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Le 32526 poesie in esclusiva dell'argomento "Introspezione"
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Pensiero, come fuoco fatuo,
spesso nella mente s’ insinua,
è con velleità assai arduo
fino in vetta salita continua.
Ad un tratto s’arrende,
rincorrer l’
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Ho gambe fragili e leggere
e così anche i pensieri
che frugano nel nulla
e nell’amore.
Ho un cuore di carta velina
e ciglia negli occhi
lacrime e segreti
nascosti nell’ombra della luna.
Ho disegni nella testa
e colori nell’anima
poesia
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Perché tu sei sempre qui
fra queste ombre
che cantano la sera
quasi fosse una cerimonia
Sacrilega da recitare
sussurrando parole ignote
bevendo sangue
e qualche ricordo strano
Perché tu sei sempre nuda
fra i veli sottili
disegnati dalla
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La mente escogita strane congetture
e cambia il nome alle cose.
Veggenza? Premonizione?
E’ uguale ovunque...
Avanti e indietro sul filo
lottare sempre,
in precario equilibrio.
Ovunque il vuoto,
con le sue fauci insaziabili.
In attesa
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In vertical rilassatezza,
arte della stessa bellezza,
musa ad incrociar gambe sensuali,
affusolate gambe in disincanti sguardi,
arrendevole imperitura di sensual tratti.
Pennellate d’azzuro e
rosate macchie a contrastar la carne,
a piedi nudi in
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(fantastiche visioni)
Il pensiero è una lama
sul desiderio che corre
in fantastiche visioni.
Giorni paralleli d’un tempo
vissuto altrove in altro modo.
Pensiamo all’amore
vivendo come in guerra,
rifugiati dispersi esiliati.
Oltre le
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Poeta, anima inquieta
onda su onda, poi la schiuma
cosa rimane di Settembre, del sole
se tutte le sue foglie si lasciano andare
in un
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E dietro questa maschera che ride,
ma che nasconde a tutti quella scura
realtà, che dentro mi tormenta e stride,
vo tra la gente, scevro di paura.
Sentirmi meno fragile m’uccide,
ma senza lei la vita è molto dura!
M’aggrappo al nulla e perdo le
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Lontane terre mie
or coperte di spini
di spini invadenti spini.
che si piantano fondi
nel mio essere sconnesso.
Nelle notti fonde io
con la zappa ed il badile
vi faccio tornare belle
e fino all’alba
viviamo un po’
della mia gioventù.
Poi dal
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Si gettino le maschere:
spendendo troppo tempo a discolparsi
il grembo lo si ignora.
Ci stancano le chiacchiere:
i "non c’è gente" e i "cosa torno a farci?"
Canto fuori dal coro.
C’è tutto quel che serve:
i bradi campi, i morti che
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Sospira lieve la notte,
incastrata tra stelle bigie
sbandiera sogni,
specchiandosi
sul cupo azzurro dei mari.
Mosse da turbinosi venti,
si avvicinano navi
dondolando su trasparenti solitudini.
Inermi ti lasciano,
fluide circostanze,
mentre il
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 | Nel tumulto d’idiozie
preludio ad interrotte illusioni
se d’anima vesti
al rovinoso
pubblico ludibrio
Ti presti.
Genesi di lagrime
inascoltata narri ad
indifferenti cuori giudicanti
Ch’elucubrano
menzogne su mementi
Mentre seppur
annegando
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Da qui, da questo angolo di vista
il mare è mare, l’azzurro non smise mai di esserlo
ed è azzurro anche il cielo
ogni cosa si riprende la sua forma
e anche la voce ritorna alla sua fonte
il fiore s’apre al sole e dondola nel vento
le stesse pietre
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Trascende il momento
per darti voce dentro
viva nel profondo
da prima che nascessi,
auspicando non deludessi.
Ma da dove ricominciare
qualora mi celassi la via
per poterti spogliare
con estasiante emozione?
Una lacrima lambirà
quando mi
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Lasciai sfumar la solitudine,
trasparente velo impertinente,
ad ombre cupe ed attraenti.
Lasciai l’inerme sospirar di vita e
resuscitai non furono storie eclatanti
furono monotone e lascive.
Così lasciai e non tornai indietro,
camminai su nuovi
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Ho rinchiuso le voci senz’anima
in bolle d’aria
lontane dal mio esistere.
