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Le 32531 poesie in esclusiva dell'argomento "Introspezione"
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Così
esitante
che ad ogni svolta
il timore
d’aver girato in tondo
lo sovrasta
giacché
ogni strada
seppur diversa
come
un ubriaco
immancabilmente confonde.
Impacciato
alla guisa
d’un adolescente ferito
e rabbioso
terribilmente
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 | Avevi in cuore la lama del tempo
scritta nei gesti
parto al divenire.
Quanti momenti scritti nel vento
solo un istante nello sguardo
lontano.
Ombre che state li in tenero abbraccio
raccontando il cammino che scioglie .
Gesta del mondo cammini
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Guardo del giuoco il bimbo
M’attrae lo sguardo
l’elisse perfetta
il vortice che del sasso lanciato nell’acqua di lago
sparisce
E pur parea che di profonda ferita
lei fosse dolente
Mi sovviene l’anima
Avviluppata
avvolta celata da si antica
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 | Chiedo scusa al tempo, se lo ignoro
alle foglie in autunno, cadute senza di me
chiedo scusa ai miei occhi, per quello che vedo
al silenzio, chiedo scusa, per ogni mio urlo
chiedo scusa al cuore, per quel che sento
e all’amore, per quello che mai ho
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| Inseguo pensieri,
come fiocchi di neve
sottile e fredda.
Pensieri trascritti col nero
su carte sparse come foglie
staccate dagli alberi.
Nulla colma il vuoto
di speranze disilluse,
di crudeli silenzi.
I sorsi di fatua gentilezza
hanno un
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 | E’ la scintilla interiore che accende i versi,
è la miccia che crea il passaggio.
La fiamma si insinua nella caverna buia,
un piccolo boato non registrato, ed eccoci
nel mondo del sentire.
Tutto prende corpo,
saltano le lettere per la gioia di
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Che di me non resti nulla
tranne le poesie che mai scrissi
le parole muoiono appena scritte
si svuotano come la notte all’alba
se hanno qualcosa da dire
l’hanno affidata al silenzio
che di me non resti nulla
tranne che i giorni mai vissuti
i
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Scende la notte sui pensieri,
che a denti stretti
nel buio osservano
scambiandosi inutilmente posto.
Scende la notte
e mentre dormi io veglio,
a stento tengo il passo
con la mente
che corre veloce
su strade tortuose,
in vicoli bui.
Arranco
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Ci son sensazioni a mutar repentine,
mazzolino di fiori a colorar ed inebriar aria,
aquila nel cielo a cui vorresti sfiorar le ali...
Sensazioni a sfumar nei nulla,
altre come seconda pelle...
Il volo di un gabbiano libero e
vorace da restarne
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Non sei né aedo né vate
a te si addice versificatore
anche qui né casto né serio
solo un temibile sostenitore (di te stesso)
proferisci parola con il tuo
timido fare e poi ti apri alla folla
con la bava alla bocca per cogliere
lusinghe
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I vuoti nella mente
in questo spazio piano
si spande l’esercizio
e l’esistenza inclina
come l’anima, poi costruisce
il suo silenzio, è mistero
un labirinto in immagini
suoni, volti e sterpaglie
una grande nave entra nel porto
inaspettata
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 | Come le castagne sul fuoco
scoppiettavano gli amori dentro
la fornace del cuore,
certo, ero giovane,
il fuoco ardeva,
m innamoravo di tutte le ragazze
in quel tempo,
avevo appena tredici di strade,
anche se dopo poco,
la cera dell’amore si
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| Sui muri della stanza nella notte
spesso appaiono ombre misteriose
che danzano e si muovono veloci
si frammentano poi via via un poco
si riconcompono e infin dare come
a queste nere figure incerte un senso
e una leggibil distinta lor
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| Degli
alberi spogli
che
tra la densa bruma del mattino
appena s’intravedono
la semplice
ieratica bellezza
appare.
Della luce del Sole
che
tra gli steli d’erba gocciolanti
dal nulla
sembra affiorare
come trapassando
strati e strati
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E qui... che torno a riposar pensieri,
prato fiorito corolle baciate al sole,
alito di vento a sospirar la vita...
E qui... sognai e sogno
fra campi elisi a dimenar la terra,
sciabordio a sussurrar vivide emozioni.
E qui... ove natura profuma e la
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 | Siamo tanti in unica persona.
Nostalgia.
Ci avvolgiamo nella musica,
particolarmente nel suono del sax come se fosse
una plaid imbottito,“ Una Linus “
coperta di altri tempi.
