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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
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Le 6654 poesie in esclusiva dell'argomento "Donne"
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Ruvido sentore
quel silenzio,
resta
e la paura
di riascoltarne d’altri
con te,
quelli che non riesco
a chiudere per sempre.
Eccomi notte
a misurarne
con maestria di poeta
i rintocchi
e i sogni,
a dipanarne il senso
che mi attraversa
e mi
leggi

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Il fuoco che avevi
sul davanzale
non mi permetteva di sognare
i tramonti d’inverno
Perché la luce era troppo
forte per consentire
ai miei occhi
di godere delle ombre
Il calore che avevi fra le cosce
contrastava con il gelo
di quella stanza
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Se pronuncerai
una sola parola
io sarò nella sera
ad attendere le ombre
Non avrò paura
perché so che la strada
divide il nostro cielo
ma non il desiderio
E fra una pelle e l’altra
c’è solo lo spazio
di una carezza
percorsa piano
Senza la
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Semplicemente
non ero abbastanza forte
per sentire i tuoi respiri
quando tornavo
Dai miei viaggi senza meta
e nelle carezze
cercavo solo le ombre
per oscurare il cielo
Curiosamente
non ti ho mai dimenticata
e se tornerai
fra i miei pensieri
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Sopravvivo
alla morte
di parole d’amore
e di gesti;
restano
sillabati brandelli
dal dolore.
Rovisto
tra pensieri distratti
per ridargli fulgore;
li serbo
in teche di cristallo
e brucio loro
grani
di incenso e riflessione.
Poi
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Quando sei ritornata
io non sapevo
se accarezzarti o mandarti via
perché il buio si era aperto
Ed ero stato troppo male
per abbracciarti ancora
e dimenticare i giorni
che avevano ferito il vento
Quando mi hai parlato
io non ascoltavo
e
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Pulsioni prese in un vortice
sono frammenti
di un desiderio sublimato.
Si passano stadi celeri mutevoli
impercettibili allo specchio
attraverso eclissi e lune nuove.
Riecheggi di intimità scordate.
Al vaglio essenze antiche
sospingendo i sogni
leggi

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Quando sei andata via
avevo polvere
sulle pareti un po’ sporche
e luce nelle cantine
Dove nascondevo conflitti
e mattine in trionfo
verso le stelle
accese per caso al ritorno
Quando te ne sei andata
ho spento le nuvole
e rifatto il
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Grida disattese nel deserto maledetto
si ergono tra demoni con unico precetto
di calpestar selvaggiamente ogni fiore
qui forse nato o giunto per errore.
Orrore il capolinea d’ogni rosa,
schiave in fabbriche prive di posa,
povere e soggiogate dal
leggi

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 | C’è un posto
nella bidonville
la Casa delle fate;
lì Jade
s’è fregata la vita
tra estasi di sé,
fumo e clienti
di straordinaria voglia.
Sogni v’ha perso
a trascinare
quel mucchio d’ossa
in fuga
sotto un cielo
di rabbiose stelle.
Vedi
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Ti ho sentita pronunciare
riti di carne
sull’altare nero
mentre le ombre languivano
Ti ho vista pregare
in ginocchio
le stelle consumate
di una notte senza dolore
E non avrei mai
interrotto le tue carezze
senza prima graffiare
la pelle con
leggi

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Dopo che avrò finito
di danzare fra le ombre
potrai mostrarmi
le tue carezze nel buio
Dove un gesto
può diventare dolore
o il piacere
da non rivelare mai
Nemmeno fra le nuvole
che piangono vergogna
o lamenti silenziosi
fra le vie del vento
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Hai dimenticato
di spegnere la luce nel cortile
e ora si vede
la sera piangere di nostalgia
Perché in questi cassetti
ci sono ancora sogni
che il vento
non ha portato via
Hai abbandonato
la polvere sopra ai mobili
e nessuno ha pensato
di
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Parole
di libeccio
e umori di tè verde
si perdono
nella gola di sabbia
del tuo venerdì Santo.
Poso
il viso di sangue
sul muro
della casa violetta
e ascolto
quel ruvido parlare
di travertino
evocare passioni
tra sogni
e vivere il
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Partii e tornai da sola,
nessuno mi portò la valigia
e nessuno si fermò
a sussurrarmi
che tutto è niente.
Al di sopra delle nuvole
vidi le lacrime di
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Forse non basta una parola
per ricomporre immagini
distorte e scavare nelle incrinature.
Non è curiosità ma consapevole sostanza,
quell’esserci in un’impronta del pensiero.
Ora possiamo condividere i silenzi
e comprendere l’amarezza di ogni
leggi

