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Le 32548 poesie in esclusiva dell'argomento "Introspezione"
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Parlare di malocchio o di sventura
vi può sembrare un dialogo un po’ forte,
però sappiate, splendidi lettori,
che siamo tutti condannati a morte!
Son trentamila i giorni della vita
che passano veloci come il vento
e quando son
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I miei colli sono verdi e belli,
infrangono i miei dubbi,
di certezze ne hanno tante,
mi nutrono lo spirito.
Il mio sguardo lo fanno suo,
crescono assieme ai miei sospiri,
si vantano di essermi padre,
mi cullano come culla una madre.
Tutti
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Dei vivi che mi passeggiano davanti
m'inquieta quasi tutto
eppur io son loro
oppur lor sono me
un podestà finito
in un punto marginale
di una guerra salutare
per quelli che credeva i suoi vent'anni
siamo vecchi
dolce musa
del
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Sono condannato
a vivere ogni giorno
solo per giungere alla notte
e svanire nel vento
Non vedo le ore di luce
ed odio il calore del sole
più di ogni altra cosa
in questo mondo maledetto
Sono rassegnato
a temere il gelo delle tenebre
e
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Scalpitano i passi
gioisce corpo nella corsa
a ogni palla suo fine.
Venti anime
allenano
corpo portano
alla storia il gioco
in un mondo che cresce
bisognoso d'essere.
Batte la palla sotto riflessi
dei fari, tra allenatori indenti
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Sole d’inverno al tramonto
gioca a rimpiattino
tra braccia pregne di vita
scheletriche, ancora per poco:
dietro i rami, sbalugina
con la parte in ombra, anche...
E’ un attimo:
ti muovi e lo lasci indietro
ti fermi e ti precede
sui tuoi stessi
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Mi nascosi alle mie stesse fragilità
il silenzio è un rifugio dove rannicchiarsi
e lì volli conoscere le conseguenze di un addio
Sfuggii agli specchi pur splendidi
dalle grandi cornici d'oro
per non incontrare la tristezza dei
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Sabyr |
21/02/2017 16:42 | 732 |
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Rughe profonde s’intarsiano sul viso,
occhi che perdono di splendore,
lacrime represse offuscano la vista.
La maschera si presenta tutti i giorni
sorride beffarda alla vita,
crudele
consapevole che niente può cambiare,
e i giorni passano
la
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Le cose che so, io le so dal vento
e ho imparato il mio canto, la mia salvezza
ascoltando il mare,
l'impeto delle sue sorgenti
io le ho attese al buio,
bruciando un filo di speranza
un fuoco tanto esile di vita
caduto nel mio sonno,
nella mia
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Evitando un semplice abbraccio
mi sfiori appena e fuggi via
senza ascoltare questo pianto
chiuso dentro una poesia.
Nella certezza di aver perso
urlando il nome tuo al vento
l’ennesima nuvola sfioro
e di silenzio mi ricopro.
Felicità... dimmi
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Un'ombra carnale
s'agita in sofismi
aprioristica
getta fumo nero
sulla coscienza nominale
un'imbracatura di selvaggi sillogismi
sul senso del sé
di mutamenti ignari
caverna di un portale ignoto
viatico e subisso dell'immoto
e
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Quando il cielo allunga le sue braccia
svaniscono le distanze
la voce morde il silenzio,
si incrociano ricordi e sogni
il silenzio mite dell'anima
respiro nel respiro
è il segno che ci fa cantare
meta da rincorrere
voci e ritorni
da un
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Ci attendiamo mutamenti
dall’avvicendarsi di stagioni
e responsi dai mesi
come fosse inutile
correggere l’itinerario
e aggiungere innesti al pensiero...
Come fossimo teneri agnelli immolati
- e non artefici delle nostre azioni –
Ci
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Scivolo
attraverso
angusti varchi nella Conformità
inseguendo
antichi sogni d’onnipotenza.
Come un adolescente
fiero
della propria difformità
all’ipocrisia del consenso
strenuamente
resisto.
§
Graffianti passaggi
al limite
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Tra cielo e ferro
qui nel respirare
pensieri che nel vento
non possono legare
due sponde
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Come in un sogno vago
preso da nuvole basse
stillante viscide gocce.
Cerco d'amore il lago
da cui attingo parole
azzurre quanto le onde.
