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Le 5072 poesie in esclusiva dell'argomento "Morte"
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Muor anche questa, è l’ultima spene,
spira e s’imbianca di gelida Vita
e tra gli spasimi dorme assopita
nel sogno eterno dell’ossa mortal.
Sònano i bronzi e piangon le fosse,
e sono i lugubri passi de’i morti;
e le ghirlande che
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 | Datemi in un epitaffio
lo getterò lontano
io vivo ora
se penso, muoio ancora.
Sono un incudine
reggo i colpi sferrati dall'anima
defraudato ma non imbelle
compenetrato dalla sua essenza.
Sono una dinamite
deflagro le mille
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Ch'ella fu la fine nella morente perdizione
nella scarna esistenza d'oblio sopito
sarà fluito il tempo che giace la vita
come missiva senza ritorno.
Fugace testimone di torcia eterea
dal vermiglio circostante
che consuma
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e, sarebbe bello andare lì dove nasce il vento
di prima mattina al sorgere del magnifico sole,
o di notte con accanto la splendida luna,
oppure in una calda mattina d'estate,
d'inverno no! farebbe troppo freddo,
in settembre al cadere delle
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dimenticato smarrito calpestato
da una goccia rubata
rinasce il cammino
e
nello spazio del tempo dimenticato
nascosto da sterili sassi
il seme
di fragili esili radici si veste
di verde si dipinge
se di lui nulla è perduto
del credo
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 | Eccoti.
Non ti aspettavo così presto;
è già l'alba, il sole nascendo
scaccia le mie ombre e
quella luce lentamente si avvicina.
Non mi guardare,
con le tue mani non mi toccare.
Tu non puoi vedere
i colori
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 | Che sapore acre ha la sera!
Si respira la putrida carne della sofferenza
il patimento degli affanni ha fiaccato
l'ultimo vagito del mio io
il fior della giovinezza è ormai sfiorito
la mistura delle gioie e dei piaceri
è impresa
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| Urlerà la quiete
trafiggendo il pensiero e il cuore
e germoglieranno i ricordi
comparando qualsiasi momento.
Nemmanco il profluvio dei fiumi
rimuoverà lo scuro dai sogni
e tutto sarà presente
per sempre vivo sulle labbra.
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| A me l’oscurità senza sogno.
L’altrove ha cataste d’intenti
sospesi
e tracce profonde d’umanità
desiderata.
Ed una folla senza volto
immensa.
Salvarci dall’insalvabile
è aver cura delle parole dette.
Nel dubbio ti
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| Sarà riporre in uno stato
bianco, il compiuto
fra omelìe di cecità e occhi
non nel granito, tempo di noi
singhiozzi da sonno.
E' in allungo d'ombre
il proseguire intatto
della nostra prima storia.
E sull'affaccio,
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Lia |
10/02/2013 18:14| 2305|  |
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Respiro ancora nella
tua gelida stanza
colma di preziosi ricordi
il profumo della
tua presenza.
Apro il cassetto del comodino
e leggo la lettera d’amore
umida delle lacrime
che hai versato
nell'attesa del mio ritorno
Nulla è
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Nulla è perduto
né l’ultimo suono
né l’ultima luce
Il richiamo esasperato
per un giorno ancora da respirare
stilla da labbra sigillate dall’eterno
Un refolo d’amore
interrompe il pensiero
del vuoto perenne
Sassi e
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Dalle guance, a stille, di luna
filtra
scie di sale
folla di sedie vuote
sciama
nell'ora grigia del tramonto
l'inverno
tinto di perle
nudo
sotto tracce di rossetto
il tempo
imita il respiro
senz'altri testimoni
che il ricordo
Piove
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Quel giorno che ti vidi andare via,
chiusi il mio cuore come fossi un'ostrica
sfidai del mare la tempesta che sbatteva
sullo scoglio della vita.
Scilla e Cariddi tramutati in mostri,
offrivano al mio sguardo enormi
cavalloni mentre restavo
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Passava sul tuo corpo
la calda mia stanca mano
e seguivo il martello
che frustava la campana.
Come frecce quei rintocchi
si piantavano nel mio cuore,
senza ombre era il cielo,
senza lacrime i miei occhi.
