar l’ameni
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6648 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 511 al n° 540.
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