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Le 7821 poesie in esclusiva dell'argomento "Natura"
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cielo color rojo
caliente lengua de fuego,
movimientos seguros
como dedos que dibujan
en un cielo color
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 | Come il rosso punteruolo
pure bella è la blattella;
come quello ha forti le ali
e si sposta dove vuole.
Nelle case
si combatte in gran segreto
la germanica blattella.
Resta un sogno debellare,
limitar ci si accontenta.
Trecent’uova
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| Si infiammano i delicati umori,
esplodono i giovani amori,
l’estate scrigno dai mille tesori.
Le brevi, intense favole estive
della fantasia, colmano le stive,
cantate dal mare alle sue rive,
nel suo aspetto accogliente
da atmosfera allegra e
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Corrono
colmi di premura
i flutti
e flettono le ardite gobbe
e le creste
...si gonfiano montando
ed eternamente inchinano
...convulse si sussuegono
accavallando
e candide di spuma
schizzano briose
...rabbiose rumoreggiano
graffiando di bizze
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Vivì |
02/05/2013 17:23| 3053 |
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 | batte la pioggia sulle colline
in un susseguirsi di note diverse
sferza il vento di tramontana
i rami degli alberi
invitano i giovani arbusti
in una danza primordiale
violaciocche e margherite
come tasti di pianoforte
sapientemente accarezzate
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Cambiano i tempi
anche le rondini
sono silenziose
Non più nere
come negli anni passati
nell’aria volano basse
addobbate di un colore più chiaro
Meravigliosa e vita alla mia vista
la mutevole natura è primavera
lascia
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Leggiadra si avviluppa nell’etere
strie ammaliate avvolgono la vita
libera s’insinua tra le spire del tempo
fasciando di colori tra fili d’argento.
Linfe orchestrate tra le linee bramate
energia nell’ardore spigionata
sinuosa svolazza la folta
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 | Invadente la notte nel suo contesto
di suoni e rumori in sottofondo,
preso nella magia del passo
sicuro rimiro eccitato l'alto.
Fra contrasti d'ombre e bagliori
cadenzato ritmo lungo i sentieri,
sopra ... la volta celeste protegge
generosa e
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Freddo e piccolo e pallido nembo
tristo si lagna in sulla vera,
piove e affranto si mormora e annacqua
le rogge apriche pinte di cera;
grida e sanguina e s’agita come
un cor che piagne al verno che fu...
e allor quell’aër che arido
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E' come un gran cono
di panna montata,
la nube che s'alza
da dietro del Campo.
Di botto si oscura,
travalica 'l monte,
incute paura
di danno repente.
Guizzano lampi
seguiti da tuoni:
non rassicuranti
son le previsioni.
Ti sembra
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VOLANO MARGHERITE
DAVANTI UNO SPECCHIO DI LUCE
S'INCHIANO I PAPEVERI
MI INDICANO I GIRASOLI
MI ABBRACCIA L'EDERA
OMBREGGIANO I MANDORLI
CRESCONO MARGHERITE
NEGLI SPAZI ANGUSTI
NEI PARCHI
E NELLE FERROVIE
LE HO COLTE
E INTERROGATE
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 | Soffio col mio pallido alito
su questa snella altura.
Essa confina con l'oceano
che visto da qui sembra il cielo.
E più in là un gran fiume:
lo confondo con l'orizzonte.
Ma non è. Che confusione.
Assisto alla fusione dei
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 | Filamenti lunari
intessono notti
che si lascian
ammirare
su specchi d'acque
Mostrando al mondo
l'elegante vanità
e non ve'
niente di
più splendente
se non
l'immenso
oscuro velluto
adorno di
stelle
Si preziose
Si
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Erano gli ultimi cenni di tramonto
a liberare lentamente le colline,
rosso richiamo di un pensiero
prima di notte e delle sue stelle
Deboli bagliori cresciuti piano
attraverso un filo di penombra
fatta per custodire i desideri
e non dimenticare
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Uomo,
definizione ridondante,
insostenibile certezza
di ciò che in fondo all'essere non è.
Y e anche x,
fin quasi alla contraddizione,
dialogo d'opposti che si fondono,
in un'incontemplabile vita, ohimè mortale.