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Bello sentirsi
al sicuro e apprezzata
l’animo gioioso
la vita cinta da un tenero abbraccio
Bello non temere
il tuo tono di voce
il tuo sguardo
il tuo arrivo
Bello guardare
verso gli stessi orizzonti
con le stesse aspettative
con gli stessi
leggi

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Trascorri notti
a baciare le labbra
alla maschera d’oggi,
a sfiorare il ricordo
di un geranio appassito
sul balcone
del disprezzo alla piazza.
E lustri
il pallore di cipria,
forme vuote,
straripanti
di dolore e cinismo
nel sembiante,
sì
leggi

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Caramella di vetro
dietro lo specchio sporcato
da pochi grammi
di saliva spremuta calda
Ti assaporo in ginocchio
mentre il pavimento
esita una carezza di carne
subito ritratta
Ti darò una nuvola
di cuoio come premio
per la tua eleganza di
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Ed ora siediti daccanto a me,
mettiti comoda, faremo tardi,
e basta frottole: sono il tuo re!
Nessuna regola, ma solo azzardi,
carezze languide, senza un perché,
ché nei tuoi avidi occhi bugiardi
a parte il fascino, non v’é alcunché;
dolci sí
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Prezioso
il tuo viso di seta,
contrappunto
tra il sorriso e lo sguardo,
consumi riverenze
antichità di tratti
e cortesia agée.
Accendo
prospettive,
scompongo sensazioni,
dietro il tuo gesto
che accompagna la voce
e la voglia,
quella sì
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Non potrò mai non sognare
finché le stelle sapranno parlare
dei suoi occhi forieri di pace
e pur nel buio cristalli in luce.
Millenarie prima di noi
esse hanno da raccontar
spettatrici nella creazione
d’ogni Donna più bella del sole!
Cosmo
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 | Adoro
le tempeste
negli occhi
le mareggiate
tra il peritoso
e i farfuglianti amplessi
mentre insegui
sillogi
sul piacere
e l’etica.
Fiore di Boca
lavo
la tua mente,
diradata dai sogni
e levigo
la ruggine dal viso
le amnesie
dal
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| Donna coinvolgente
ti mostri sensuale
avvolta nel kimono
ricamato con draghi d’oro.
Acconciatura bruna
viso bianco di porcellana
occhi a mandorla truccati di nero,
bocca rossa a cuore.
Ti muovi leggera a piedi nudi
sfiorando appena tappeti
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| Rosso,
come le rose
dei primi incontri.
Rosso,
come lo smalto
dei primi appuntamenti.
Rosso,
come la rabbia
ai tuoi primi errori.
Rosso,
come il
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 | Fiera come un artiglio
che ti dissecca
e docile
come agnello,
nostalgia che mi fiorisce in cuore,
sei apparsa
à la belle étoile
superbamente
cortigiana.
Pianto di sax tenore
e gemiti
ragtime di tromba
come lame taglienti,
nelle pieghe del
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Io vi amo ancora tutte
la cascata bionda
sul bianco della pelle
e l’ebano fiorito fra le cosce
Io vi sogno ancora
erbe amare cresciute
sulla terra che attende
il seme scuro del dolore
Tramonti nati dalle nuvole
che verso l’orizzonte
baciano
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“Io non ti vedo più
con gli occhi dell’amore,
da quando con violenza,
m’hai léso nell’onore!
Io non ti cerco più,
per te non provo niente,
sei solo un falso amico,
o un vecchio conoscente!
M’hai tolto sempre più
la fede nella
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Io comprendo il dolore
per averlo conosciuto
lei, per averlo combattuto.
Una donna, una moglie, una mamma
che si è afferrata alla vita
nel momento atroce della malattia.
La sua mano nella mia,
la sua bocca al mio orecchio
ha
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Reticoli
di rinsecchiti sguardi,
di lanterne
fioche di luce
e compagnia
stai vegliando la notte
oltre i tocchi
d’Avemaria.
Ritagli
liquido
un tempo mentitore
quello che ancora scrive
sul tuo corpo
disperate elegie
e dipinge
d’oltraggi
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A ruota t’avvolge le spalle
sgargiante con frange sorprende
sul petto cadente lo scialle
a tutta la schiena sottende
di giallo rosso andaluso
la danza di Spagna riprende
anch’io ti osservo confuso
in camminata elegante
ove lo charme s’è
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6654 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 511 al n° 540.
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