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Le 7850 poesie in esclusiva dell'argomento "Natura"
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Il fanciullo disteso sul prato
all'ombra fresca di un faggio
incrocia le braccia dietro la testa
accavalla le gambe.
Rotea gli occhi dalle vivaci pupille
pronto a riprendere tutto.
La campagna vive dentro di lui.
Sente i colpi della zappa
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 | Le dune incontro al sole,
imprimono il desiderio
di avvolgersi nel fresco
mantello della notte, così
che il travagliato lavoro
delle mandrie, possa
riposarsi al chiarore della luna.
La sabbia placata dal tramonto,
accoglie la tribù,
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Cade intorno la neve
e un raggio di candore riluce
al mio sguardo
a mirare negli occhi la vita
Un seme
che vive nel caldo accogliente
mi dice
la calma attesa
della nuova stagione
Nel silenzio mi parla la luce
in quel cinguettare
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 | Conosco un luogo
magico,
dove il cielo si confonde
con i boschi.
E'
la terra dei tre confini, dove respiro
l'aria, rarefatta e pura.
Crochi, fiori,
e abeti
si distendono lungo l'orizzonte,
dove i monti
parlano tre lingue.
"Jejiza,
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d'inverno è pigro non si vuole mai alzare
stropiccia gli occhi e poi si rituffa dietro
una trapunta di nuvole
la sera va a letto presto si beve un tramonto
appena colorato
d'estate è come un bambino si vuole
subito svegliare
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 | Candidamente è scesa la neve
a inorgoglir le maestose cime
salgo più in alto per incontrarle
in lor sommità voglio abbracciarle.
Nel morbido silenzio di bianca coltre
c'è pace surreale, senza suon di voce
c'è
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| Scatti di primo mattino,
si chiudono
si aprono
si chiudono
si aprono.
Pesantezza d'oltre sonno
si distacca dal mio corpo,
uno spiraglio di luce pura
si sofferma al sole,
controluce, anima celeste
controluce, indaco profumato
controluce, giallo
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| Sembra che non finisca mai, visto da qui,
questo lungo pontile verticale
che come un graffio nero
incide il mare e infilza l’orizzonte
Il sole se ne sta gonfio in ammollo
e pigro cala e lento trascolora.
All’improvviso,
da terra,
col suo
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| Spine bianche ed acerbe
miste a petali di rosa
si accompagnano
al calore sfilacciato
dei camini.
Esse leggere, si calano
dal pallore della notte
e cospargono le strade deserte
adornate dai vetri appannati.
Ora, anche l'ansia
della gente ha
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 | ~ * ~ ~ * ~
Riche de rumeurs
lointaines,
le jour revient
sombre et livide.
Survivre alors
à l'affliction du ciel.
Le soleil s'est immolé
à l'ombre d'un soupçon,
par désespoir.
Un givre
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Rosso è il mio colore
Sangue che mi attraversa
bruciandomi di passione.
Rosso tramonto d'estate
accende e vivifica
il quieto azzurro del cielo.
Rosso il fuoco del camino
che arde vivo e forte
scintillando gocce di luce
Rossa
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Illividito cielo,
orfano di voli,
pesi sugli occhi
e il cuore,
greve e silenzioso,
fermo, in bilico
sul filo d'un pensiero,
attendi,
senza il
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 | affondano i piedi in un interminabile deserto
labbra sporgono nel tentativo di cogliere dell'umido
avvolgo il volto con un manto nero
così m'hanno insegnato i Tuareg - per la via
ho raccolto ogni consiglio e continuato a procedere
ora sono
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Vibrano cristalline
corde d'arpa
tese tra i rami
del mandorlo.
Tutto è silenzio
attesa...
del primo
chiarore.
La luna
algida Tersicore
veglia guardinga
sul palcoscenico.
Un ragnetto
solitario istrione
danza sulla sua ragnatela
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 | Dense
bianche
lente nuvole
da un cielo imbronciato
aspettano il segnale
fiocchi di bambagia
in giocosi mulinelli
volano a seconda del vento
si abbandonano
pigramente
sulla placida coltre,
tacciono le strade
tace il bosco di abeti
nel lento
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| Julie |
03/02/2012 18:36 | 2225 |
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 | Fiore un tempo delle messi
cui la memoria s'apre questa
sera, nel varco tra i ricordi
della piana, in quel campo di
grano dove ondulavano al
vento azzurri fiordalisi con
l'indaco nell'aria del giugno
nel cielo.
