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Le 7805 poesie in esclusiva dell'argomento "Natura"
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 | Delizie sotto gli archi ben stipate
le sorbole infilzate
i fichi bruni posti ad ammezzire
l'uvetta in ceste in vimini trecciate
delizie destinate
al verno in cui la terra sta a dormire.
I cachi in paglia e pere maculate
le noci già
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| Stamattina ho visto le rondini volare,
al "di" sembrano delle ballerine,
la musica, è il cinguettio degl'altri uccelli,
i primi battiti dei martelli,
si sentono i rombi dei motori,
i fruscii dei rumori,
i profumi e i
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Rapido batter d'ali
in invitante contesto,
volteggi in aria leggiadro
e repentino lo scatto.
Un nuovo percorso cerchi,
inebriante
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Vulnerabile
è il suo alito nebbioso
che spande tappeti d'umiltà
sotto i passi del tempo viaggiante
nei frammenti vitali
conservati nello zaino dell'immortali stagioni.
Silente
accetta quei rumori degli invasi tormenti
che
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Andavo lungo la strada del fiume
alberi rigogliosi nel verde giugno
sporgevano i loro rami alla luce dell'acqua.
E la marea delle stagioni saliva
cadeva l'estate
s'inoltrava il tardo autunno
gli uccelli stridevano alla sera
sui greti
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Quant’è pur bella la voce d’un fiore
che triste getta gli stami patiti,
quando funesto l’inverno l’umore
versa di Morte su’i gelidi siti;
quando la neve dal nuvolo fosco
fredda ricade sull’erba di brina;
quando la rosa gemente nel
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I delfini giocavano
in un mare senza catrame,
le stelle splendevano
in un cielo senza smog.
Nei fiumi c’era l’acqua
con le trote a saltellare
e nei laghi le ranocchie
un concerto intavolare.
Si costruivano serre,
si coltivavano terre.
Si
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Avrò ali di aquila
ogni volta che mi librerò per l'Assoluto.
Non ci saranno precipizi
nè dirupi di vita.
Planerò nell'aria
come pulviscolo
e ritroverò pace
ogniqualvolta sarò spirito
per la mia
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nebuloso il cielo
osservo
non s'ode nulla oltre il
mistero dell'infinito
graffi di ocra e nero
nei giardini dorme
la
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 | In bici sotto alberi spogli,
veloce incontro al nulla,
leggero gabbiano raccogli
il vento che nell'aria ti culla .
Scrosci di foglie marce
sotto le ruote, occhi neri
rincorrono amorose tracce
lungo nascosti sentieri.
L'aria gonfia l'anima
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 | ~ * ~
Sans but et sans dessein,
suivant ma rêverie,
je porte au hasard
mes pas timides et lents.
L'air que je respire
est un bienfait nouveau.
À travers
les premières vapeurs
de l’aube,
une image
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 | Il vento soffia via le vecchie foglie
e le scuote, impostore, per farle allontanare,
ma tal mamma, che amor dona alle sue figliole,
s'alza in cielo per cercar di non farle andare.
Que' rami s'intrecciano a far frontiera
ma le foglie cadono a
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| Scivolo svogliata addensata a un riflesso ombraluna
dentro un ovest nudo, chiaro di stelle.
Dalle dimore degli alberi- lontane- seminvisibili
mi perseguono i monti Pisani, sporgendosi dalle scansie
di- rette allineate: palazzi gloriosi del lungarno
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 | E’ adesso
Che il vento lascia andare
Le sue carezze,
parla
attraverso le sommità
di tutti questi alberi.
E’ adesso
Che gli alberi si lasciano vivere,
le loro mani
intrecciano le dita,
fanno il solletico al vento
che ride,
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 | Fra tanti ho parlato
a un pioppo
alto e diritto
nel bianco colonnato.
Nel tuo legno ruvido
hai le crepe
che nascondono
formiche nere.
Getti l'ombra
alla lucertola
stesa
al tuo ceppo
rugoso.
Sei duro, scorbutico,
non ti muovi.
