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Le 7850 poesie in esclusiva dell'argomento "Natura"
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 | Argenteo è il guscio
della luna,
velato il suo sorriso.
Tradisce lo sguardo
il mutevole vestiario del cielo
e mantello di re
appare all'occhio
dell'anima.
Sveglia è questa notte
nelle ultime gocce
che bagnano il mio capo
e
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Di timide gemme
si tinge il sorriso,
in tiepidi baci di raggi
che sfiorano l'anima.
Di puro colore
mi posso saziare,
di giallo accecare
quel bianco di gelo,
che scricchiola
ai passi del cuore.
Dischiudo
i miei petali piano,
stiracchian
le
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 | Rincorre l'onda
la trama dorata
luccichii splendono
stelle diurne sul mare.
Parlano ai venti
antichi poeti
dolce sciabordìo
sui fianchi di legno.
Carezzo le colline
assorbo i colori
miniature di presepe
aggrappate alla
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| Volgete a me i vostri piccoli delicati
cerulei petali, dall'occhio d'oro
come sole che vi scalda;
quel sole che da eternità fluisce raggi
e immemore di anni indora cielo e terra
in cui scampiamo.
Volgete il vostro incanto
ai giovani
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 | Nel mese ove è dolce dormir,
fino a luglio, germoglian
le tue celestine orecchie di topo
e fauce gialla.
Di sembianza fragile,
delicata e tenue,
fai dono agli innamorati
d'amor immortale
e fedeltà senza tempo.
Giungerei fin sui
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Come in un quadro
di ineffabile pittore,
del genio creatore
la maestria,
incantata
ammiro.
Di vita
la natura palpita
al risveglio del sol primaverile.
Rondini nel cielo azzurro
garriscono danzando
e rallegra il paesaggio
il sole coi suoi
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C'erano le rondini
ad invocare l'Alba,
gli stridii insistenti
mi sottrassero al sonno.
Vegliavano i merli
sull'Aurora nascente,
i garriti repentini e pungenti
mi colsero improvvisi.
Dal letto scivolai veloce,
di corsa sull'alto
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E' l'alba,
il gallo spennato già canta,
i piedi filano il cammino,
ancora il sole, Maria santa,
riscaldi ora questo mattino.
Stagioni, voi siete passate,
fiacche come i miei passi,
sul viso, su colline inarcate,
su frutti molli e duri
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Frascheggia primavera a maggio
con sole riscaldante anfratti
che ancor inverno tiene abbracciati,
E lo stelo al cielo innalza...
Verso il sole spicca e ondeggia come onda verde
che lieve dondola scrollando schegge e scintille all'aria:
Nei
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E' si quasi giorno ed ancor piove
piove senza sosta sui nostri volti
in sull'erbe e sulle primule nuove.
Piove e tu non sai ove s'asconde
Il cielo, orché sobilla la procella
e disgiunge stormi fitti di ronde.
Torna il sereno sul fosco
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Brividi
Si fatti fiocchi di neve
appaiono
stupiscono ammaliano il cor mio
Mani di fata
da perfetta maestria guidate
cesellato han
di candide eteree corolle
del pergolato l antica trave
Da beltà rapiti
gli occhi d emozioni
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Granada, è della polvere l'arsura
e ansima in sconfinati giardini di paglia
che la verde siepe cinge:
è della ruggine l'acredine.
Le grida opache del capobarca riverberano
nel mare retinato di un giorno di festa
e mille
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 | Avida la notte
con le mani del buio
raccoglie stelle
e le trascina in vortici .
Spuma di vento
rantola il tuono
splende di fuochi .
- Arrogante -
frusta il cielo
con scocchi audaci
sparpaglia
echi di nuvole
le straccia,
tele lacerate
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| Quel grande albero è nato lì,
sulla ripida cresta,
forse piantato da Dio,
per controllar degli uomini,
le umane gesta.
Secoli son passati
per quel maestoso faggio,
ma lui è sempre lì,
immobile, statuario,
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Cibo di luce
da mensa eletta cadi d'argentei raggi
in curva di cieli e valli: risorgi.
Arca
di nuova innocenza
beata, immensa
vento
che naviga felice
in gravare onde di stelle.
Zan Mah
rossa aurora del buio
pendente d'eterno appeso
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 | Corteggio fili nel prato
come il sole fa con le nuvole
in una danza tribale
che la primavera assale
anche sui miti ulivi
quando il passero canta
e l'ape ingorda dal suono
punge ogni fiore
annaspando profumi.