E mi riporto ad occhi chiusi
a
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E' inverno quando fa molto freddo
con la terra dura coperta di neve
come non faceva scandalo un tempo.
E' inverno che riposo richiede
al suolo coi semi in letargo
in primavera verdi a germogliare.
E' l'uomo d'oggi alienato
ai contrattempi
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Quando per caso
un raggio
vitreo e ghiacciato
per mio passo
mostrò esistenza
fu né dolore né violenza
ora che sguardo
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 | Non smetti mai di mostrarti in una veste nuova
intessuta di rubino e di ossimoro,
nell'improvviso calore di un tramonto
che nel dare addio al giorno
si tinge di sangue,
per regalare al gelo della notte l'impressione
di un'estate che non
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 | al freddo di quest'inverno siberiano
risveglio ritmi latini -conforto d'un animo che s'affievolisce
avessi scelto l'Africa avrei rimpianto la neve il giorno di Natale
-o forse no!
recupero la speranza che al mondo ci sia un raggio di sole
e
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Raffiche di vento
tra crinali e creste trasparenti,
come diafane ali di mare.
Folate impetuose
a picco tra cristalli liquidi
di zaffiri e smeraldi.
E guizzi di luce e colore
che oscillano
tra archi fluidi di onde
fino a dissolversi
in
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 | Ode a te,
Destino tiranno
che dai miei
Padri monti,
che come enormi
scudi solevano
l'animo protegger
quando lo affascinante
Vespro menava a
calar tra l'oscurità
delle tenebre, il cor
mio da loro hai separato...
Ode a te
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 | Oggi
vorrei fermarmi un attimo
e creare un’isola felice,
meditare
avvolta dal silenzio della sera.
Sentirmi
legata alla natura
che canta la bellezza del creato.
Ammirare
ricami di stelle tremare
come fiori cullati dal vento,
sentire il respiro
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| D’incanto si aprono le danze,
la farfalla e il fiore,
è un sussulto
senza rumore,
un bacio e via, lontano,
si trasferisce una vita.
pochi secondi di attrazione
poi l’unione.
Un abbraccio voluto, cercato,
un concerto di colori,
lo
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| Un raggio di sole
ravviva le viole,
le margheritine
dai boccioli d'or.
Son le roselline,
per colpa dei venti,
ancora latenti
nel loro splendor.
Dal folto del prato,
non ancora falciato,
si levan zanzare,
e api dai fior.
Puoi confidare
che
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| Fiocchi morbidi e caldi
volteggiano e danzano
nella luce notturna
come ninnoli
candidi e acerbi
di un'infanzia evocata
nel tempo che scorre.
Carillon di forme
e miraggi che alimentano
sogni e illusioni
di una sera
che ogni giorno
è
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| I confini del dolore sono inappellabili.
Scivolano addosso come colla
rimani avvinto
increspato...
il sottile fascino cinge i tuoi sensi
fino a farti prigionier servente...
lui,
dolore acclamato,
propina il suo rosario di spine
spinge la tua
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 | Ora incerta, ora sicura
dal ramo spoglio
si stacca.
Poi tremante,
tra mille capriole,
scivola leggera
giocando col
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| Il rosso disco deformato
trema sul filo nero del tramonto.
Si cammina intirizziti in fila indiana
lungo il sentiero sconnesso e diseguale.
La città è invisibile lì sotto,
acciambellata dentro la trapunta
della grigia bruma che
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 | Se la terra coltiverai
solo frutti avrai
se la terra contaminerai
solo veleni avrai
se la terra lottizzerai
solo cemento avrai
ma se la terra
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 | Riecheggiano
prepotenti
i segni del malcontento
di questo cielo.
Lacrime sgorgano
da nuvole ostili
setacciando
mali terreni.
Grigio di rabbia
l'eterno tetto
non splende d'azzurro
per i troppi pensieri.
Urla
e quasi crolla
sotto il
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7850 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 4981 al n° 5010.
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