Eppure gridi
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S'io fossi una libellula
conoscerei i segreti
sussurri della canna
verde corona ai laghi
quando viene la brezza
lieve al soffiar dai monti
e luce nube scherma
accorsa al vibrar d'ali.
S'io fossi una libellula
avrei nemiche rane
rospi ed
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Le unghie –che ha il cielo-
di quel colore –lo smalto-
che indossavo –mentre mi mangiavo le dita-
rosicchiando misfatti e timidezze.
Le colline accoglievano come luci
-di un presepe- i raggi dei solstizi
E le lune di dicembre,
tra il freddo che
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 | Gemita la chiglia del veliero
respinge i tentacoli di salsedine
del dio Nettuno,
gridano tronfie nello scuro le maestose onde
ululano parole vuote colme di paura.
Miriadi di flutti salati frangono la tolda
frustando le sue sponde.
Gemita la
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 | Sull'uscio di una capanna
in terra incontaminata ero
di quel magico continente nero
ad ammirare il perpetuo
tramontare del sole
che di vermiglio vestiva
la grande savana
incontrastato regno di animali
e fitta vegetazione.
Al calar del sole
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| Al passaggio di macchine
tentano di resuscitarsi le foglie
rantolano in aria vibrata
e poi in macabra danza
ricadono nel puzzle precario
fin quando a sera inzuppate di rugiada
trovano pace ai bordi di cunette
consegnandosi al macero
Sui rami i
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| Tra i rami del pino infrascata,
la sento, a mattina, tubare:
saluta la nuova gionata
com'è suo solito fare.
È stata, di certo, figliata
da coppia che ho visto portare
pagliuzze e rametti, impegnata
per far dove uova
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 | Inverno,
di bianco soffuso, di silenzio e di freddo,
di orme d’uccello, di volpe o di lupo,
tempo intimo, di fuoco e pensieri.
Dopo i fiori ed il caldo estivo,
le risa, i giochi ed i colori,
finalmente solo, nel bianco infinito,
è tempo di
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| Bevo il vino dell'allegria
nonostante la vita
che mi si è fatta dura
e mi fiorisce il corpo stanco
nell'inverno che mi segue.
Ma il vino buono è sempre lì
con il suo profumo che mi sveglia,
con la sua dolcezza che mi
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| Sacro sussurro dell'acqua,
ostinata ad un non ascolto
fuggevo verso l'utopia.
Domando se codesti giorni
gemelli tra loro siano frutto
di malsana inettitudine.
Cosa spinge verso un porto di dolore?
La sirena che dimorava in me
la vidi
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| Son le farfalle
gocce di stelle,
dal ciel piovute
sui prati 'n fior.
Suggon corolle
finché, satolle,
van a riposo,
stanche pel vol.
Oggi, che son di meno
a causa del veleno
che l'uom sul suolo spande,
pensiam a quanto è
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| Il bosco si è incendiato,
rosse le foglie, in terra e sui rami,
tra macchie dorate di sole tardivo.
Già spente altre foglie si giacciono intorno,
ormai rinsecchite, tra l'erba dolente,
eppure, il bosco è felice,
del sole che
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Sottili i veli
della conoscenza
sulle ali
La farfalla
La rondinella
spingono direzione
allacciate al vento
della
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Da pittore al lago mi sporgo
là dove più son colori
fuoco di bacche ed arancio
di foglie al cielo coi rami.
La fotocamera m'è pennello
docile a stendere luci
per un quadretto d'incanto
brillante piacevole agli occhi.
E'
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placido specchio
or ribolle in rabbiose onde
mite brezza
ulula
al condurre flutti in strette conche
d'estasi
l'anima muove
al
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Sperse, vanno le nuvole nel cielo,
cangianti nelle forme e nei colori;
compaiono, dispaiono: segni
dileguanti
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Teone |
28/11/2011 05:48| 1315 |
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Conduci questa voce
con la dolcezza delle note
che come una preghiera nella sera
ad una finestra sulla valle
diffonda il profumo verde
della notte immensa.
Sorride come un ospite
il bosco che respira
nella brezza d’un borino
mentre un brivido
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7805 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 5041 al n° 5070.
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