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Le 6863 poesie in esclusiva dell'argomento "Fantasia"
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Avverto il respiro
del tuo infinito,
azzurra distesa
solcata d'uccelli.
Naufrago spesso
nel tuo silenzio,
nutri d'immenso
il mio cammino.
Custode amica
di un mondo migliore,
mi sei vicina
nelle speranze.
Diaframma di luce
mi lasci
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 | Sedevo su di un sasso
in mezzo al prato,
nel giorno del Signore
a fine giugno.
Toccavo l’erba
cosparsa di rugiada,
sulle dita, un tocco di freschezza
e il profumo di bagnato
inebriava i sensi.
Un libro tra le mani
un po’
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 | C'è la calma del bisonte
che ha bisogno di farsi strada
spianarsi l'orizzonte
lasciare che tutto accada
in uno zero secondo
come se cambiasse il mondo
cadesse giù la terra
non si alzasse più nessuno
si levasse un
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 | È un mosaico dark.
Il gioco
si ripete
con tessere mancanti,
scomposto
l'urlo.
Inconsistente
il nero
riceve intatta
l'angoscia del vivere
Informe
spezza i legami,
l'inghiotte il buio,
la parola non si fa voce.
Uomo
da
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Ho perduto
di me
ogni memoria,
del Loto
ho divorato il fiore
e vago
nel mare del Dubbio
Annaspo,
non so nuotare
e, pesante, l'Onda
verso il Fondo
mi sospinge!
Il Fondo
è uno Specchio
che, traslucido, mi rimanda
un'immagine
che
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Il sole non è mai
nel cielo del Paradiso
perso come è
tra le lune egli epigrammi.
Portai la mia donna
a colazione in Paradiso
dove gli angeli di cristallo
scrivono il destino degli uomini
ma poi la morte
ma poi il
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Rabbrividisce la stella azzurra
in cielo.
Dategli una coperta
rosa o bianca
non bruna.
Dategli un po' di vino.
E' orgogliosa
non supplica.
Una scacchiera blu rosa
apparirebbe in cielo
per le vostre torri
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Aspetto il tram, tra gli alberi
Alteri, imponenti, robusti...
Accarezzo il tronco, la corteccia ruvida,
Umida e fredda della rugiada del mattino.
Alzo lo sguardo e scopro tra le foglie
Il cielo chiaro, azzurro e lontano.
Ci aspetta un nuovo
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 | Siam nel complesso
un buon consesso
in questo congresso.
Tutto è permesso
ma nulla è concesso
se manca il nesso.
Ma latita il sesso
tento lo stesso
e vengo estromesso.
Non sono un fesso
e di riflesso
vedo un progresso
e
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| Candor di veste
blu ceruleo porti
che tutto il resto ammanti
e il sol in te ognun riveste
Di brezza primaverile sei portatrice
e in te Natura si risveglia
e più non si posa in veglia
ché sei di frutti benefattrice
Splendido
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| Ogni pensiero si perde in ricordi lontani
in forme riflesse su frammenti di specchi,
come un rivo osteggiato da trepide mani
che sfuggente sparisce in rigagnoli secchi.
Permane la quiete come nebbia ovattata
che vela ogni quanto tra guglie e
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 | L'oceano diviene stagno
al cospetto dell'abietto
Fasullo come 'l nome che porti
sei l'emblema del Mondo dei morti
Ti sputo in corpo
'l veleno di cui m'hai nutrito
Vaneggi vile
un falso cuor a dir tuo vero
alle orecchie dei simili tuoi
uniti
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| Ci son quattro soldi di speranza
e prenderemo della terra,
due metri per due di chi ipoteca
anche l'acqua e il verde dell'erba.
Faremo volare i timbri e le carte
sù in alto nel cielo padrone,
e se all'aria impartiranno lezioni
non
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Ho visto un ippogrifo
cavalcare un arcobaleno,
libero nel cielo disegnava
forme naturali.
Il sole si sentiva importante
di tanta bellezza, come un diamante
colorava il manto celeste in ogni sua parte.
Gli occhi del suo cavaliere
squarciavano
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Le volpi sentono l'odore dell'eresia
con volti d'abisso salvano gl'impossibili
Narrano leggende con sogni altrui
e mendicanti raccolgono
chi s'è perso in voluttà
Le volpi accorrono al primo presagio
hanno dei sensi fatua
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| hy ju |
07/06/2011 22:17 | 2405 |
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 | Quando cala la notte ad oscurare i vetri,
è l'ora dei fantasmi e degli spettri,
rintocco di campane e passi tetri,
torbe visioni che giammai ti aspetti.
