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Le 7849 poesie in esclusiva dell'argomento "Natura"
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Se ne è andata
da sotto il mio tetto
la rondine nera
che l'estate mi aveva ridato.
Fedele compagna
nei miei bagni di luce
quando l'alba si versava
su di me nella valle.
Leggera, sul silenzio
elegante volava
ondeggiando su un
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i gesti vani
promessi al cielo
su seta nera
Le albe passate erano più vive.
Avevano qualcosa di grigioperla
e forse una nota di diamante.
Avevano lo spazio dei venti neri.
Quando le nuvole nascevano
era per gioco, arrivavano
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Cosa accadrà un domani
a questo immenso di campi
che ancor non son violati dalle case
basta un futile silenzio
che non si lascia imprigionare
ne in una foto
ne in una pennellata di pensieri.
Vivere tra i germogli
di una natura che
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Tra l’acre nebbia ch’è benda d’un orbo
vespro d’ottobre, io scorgo le rive,
le rogge e l’erbe e un’ombra che vive
nel glabro campo d’un grano che muor;
e veggo l’aride forme di foglie,
arse pannocchie e tremuli resti...
stoppie che tacciono
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Sprazzi inattesi
di fredda rugiada
l’anima han dipinto
del verde campo
figlio prediletto
dell’amata natura.
L’estate si spegne
con dolcezza
mentre
un furtivo sole
ruba le gocce
dal viso delle foglie.
Con argentei ricami
presto
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Nel deserto, rosa, in piena aridità
tu mi sorprendi coi tuoi spenti colori
poiché sei sempre piena di tanta beltà
'nostante i diurni alti calori
e tutte le notti a basse temperature
rimani naturalmente sempre bella
con le tue
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 | Torpore di un'attesa dove l'occhio legge
l'orizzonte e ne segue lo sguardo.
Cornici e spigoli di monti ocra,
efebi di radici nelle radure aperte di un bosco.
Attimi incisi di colori spalmati
d'acqua e vento,
rumori di un lontano
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 | Aneliti brevi di foglie
di cui l'albero si spoglia,
sospiri di fiori,
le foglie non sanno parlare
ma a chi sa guardare
hanno qualcosa da raccontare.
Colpite da parassiti
una sofferenza a vita,
poi arriva il gelido vento
che le tormenta
e le
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| Unghie di ferro scavano la terra
mentre tutto intorno
silenziose dita di legno
accarezzano il cielo.
Un cielo muto, uniforme, in attesa.
Piccoli passi si susseguono sul campo
mentre una sottile pioggia di semi
cade alla ricerca di un nido
dal
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 | Mentre vago tra questi lidi,
piove nel t’orbito mare,
l’alta marea cancellerà le orme
dei miei fiacchi passi,
che s’ ammollano nella cloaca rena,
Ed io, ad ascoltare,
l’ agitato mormorio,
il tuo furente frastuono,
sembra di voler
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| Tetra è la notte
pioggia battente
sui tetti picchia forte,
ulula il vento
scricchiolan le imposte
violenta è la tempesta
lampi, ombre si susseguono
nell’oscurità rombo di
tuono risuona lontano.
Tremi hai freddo
nel letto
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 | Fredda la quercia,
pallido il tronco spogliato dal colore.
Agonica,
precipita la foglia dalla mano
più alta che tende al cielo.
Nuda...
Spogliata è la natura.
Trema al pungente freddo
della media stagione.
L'ultima ferita
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| E' un trillar di passeri, quest'oggi,
il mio giardino.
Silente
ascolta il salice.
Il pino,
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| Meriggio atavico dischiude un nuovo transito del tempo
e il tepore estivo lascia strascichi laconici
laddove un alito fresco ritempra la giornata.
Strade inumidite profumano di pioggia
e mentre il cereo delle foglie le incornicia
i rami spogli
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| "Foglia impazzita
ti prego sta zitta
mentre cambi il colore
non lagnarti del dolore.
L'estate è fuggita,
la luce è sparita,
una cappa grigia
la mente mi pigia.
Il sole mi inganna,
l'alba mi è strana,
la valle si
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| S’offre purpurea la mia rosa
tra novelli germogli
e fresca rugiada.
