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Le 7807 poesie in esclusiva dell'argomento "Natura"
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Il Vagito del Figlio del Sole
piove assonnato,
da ciglia d'argento
dove gocce di terreo fuoco
si commuovono, labili,
in lacrime di vento.
Trecce di morbida Luce
s'accerchiano volteggiando
in un carosello dorato,
rincorrendosi in livido
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Marzo!
L`inverno trattenuto
nei primi fraseggi delle foglie
la chiarità indovinata
oltre le tristezze ripetute
dello scirocco
e i soli e le lune diverse
già allineate in lontananza
e poi le capriole della
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Teone |
07/03/2011 16:54| 1262 |
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Selvatico e solitario Pruno,
in nascoste stradine campestri,
al limitare dei chiusi, in terre
aride e pietrose svetti sulla
fitta selva di foresti rovi,
e le tue drupe son bluastre
come cielo dopo la tempesta.
Aspro e allapante
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Tremulo,
gelido virgulto
di fiore,
criptato in boccio,
costipato
su di un irrigidito,
ma germogliato,
ancor dormiente
ramo di pesco.
Mi s'intenerisce
il cuore
nell'osservare
la tua fragile
esistenza
in un tal rigido
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odo il frascheggio
dal profondo del bosco
osservo inquieto
vento e pioggia
che si confondono
l'un nell'altra
e si propongono indivisi
regnando incontrastati
quasi colmi di rivalsa
verso la calura estiva
che così tanto li
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Tra le foglie
un becco si affaccia tremulo
l'aria pizzica le corde
di un inverno quasi addormentato
residui di neve sulle cime increspate
il giorno è curioso
non tarda ad alzarsi
la sera si addormenta
e sempre più tardi
si
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Pensieri divini,
nell'etere eterno,
che si rincorrono
come in un gioco d'amore.
Forme di sogni,
senza meta e senza dove.
Nelle nuvole si rifugiano
i miei perchè,
e vi ci leggo anche il mio domani
in questa polvere del cielo,
dove
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Quando viene l'inverno
il mare spavaldo delle sue onde,
giganteggia su mortali creature
che nel grembo suo porta
e di quell'ira
ne sazia le sue viscere,
placato torna alla sua calma
e quando il sereno torna,
saltellare vedi chi di gioia ne
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Gemme sugli alberi in Febbraio
ingrossano a far secchi i rami vecchi
come venti di rivolta
sbocciano a far nuove piante morte
raddrizzando la sorte
e studiando svolte per far buoni frutti.
Cresce in primavera
la pianta nel deserto
e grida verso
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Cade una foglia.
E' l'albero che piange,
una lacrima verde.
Tristi i suoi rami,
che l'inverno spoglia,
e il suo splendore perde.
Povere foglie,
che vivono lo spazio
di un sorriso.
E quale strazio,
in balia d'un folle vento.
Foglie
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Pini secolari
accompagnavano il mio cammino
Il mattino
mi si offriva,
denso di odori e profumi
Un brano di Respighi
donava al cuore
esaltanti vibrazioni
di maestosa grandezza
Passeggiata
che ogni giorno mi concedevo
in quella vacanza
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Col suo lungo collo tetro
l'Inverno arriva,
picchiettando contro al vetro.
Tremando sulle zampe
la stagione infreddolita
zirla al sol levante.
Col gozzo pieno di dolore
egli s'è annidato,
nascondendo ogni colore.
Ti guarda con gli
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Verrà l'estate... senza avvisare...
nello stelo di un giunco cederà le sue tiepide armi
che il sole infuocato scalderà
e senza avvisare
lancerà un'alba in cielo
gli strali rosati fenderanno quel che rimane
della
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Tra le cose che avrei voluto essere
in quest'angolo del cosmo
c'è la coltre silenziosa e stanca
che imbianca un casolare abbandonato
in mezzo alla campagna
Piccolo arché di materia bianca
sarei sceso una notte da una nuvola
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Parlo al sole
quando vulcano si fa sulla montagna
L'aurora frange raggi in giochi di specchi
nella collina di fronte
Scendo lo sguardo in un lago di nulla
-la fitta nebbia nella vallata
Mi avvolge il silenzio
dentro al silenzio
Becca un
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 | Nel vespro, il grottesco fremer d'allori
presso le scure palme e i cipressi
fa lacrimare gli affranti cuori
dei gran'creator di carmi depressi.