Sono stanca
di frasi di circostanza
quando la realtà dei fatti
è che basto a me stessa.
Non mi serve un cielo sereno
per sorridere di venature d’azzurro.
Non mi
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Dopo,
come un treno che fugge
verso nuove stazioni,
dopo,
rapiti da innocenti giochi all’alba,
dopo,
tra nomadi battaglie,
asimmetriche visioni,
visionari pensieri.
E cammino sulla linea
tra il giorno e il tramonto,
coi calzari del
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Di sconti non ne faccio
sarà perché la notte al buio in attesa
sospira con il vento a volte assente
ma l’alba che dissente
si affaccia alla finestra del domani
e grida forte e chiaro se rimani.
I volti nuovi fingo
sarà perché le facce in alto
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Nell’empatia spirituale
con eteree semplici parole
comunicherò all’anima
sensazioni di vita fatale
cercando non solo d’ascoltar
ma sentire il Cuore
che non ascolta la ragione
e il suo filtro razionale.
Sento grida d’afflizione
di nostre fragili
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Legavo istanti come fiori di campo
leggera camminavo in una nuvola,
dalla finestra
osservavo il lento fluire dei giorni
legavo ricordi e istanti di temporali in agguato.
Bisbigliavo l’aria nei respiri mattutini
seguivo quel ricordo sempre con me
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Di spalle nel buio remoto,
uno sguardo assente,
un’estranea vitalità
esamine, vitrea, giovinezza illusoria
spazzata via da un tocco di polvere!
Giorni
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Quel placido sentir sempre m’aggrada a
dondolar di tante primavere,
ed inchinar a quel dolce sentimento.
La mente s’abbandona alla malinconia,
e di solitudine amplifica il sentire...
Anima verace, dolce raccontarsi,
sodalizio fra anima e
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Quando cala la sera ascolto il cuore,
soffiando lieve sui fogli del tempo,
dove è racchiuso ancora ogni sospiro,
nel ricordo di giorni
impressi nei pensieri.
Così rivivo quegli istanti belli
col dolce suono di violini in petto.
Ancora adesso sento
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Stiamo come su una giostra ferma
spettatori della vita
tra mille voci e volti.
Cerchiamo parole, disattenti
a chi ha labbra serrate
e troppi silenzi che fanno rumore.
Attoniti quando l’ascolto giunge da chi
pensiamo non possa sentire...
Se non
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Non ti leggeranno.
- Non importa
Dal momento in cui scrivi
la parola non ti appartiene.
E se ti ignoreranno, vai avanti.
Anche l’indifferenza è un modo
per non voler capire.
Ma le parole sono di tutti
come i prati e il
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Ancora tu, perenne mio pensiero,
impregni l’alba, il giorno e pur la sera
ma poi la notte avvolgi di mistero
allor che si proietta la tua nera
ombra sulla parete e prigioniero
ancor mi sento quando la bufera
sradica quel ricordo mai sopito
d’un
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 | Mai guardarsi allo specchio
mai girarsi indietro o poeta
mai provare a capire, a riscrivere le ore
mai cercare di fermare il fiume
o di arginare il
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 | Giri di valzer dominano il mondo
sospiri delicati inondano il mare
mentre idee confuse si schierano
verso sere di stelle ...
Verso un mondo diverso
dove ognuno sa ascoltare
dove chi ti guarda accende
una luce d’amore.
La legge del cuore verso
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| Inutile fissare un punto nel vuoto
né sorrisi né occhiolini faranno la loro comparsa
sembra proprio che tutto sia eclissato
sola in un mondo di draghi cerchi d’emergere
volontà non manca seppur spesso
un indefinibile senso d’impotenza si
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| Milioni e milioni di versi
allietano tanti lettori
che dalla mattina alla sera
aspettano nuove emozioni.
Parole sublimi d’amore,
vergate da mano leggiadra
che scrive, con la fantasia,
le gioie dettate dal cuore.
Concetti drammatici
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| Quel buon vecchio filosofo ateniese
faceva certo bene ad affermare
che gente non può avere le pretese
di vasto, intero scibile afferrare.
Diceva, anzi, che più l’uomo sa
e più s’accorge di sapere poco,
perché allora certezza se ne va
ed il
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32526 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 3151 al n° 3180.
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