Primizia gradita
dagli amanti della vita
che perduti
tra intriganti
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 | Nubi che sovrane prendono campo
in uggioso quotidiano contesto,
ritmo e visioni accorte si fondono
e fra le pieghe esplorar tutt'intorno.
Annessa campagna:
periferia del borgo,
verdeggiante natura in attesa
di quell'umida parlantina a
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 | Vorrei abbracciare la Luna
e nutrirmi del latte suo,
che sgorga dai seni divenendo stelle...
Vorrei succhiar le caramelle
di bianco miele,
che la sua luce produce...
Vorrei una lacrima dolce,
per dedicare all'amore,
l'emozione le cui
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| E lì
che mi siedo
nella brezza d'aurora
fino al fresco della sera.
Paradiso delle ombre
galleggiano in acqua
stupore in me
mi fanno star bene
le ammiro per ore.
Annuso l'aria
respiro di paradiso
perché lì
tutto
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| Non ondeggiano marezzati prati
maggesi brillano di rugiada,
mesti
come lacrimar all'alba.
Dal ciel spento sol non desta
con trilli d' ugole campestri
e chiome van spogliandosi
nel rivestir terra
foglie
par anch'esse piangono
nel calar
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 | Foglie d'autunno
spogliano antiche...
e giovani piante
nude...
Svestite in questo autunno
che addormenta la vita...
cedono la loro
somma presenza verde
a calde tonalità
ocra e nocciola
solo il calpestio dei passanti
spezza il
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 | La terra si veste di rosso- giallo,
colore inebriante
di odore di mosto e di vino,
giornate corte e brumose,
notti con monotono languore
mordono il cuore.
Luna più ombrosa,
il sole ride,
d’un sorriso turchino,
il freddo s’avvicina,
soffia
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Liquidità sommerse s’alzano
in frange d’evanescente schiuma
rompono gli argini aleatori della pietra
e muoiono nell’oro antico della sera.
Leggere, sospese su ali solitarie
bianche speranze s’intingono di cielo
mentre si spegne il
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Un cielo inarcato
come cupola di fosco vetro,
racchiude la città d'autunno pervasa,
dove un paglierino sole
fa l'umidità delle strade scintillare,
nei viali d'alberi, custodi di vita,
fruscianti tappeti
i marciapiedi
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Proserpina ridiscesa è nell’inferno
ancora pochi giorni e sarà inverno
a te stentata, spoglia e sola, rosa
non più verrà farfalla a farti sposa
Corolla rugiadosa di gela brina
aria d’acuta bora ti punge spina
narcisa
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Ricami d'ombre
son le ferme chiome, intrise di terra,
protese, come braccia dalle mille dita,
verso infinite metamorfosi di cielo,
fatte d'acqua ed aria,
e luce, che diventa colore.
Sbuffi di nuvole danzanti,
e, tra di loro,
un luminoso
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 | Mergellina.
Tra il sale marino che esala dal mare
dissetando lo spirito di ogni creatura;
Tra il Vesuvio che imponente si erge abbracciando il golfo.
Tra il disco del sole, rosso che acceca.
Tra queste meraviglie naturali e elementi
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| Rammento un piccolo paese
di mezza montagna: il paese
della mia infanzia.
Quattro case una chiesa e cielo.
In cima al colle si apre l'erma
piazza del comune e,
fra casa e casa, oltre il muretto
che contiene il verde di un
vetusto castagno, si
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| Da quando esiste, l'uomo sa ben poco
riguardo alle virtù della natura,
infatti, molte volte la trascura
facendo in essa nascer un gran fuoco.
Accesa sua grand'ira, non perdona
per tutto il male che noi le facciamo;
è sempre
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| Un urlo... muto... Il nuvolo stride,
soffoca l’eco il sacro silenzio...
Un grido... sobrio... La pioggia d’assenzio
ride beffarda... Un singhiozzo! E par
che pianga ‘l cielo... Orrore dell’ora!...
Tremulo e cupo il lugubre spettro
vola del
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| Canta nell'aria e nel vento
la sua storia il tempo
e si lagna stanco
come un vecchio sconsolato.
L'alba, più non lo sveglia
e lui si trascina
in cerca di una falsa luce.
Povero lo vedo
calpestato
da cechi viandanti
che non riconoscono
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7849 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 4381 al n° 4410.
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