Tutto era sole e vita
mentre tu
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 | L'ora del crepuscolo
impallidiva i petali
di impalpabili rose selvatiche
e il balcone sfiorito
chiamava ancora amore
avevano visto i primi colorati bagliori
avevano guardato il cielo stellato
sentito la profondità dell'aria
e respirato
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Ho scoperto l'ironia il giorno che mi punse.
Saggiavo San Marzano al fiume
rossi e gonfi dopo il picco. Buffo - dice -
come le cose, non vengano mai sole.
L'ape non ebbe cure
la calda compassione - di chi resta - eppure
l'anima
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Su impalpabili onde di magnifica aurora, ripiegando
orme fugaci
di un cammino assente,
Soffio vitale
mi rapì d'albore là dove il tempo
è estasi senza confini
mentre in chiarore sublime, diafana voce
mi
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 | Non mi è dato conoscere
non mi è concesso sapere
certo è...
che tutto va in altra direzione
è una tappa a cui nessuno sfugge
ciò che rimane è eterno dolore
tutto rivive...
in una canzone
in un evento
in
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L’amore,
che è relazione continua ed incondizionata,
un tempo creò delle forme di terra
e le trasformò in carne. In essi la vita soffiata
decise di abitare il loro cuore,
che è organo più idoneo ad accogliere
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Ho smesso
di rincorrere le assenze
grevi come macigni insanguinati.
Fingere vita
tra le indifferenze
stanco senza color che sono andati.
E l'anima?
dice che aspetta
è lì in qualche strana dimensione.
Io mi consumo
come
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 | Di rinascita
si nutre ogni vita
a questo mondo
Scorrono devastanti inverni
gelidi fino alle ossa
ma nelle intirizzite zolle
già si rinnova
l'invisibile legge della Primavera
Invecchia e decade
il corpo stanco
negli occhi
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Ti ricordo così, con la pelle bianca
ed il respiro prima dell'aurora,
una sola primula da tremare sola
mentre il sole e la faccia stanca
Lasciavano promesse al vento
ed io contento per le poche lune
che le mura conquistavano col tempo
e
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Mi manchi ... urla il cuore
Mi manchi ... comincia a tremare
e la mente impazzita non smette d’aspettare
che da quella porta tu possa ancora entrare
e con la voce tua il cuore calmare.
Mi manchi pezzo di vita
strappato via, in un attimo
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Mi vivi nei raggi dei pensieri, padre.
Ancora la morte ha il mio pensiero
e si attorciglia intorno alla gola
quasi a soffocarmi di dolore.
Pensarti: ammanto ogni piccola ginestra
perdutamente del tuo sorriso.
Quello più caro a me d’ogni
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 | La vita e la morte
ci destina la sorte
come il giorno e la notte
come il sole e la luna
ma certezze nessuna
Esser vivi o morire
come svegli o dormire
come cechi o vedere
se c’è il sole o la luna
ma certezze nessuna
Può soltanto
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 | Sarà perchè
vedo la vita,
che ti chiamo sorella.
O forse perchè
sei solo nebbia
che porta al sole
che non ti temo.
Anche tu,
mi
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Nulla è perduto
che sia una morte
rapida e breve
ed intanto ti accorgi
d' aver fatto
qualche passo incerto,
come è incerto quel che sai
qualcosa t’han già detto,
qualcosa invece già sai.
Non ti puoi dir
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Sulle scale aspettando il tramonto
quanti sogni narrati alla sera
mentre tu ricamavi cantando.
Poi il vento ha soffiato sui sogni
sono morti i gerani,
ma di
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 | Musica delle tenebre
tra sorrisi e ricordi
ascolta i copiosi pianti
smossi dal vento di dolore
Ombre disperdono ceneri
tra lo stormire dei cipressi
e il volar di confratelli vocii
Nulla è la vita spenta
nel mentre d’organica
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 | Là dove il fruscio degli alberi
s’incontra con l’aria salmastra
portata su dalla brezza marina
dormono sotto lapidi...
candide come la neve...
perennemente gli uomini di ieri.
Da sempre vi albergano
due cuori...
uno dormiente e
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5072 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 2761 al n° 2790.
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