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 | Quella smorfia deliziosa
che la luna nasconde
in quel cielo
troppo scuro
che l'aurora
del mattino
rischiara,
silenzioso e gaio
si ode il canto
degli aranci
una dolce quiete
del fiorito agrumeto,
sorridono gentili
i gelsomini
mentre l'acqua
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| Sorge tra l’erbe la viola che strepita
sotto le fulgide nubi gentili,
e mostra i petali lieti e sottili
all’ombre in luce del piccolo Sol.
Piega su’i sassi lo stame che palpita,
e come un core dipinto di lilla
batte melliflua; ed è la sua
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 | Fra un leggero soffio di vento
mentre bacia il petalo
dei bianchi fiori
si adagia il bosco
più colpito che mai.
Son tempi in cui il tenero non bussa
alla mente dell’uomo distratto.
Impetuoso il ricordo
ruba l’anima
e al passato
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 | Sospeso nel mio cuore
c'è un fresco bocciolo in fiore
capace di schiudersi
bramante di sperdersi
per emanare la sua fragranza
in gioiosa delicata baldanza.
Attende ancora il primo raggio
per librarsi verso il sole
come riservate fan le
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Possente, altero
guardiano d’omertosi passi
nei secoli in eretta postura
a declamare poesie ispirate
nei tepori posti pei viali della vita.
Tra i robusti rami
chiome verdeggianti ad emanar frescura
là ove le parole si acquietano
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Se di tua beltà
ne gusto l’essenza
la natura tua
mi sconvolge la testa.
Misto di mascolinità e femminilità
il fior ermafrodita
dal bianco e roseo splendor;
l’umile occhi mio
ne rimira il color.
Il frutto a par di sesso
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Sole tiepido di una grigia primavera
che giochi con le nuvole soffici
cariche di lacrimose aspettative
rimani muto all'umana sofferenza.
Orsù volgi i tuoi raggi
rischiara la triste condizione
ascolta il nostro lamento
scendi a scaldare le
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Nell'aria che scivola incontrollata
colgo il piacere d'un tiepido bacio.
Trepido carezzar che m'inonda
spalanco il sorriso verso il sole.
La luce dolce m'assale,
con mani che afferran l'azzurro
il cielo mi fa compagnia
Nutrito da doni
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Conosci quel fiore piccolo e bianco
tu che non sai dove hai riposto il cuore,
racchiuso tra verdi giovani spighe
appartato si porge protetto dal glume,
della primavera è l'aroma prezioso
offerto dal vento a scettici sensi,
custodi i mille
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Soffia tra’i salici un giovin ciliegio
ch’allieta un rivo e un’alta pagoda
e al ciel e ai nuvoli molle s’annoda,
bianco di stami e carco di fior.
Scende da’i monti un alito gelido
di niveo vento che i rami gli abbraccia,
e i bianchi fiori si
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Tacita notte
ascolta in silenzio
i sospiri velati
che fanno all'amore
nell’ombra di luna
i profumi di campo
fan da cornice
ad un cielo stellato
sorridono i fiori
cantano i grilli
nulla di uguale
in questo creato
sboccino gemme
si
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Perde i confini lo sguardo,
mentre il buio della notte
spalanca all’aurora le porte,
distesa sul placido mare.
Al più profondo Amore,
per gli
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 | E’ finalmente primavera.
Tutto rinasce e si rinnova.
Sorride stamani la rosa nel giardino.
Prega il tulipano.
La margherita di giallo, si è colorata il viso.
Abbonda il verde nei distesi prati,
allieta ogni speranza.
Anche il grillo salta
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| Là dove la terra
si è fatta bella
per scrivere la storia
con le mani dell'uomo.
Là come da sempre
parla l'acqua che scorre
nel laghetto a farsi cibo
per mille e più esseri viventi.
Io uomo passo e vedo
quanto
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Versa dal ciel la nuvola che s’agita
la glauca pioggia sull’arida sponda,
e van le folgori pell’aura immonda,
e grida ‘l truce e portente Visnù.
Quest’acqua odora d’incenso e di sandalo,
mellifluo è ‘l balsamo dell’Odalisca,
e ‘l
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 | Si racconta
di due rondini
che non fanno primavera.
Di un ciclamino appena nato
raccolto nell'umido dell'erba
ricordo profumato
rimasto nelle pagine di un libro.
Di una tristezza irrisolta
che rimbalza
come pietra scolpita
sulla quieta
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7821 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 3991 al n° 4020.
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