Finalmente lo trovo
dietro l'elleboro fiorente
con il nudo attraente.
Mirabile mi è
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Non sento dolore
e il sole è solo il sole,
una camicetta bianca
saluta la primavera
e le dice
"Ciao Ciao Benvenuta".
Potessi essere
un'altra me
e lo smalto che dura in eterno
senza bisogno di tacchi,
bye bye spume
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Maschera tramutata
in recitazione
per convenienza
per reticenza.
Specchio della finzione
dolore della ragione
scendiletto
della nascosta violenza
portatore della penitenza.
Nel toglierla
paura dell'indifferenza
orrore
della completa
di
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Gravita la notte in mille pensieri,
sorvola in ciglia chiuse
attimi forieri
Racchiude sprazzi di giorno ancora
presenti, apolidi, indifferenti,
che aspettano il buio in divenire,
per esser liberi di morire
Gravita la notte in mille
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E' di ossa fragili
il mio stelo di brina
che assapora la notte,
i suoni, le luci che germogliano nel buio
ed i suoi meravigliosi silenzi.
Ho lasciato cadere le ore
come le foglie si lasciano cadere dai rami
carezzando l'aria... senza far
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Arrivi di elitaria digressione
intersecano teoremi dissolti
in scorie seminando concessione
di vocaboli ad arte divelti
dove rade arcuano collisioni
e immensi cadono riavvolti
errori avvezzi alle avulsioni
cagione di strapoteri sepolti
anche
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Ho rubato raggi di sole
per illuminare le tue giornate,
non ho visto le nubi appostate.
Mi ha ricoperta la pioggia
quando le tue parole,
come un temporale,
hanno oscurato il sole.
Un rincorrersi di sole e pioggia.
Ho costruito un’armatura
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La tua mano mi sfugge
i tuoi pensieri tirano pugni invisibili
non so come aiutarti
a ritrovare la strada di casa
anima tormentata.
Siediti accanto a me
lasciati accarezzare
nutriti della mia forza
Se solo non fossi impegnato
a distruggere te
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volteggiano nei cunicoli dell'anima
sospinti da un vento sidereo
aquiloni variopinti
sfuggiti ad un gioco lontano
nebbia s'addensa
fra ricordi affiorati
- forse sorrisi interrotti da un urlo stonato -
d'un tratto triste
lo sguardo
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Solcando controvento
le trame dell'incerto
andrò ad ali spiegate.
Soffierà il vento
mi scompiglierà i capelli,
ma sarò tuono
sarò spiga
piena di luce e piaghe
da far male.
Andrò sempre
sfidando
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Scricchiolii di giorni – i miei giorni - che hanno paura
di cadere nella trappola delle monotonie.
Mani – le mie mani - che brancolano nel buio delle certezze
alla ricerca di un viatico che le porti lontano
dall’effimero.
Cerco qualcosa che non mi
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Chetati anima mia
ritrova passata armonia.
Risali il crinale
d’un tempo disceso
nel nulla scosceso.
Chetati anima mia
ritrova la pace
di un cuore incompreso.
Riprendi valori stipati
in un cassetto chiuso
ritrova scie d‘effluvi
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Fugaci meteore
piovono
nella fossa dei serpenti;
come lusinghiere chimere
abbrancano l'onda acerba
percorsa da Caino
Sospese d'arcana profezia
intrecciano messaggi astrusi
spandono fumo d'incenso tra i capelli
liberano il pianto
desiderio
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L'urlo del cuor s'infrange
sulle pareti dell'anima stanca.
Anima nuda e rassegnata
che sospira e piange.
La speranza arranca
offre illusione
si avvicina e s'allontana
la felicità bugiarda
come un fulmine scappa.
Una breve
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Annodati tra i capelli
ricordi di filigrana
ossidati all’istante
dal pianto della notte.
Eccomi...
nel buio delle parole
con emozioni tra i denti
legate dai silenzi.
Ho brillato sotto raggi dorati
tramutati in artigli di pensieri
a
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a volte
dentro é un buio tale
- totale letale-
da perdersi
e distinguere fantasmi
ricordi
da tessere di realtà stridente
non é semplice
a volte
mi rivedo bambina
sola
accartocciata dentro una paura
- spietato vampiro
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32548 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 6811 al n° 6840.
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