A rimirar il riflesso d'alloro
sul Ceresio col grembo argentato
odo questo scroscio luccicar
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Là, sullo scoglio
consumato
da onde senza memoria
il tuo volo più
non addomestica i venti.
S'affievolisce il richiamo
delle mille sorelle,
il salmastro spronarti
di spume.
Negli occhi offuscati
ancora riverbera una teoria
di
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Oggi
che in cinerei grigi
il ciel rifrange la sua luce
agli increduli occhi
eterna favola appare
Ecco
su albero spoglio
di tante stagioni vissuto
in ali spiegate di seta leggera
il mandorlo profuma a nuovo la vita
Vibrante l'emozione
riga
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 | La notte era passata
e l'aurora tingeva di rosa l'orizzonte
il vento mormorava
i segreti della rugiada.
Apparve su una roccia
col vestito verde ed il viso luminoso
le sue ali erano oro e muschio
ed il suo profumo
inebriava il cuore.
Si
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 | Soavi creature,
di libertà totale foste impastate per vostra natura,
al medesimo tempo timide e forti,
in un crescendo di calde emozioni.
Sconfinate terre,
al suolo baciate da zoccoli lievi,
ma non da uomo
furon battute,
che spazi di
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Chiudi gli occhi
ascolta!
Ascolta
il canto del fiume
che il plenilunio
dolcemente
bacia
Ascolta
lo stormir del vento
che sospira
tra le foglie
e gli alberi accarezza
Chiudi gli occhi
Lascia che la Natura
ti culli
col suo canto
in
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Stamattina
ti ho intravista
credere mi è faticoso
scorgerti
ai bordi del giardino.
Eri tu
sola e del gelido
inverno al centro.
Di profumo
i sensi invadi
piegato ho il ginocchio
distesa la mano
per cogliere lo splendore
ma il
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 | Ti ricordi quel giorno,
nuvole di tramonto,
sabbia e mare attorno,
il mio sorriso tonto?
Sommergevamo il Mare,
Sovrastavamo il Cielo,
solo per potere amare
prima del nero Gelo.
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Come un giunco che si piega al vento
vicino è il mare, il suo rumoreggiare
il sole all'orizzonte nascosto nel tramonto.
Le luci delle ombre spezzettano radici
contorti antichi ulivi drappeggiano le case
i tetti rosso accesi poggiati sulla
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Cosa fanno le tue mani quando non ci pensi?
Come le tieni, cosa stringono o cosa lasciano
Le tue mani quando non ci pensi
Dove è scritta la risposta alle mie domande?
Ad ogni passo che sia l'ultimo non ci pensi
Come fai con i tuoi passi
Li
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 | Tra ripidi sentieri
e battiti di cuori
inseguo i passi della mente
che percorre e traccia silente
immagini e sogni ricorrenti
Tu aria che a folate
ti abbatti sul viso gocciolante
per alleviare il calore
che la fatica procura nel suo
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| E' spoglia la luna
nelle notti di febbraio
ed io scendo in giardino
a parlare con lei.
Candida e dolce
si offre ai miei versi
e mi appiana con luce
scivolose dune.
La sua bellezza
nell'oscuro cielo
riversa nella mia valle
l'incanto di
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| Ti sento nelle mani
primavera d'incanto!
Proprio tu
che con i tuoi odori lenti
e sinuosi
t'incanali nell'anima mia
generando un canto d'idee
e teneri frutti
per ora nascosti.
Assomiglio molto al tuo vento
così spartano, un po'
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Silenzio.
Aleggia, niveo, solo il respiro di un pensiero,
velato di luce eterea.
Intorno è musica.
Musica!
Soave e leggera,
si muove onirica,
contorna attimi e li disegna
di colori sfocati, ora accesi,
alberi danzano lenti
mentre il Sole,
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Giochi di luce danzanti increspano la superficie dell'acqua
come mille sassolini lanciati con precisione da una mano ferma...
Le foreste cantano le melodie del vento
e l'intera esistenza sembra essere pervasa
da questa dolce ninna nanna...
La luna
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Una persiana di legno verde e consumata
nel purissimo chiarore di luce rapida
si apre improvvisamente come un seme.
Destarsi in un mite mattino
tra un tremolante ronzio di api
con gli usignoli che decantano i loro versi
e lambire con mano la
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7807 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 5851 al n° 5880.
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