Rammentiamo scavando nel totale di noi,
ci nutriamo della strada
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 | Docile come il fiume
l’inchiostro arriva
si stende silenzioso
- e spera
qualche parola muta
mi vien soffrendo
come se mi strappassi
gli organi ed il cuore
- tu sei una ferita
un taglio verticale
dove bruciano le siepi
e fugge il vento
- sono
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| Fantasia e ispirazione
sono un cocktail perfetto,
quando arrivano ambedue
in simbiosi ed in gran forma
prendo il foglio con la penna
e mi lascio trasportare
dalle onde musicali
della dolce poesia.
Versi liberi o con rima,
storie belle,
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| No,
non c’è più odore di foglie bagnate,
l’inverno di freddo e luce
ha deposto tappeti di neve
ai piedi delle querce.
Le pietre del castello imbiancate,
strette tra loro,
resistono alle raffiche di vento,
mentre un’altra notte cala
sul silente
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 | Vieni,
spicchi d’arcobaleno
a chiazzare
batuffoli di grigio e pioggia
e spirito di vittoria.
Ti stendi
sui crinali del mio silenzio
fino a levarmi
ogni velo
di malinconia
e a ravvivare
istanti,
e giorni
quel che ne resta
di un camminare a
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| C’è un lato di me che preferisco
che porgo sempre alle foto
un lato coniato da antiche simulazioni
vincolato a essere luna.
Lo sguardo sfugge a un mondo
che dimezzato appare migliore.
Adora il lato l’occhio spalancato...
a lato sfuggono dispetti
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E poi...
si lasciano vie stanze rumori
e gelsomini ad altre fioriture
rose ai cancelli
E si cerca altrove riparo
dalle turbolenze dei pensieri
su un’amaca nuova a dondolare silenzi:
emozioni che fino al tramonto non hanno voce
Di notte esse
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L’altra metà di me,
vive in un altro cielo
fatto di cellule invadenti
di muschio bagnato appiccicoso
di onde in movimento.
L’altra metà non è qua
ma dentro pagine scritte di incertezze
di abbracci senza un perché
negli abissi infiniti
di un
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 | I pensieri affollano la mente,
lungo lo straziante cammino
s’intrecciano le vite, gli istanti
s’aggroviglia ciò che non s’avvicinava
s’allontana ciò che era destinato a restare
ammanettato al cuore.
S’aggroviglia, s’allontana,
intrecciando le
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 | Scappo da questo tempo.
Cerco nell’anima l’approdo,
l’isola verde.
Spero nel vento
che gonfia la pancia della vela,
nel mare calmo senza singhiozzi,
nell’infallibilità della stella dei marinai.
E’ triste quest’era,
senza sussulti,
resa piatta
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 | Come si incastra bene
lo zucchero filato
in convegni decentrati
mentre qualcuno
salta la corda
con l’enfasi di un bambino
alla recita scolastica.
Che il
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| Ci dev’essere stupore
al di là dell’ignoranza,
che meravigli
oltre il tempo,
oltre la mente.
Ci dev’essere una rosa
nel vuoto cosmico
di petali e profumi disturbato,
oltre i veli ottenebranti.
In un’armonia di voci, sento,
pianta una
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| Ho consumato tanto inchiostro,
il calamaio è prosciugato.
Mi restano ruvidi fogli bianchi
abbandonati sul tavolo del poi.
Raucedine...
La voce dell’incontro
non scivola più come l’oro giallo nell’imbuto
che porta al profondo.
Ho smarrito la
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Puntiglioso rintocca il campanone
del paese, di un giorno che scorre
affaccendato nell’apparir sornione...
Quale salda mano ne cinge le corde,
le tende, le tira e si fa carico del tempo,
mi lacera quel suono, ce l’ho in grembo...
Scardina la mia
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Solo sepolcri ed ombre
nella loro macabra danza
Di notte tornano i sogni
all’alba nuovi itinerari
Corsi e ricorsi di storie
somiglianti per abusi ed errori
parlano per gesti
oppure con dinieghi
Istantanee sopperiscono alla penuria
di
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La bellezza dei tuoi raggi che diradano le nuvole,
in quest’ultimi sprazzi di un sogno primordiale
il tuo viso si avvolge tra petali di gioia.
Iridescenza d’amore
sulle rosee labbra del tuo viso,
in questa notte di Luna piena
che non concede
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32531 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 3841 al n° 3870.
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