E' come un dipinto l'aurora
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| Frinire di grilli
Su d'un campo di fresco tagliato
Stantii profumi erbosi
Dolciastri alle nari
Foglie beccheggianti
Vele mai sopite
Aleggiano piumanti,
Aneliti primaverili
Nel silenzio dell'aria
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 | L'ultimo raggio d'un tramonto rosso
mi sorprende affacciato sul terrazzo
nel rimirar terreno nero e smosso
del sottostante orto e dello spiazzo.
Lontano d'autostrade e grattaceli
godo del caldo sole e m'accarezza
il rifiorir di gelsi, peri e
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Dal ciliegio al limitare del prato
frusciano le tenere erbe odorose
col cielo truccato di nuvole
api che indugiano nel lavoro.
Promettono i frutti quest'anno
non tocchi da maggiolini
minuscoli, oblunghi e duri
su corti piccioli
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Pulsa silenziosa,
nel cuore della città,
respira e ascolta.
solitaria alba di ombra riflessa
nasconde una remota fornace.
Fabbri e ferro
forza d'acciaio
sovrasta la linea del pensiero.
Quale emozione e quale tintinnio,
alberi meccanici di
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La campagna è un frutto maturo d'estate,
immobile come il mare se non soffre.
Profuma quando il vento la scorre,
e l'erba scopre i nidi degli uccelli
dentro la terra, e volano piume colorate
a trapuntare come fiori i prati.
Sa di buono
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 | M'ama non m'ama
m'ama non m'ama.
Delicati petali volano
al soffio del vento
sulle sponde
di un fiume lento.
Tra gli odori del prato
il primordiale fiore immolato.
L'offre per una volta
tutta la sua maestosa corolla
...ogni petalo
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 | Nell'aria ancora fresca del meriggio,
trillano uccelli,
voglion primavera;
sera s'annuncia
dentro il rosso cielo,
tramonta il sole,
sulle vie affollate.
Aria pulita si respira piano,
luna argentata
annuncia dì sereno
e di speranza,
il
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| Giungi, approdi e conquisti
questa desolata e sperduta terra,
arsa dagli anni trascorsi troppo in fretta,
rigata da sole e sale
abbandonata da tutti.
Giungi con i tuoi occhi diversi,
con il tuo modico fare,
senza pretese, senza irruenza,
senza
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| Il crepuscolo ci abbandona
con le sue mani di tenebra,
e si addormenta coi miei occhi,
con l'interno dei miei occhi.
Bisbiglia, assaporandoli,
momenti incomprensibili,
si svuota di significato,
di ogni significato.
E' tardi, tutto si
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| Stamattina una pioggia di fiori
al risveglio improvviso.
La fresca brezza mattutina
posata sui prati smorti
divenuti variopinti.
È la magia della natura,
è il risveglio della primavera odorosa
con lo spettacolo dei suoi colori
ad
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| lary |
17/04/2011 23:15| 878 |
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 | Fiocchi di neve
delicati petali, pistilli gialli
spicchi di luce bianca
sulle ciglia scure.
Corteccia ruvida
profumata linfa nel midollo
alburneo cuore
pulsante gemme e silenzio.
Fiori di pero
sui tuoi pensieri
addormentati nella
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Scruto l'orizzonte,
il soffitto celeste
si innalza sopra un ponte,
vedo poche creste
e un po' di pianure
e molte colline
e mille figure
tanto vicine!
Ricerco più avanti,
vi è solo il mare
e vedo distanti
le reti a pescare.
Ma
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Donna che incanta
ma di longevità non vanta,
dal clima mite baciata
dal sole perpetuo illuminata.
A lei gli alberi si inchinano
con bramosia la ammirano.
Semi si schiudono
e petali colore al giorno donano.
A ciascun respiro:
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Divengo
nell'inquieta struttura:
cementificazione ossea
tutt'uno con l'Urbano,
politeismo nei miei sospiri.
Sostituzione
e terrore
d'occasioni quietamente non giunte.
Rinasco
nei suoi giardini
d'asfalto e terra,
tutt'uno col
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Giocavano le rondini con te
precipitando giù dal cielo azzurro
fino a sfiorare i tuoi capelli e me
ammutolivano il loro sussurro
quando piegavi l'erba intorno a te
come una lama che spalmi del burro
per poi picchiare giù, dopo un
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7850 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 5731 al n° 5760.
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