Quando cala la note e i vetri oscura,
uno scenario immenso si presenta,
talmente
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| Mauro |
07/06/2011 19:49 | 1718 |
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prende tutto
colui che arriva
primo al traguardo,
alza la coppa di diamante
al cielo
versa una lacrima
verso i perdenti,
ma lui ci insegna
ci insegna il valore
del lavoro,
per un attimo vivi
i suoi sentimenti
sventoli il suo vessillo,
e dal
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nell'attesa che il gioco
prenda vita,
mescolo le carte del destino
da una parte
lascio i sogni a riposare,
dall'altra alimento la ragione
in mezzo
in bella vista
c'è l'asso...
son fottuta!
ho le maniche corte.
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La stessa parola- pensaci-
accarezza e frusta
sta sul ciglio
ci scruta
aspetta un nostro sì
per riempirci d'oro
da un "no"
farci scomparire
nella tundra silenziosa,
in fantocci di ghiaccio
scolpirci tra rocce
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 | il mattino sa finalmente di menta
riemergo da torri di cuscini
Terrazzi al basilico
parole suonate
e i miei piedi
portati ovunque
tra i sacchetti di carta rigida
e le pile a secco
...
è bello non sentirsi
un calzino spaiato!
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| Il tuo nome è per caso C.?
Eri tu quella che non entrava
nel grembiulino, mille anni fa?
Quella che si levava i topi dal naso
e poi li appiccicava sotto il banco.
Il tuo nome è per caso F.?
Secca e coi piedi così lunghi che
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anch'io m'iscrivo
E' un mondo fantastico
di fate folletti popolato
Profuma di menta cioccolato
di dolci caramelle colorato
E
se piove da nuvole di panna
è zucchero filato
Viaggio su una barca a vela
da mattina a sera
La luna
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Abbandonato all'onde,
giva il suo corpo alla deriva
d'antico bardo e di ghirlanda
rivestito.
Dardi ardenti
sfrecciavan cadendo
su talamo di morte.
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Nel ventre
d'innumerevoli giorni
di fissità,
nel cuore del Sole,
in oceani di luce calda
è in segreto
che il Destino
incontra la Natura
E accade già tutta
la vita futura;
in un impenetrabile nucleo
di splendore
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| Barba |
05/06/2011 04:25 | 1411 |
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 | Minacciosamente plumbeo
convesso cielo
quasi un "fish eye"
e grattacieli
sulla paura
ondeggiano.
Nubi
di nero fumo
e veleno
acqua di torba e fango
strade divelle
e case e terra
occhi increduli
e uomini
compagni della
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Oltre il banco di Nebbia
ci son Voli
di Cigni azzurri
Oltre le lacrime
il Sorriso
ti attende
e di Viole
il Canto
e Flauti celesti
Ho piantato
un Glicine
nel tuo Giardino,
ha Sete di Te
e tuo
è il suo Profumo
che si farà
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 | Tremano le cose
tremano gli albori
flettono le rose
scuotono gli allori
le gesta interstiziali
di mani operose
muovono le corde
di pensieri scossi
festosa la mia vanga
deposta e illesa
percuote il dondolio
di un'incauta percossa
muove
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 | Immagina una notte d'estate
e al soffitto
appendi stelle e luna
chiarore che al vento danza
le antiche nenie dell'Amore.
Immagina il mormorio dell'onda
che all'esuberanza del grillo
fa coro con la voce
spruzzi di mare e soffi di fiori
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Ipocrisia come goccia
in fazzoletti secchi,
come raggi su specchi, o
pioggia su asciutta roccia;
dilagante mi circonda
e quietamente le fuggo,
il mio silenzio riecheggio,
ma non giaccio moribonda;
è di penna che mi armo,
e di frasi mi
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Ascolto musica e canti
mentre ti passo accanto
Passeggio in un malinconico sogno
S'apre il cuore
muovendo pietre
che raccontano storie
E un battito
fiorisce nel petto
e sboccia in un sorriso
E le stelle e i lampioni
I vecchi muri
sanno
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| Veitla |
03/06/2011 20:40 | 1808 |
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Picchiavano la terra
milioni di anni fa
con passi poderosi
verso alberi frondosi.
I dinosauri erano
col loro immane corpo
i colli da giraffe
erbivore bellezze.
Un grande cataclisma
da colpo di meteora
ce li levò di torno
lasciandone
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6863 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 4231 al n° 4260.
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