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Le 7851 poesie in esclusiva dell'argomento "Natura"
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Torna a rinnovar la primavera
il canto benedetto dal Signore
a riscaldare il cuore quando a sera
fra pupille di luna a riposare.
Le gemme dorate esplodono al sole
sugli alberi e le piante, i rovi adornano
a benedire e a custodire intorno torna
il
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Senti che gentil olezzo di letame
s'infonde fiero fra le nari
e sa proprio tanto di ciarpame
e rende l'aria dai gusti amari
E' vero, leva un poco la fame
e s'estende come più mari
ma il frutto finale è giusto dettame
e il
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Mare profondo
il rumoreggiare delle onde
contro gli scogli,
linguaggio trascendentale...
Vento tra le fronde
di piante secolari
urla dolore,
piangono gli alberi
feriti...
Luna splendente
sorridi da lassù
indiscussa regina
della
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 | Affiora la frangia della scogliera
ove appare la luce del faro
vele d'alberi nei pressi della costa
amoreggian coi possenti torrioni.
Roccia intrisa d'antico tempo
nello scorrer dell'acqua la vita
energica, vitale, inebriante falesia
alghe a
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 | Abbandono il piagnucoloso inverno
per entrare in quel d'estate
ove il calor del giorno
risveglia l'emozioni addormentate.
Il dì s'allunga di luce e colori
s'inalzan nell'aria profumo di fiori
inonda d'afrodisiaca fragranza
smania
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| Al color acquamarina
si contrappone quella chiazza oleosa, nera, primordiale,
ormai non c'è anima di uomo,
che non si contorce,
alla vergogna creata!
Immagini di nature morte o sopravvissute
a questo olocausto artificiale,
che per
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| Bosio |
02/06/2010 00:07 | 983 |
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 | Giornate di Maggio,
che trascorrono silenziose sotto il sole già caldo,
il venticello trasporta nell'aria
le fragranze dei fiori, fresche di profumo.
Ai fili dei balconi dirimpetto dell'antica via
dalle vecchie case ristrutturate,
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| Alla finestra splende l'aurora
di rosa spande il nuovo mattino
vellutate carezze
destano nubi, nel lento mutare di colori
la luna, svogliata,
s'allontana con i nostri sogni
al muro che separa le case
brilla la luce
e vanitose tamerici
vi
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Sbatte le ciglia
l'aurora
-le trecce saltellano di rosso-
e slaccia l'ultimo bottone
nel pizzo della notte
Gusci azzurri
srotolano
il tappeto del cielo
tra velieri di nubi
al pascolo
e lumache di luci
scarmigliate
che zampettano
come
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Aquila
passati splendori
come sole agli dei
affiancata fosti.
Invidia
chi dal basso
ieri ti guardava
Oggi anco...
che libera tu vai
aleggiando
spaziando.
Alti picchi esplori,
fissi gli occhi
trafiggendo cielo vai.
Di piume e
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Lenta scorre quest'acqua chiara
in un letto dove l'erba si riposa
rimirando nel suo grembo ramoscelli
che timidi s'affacciano alla sponda.
E gaia e triste s'avvia pel suo cammino
a lasciar vita per ritrovarne ancora.
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chi percuote la notte,
gravida di fiori inebrianti d'acacia,
con queste nacchere bizzarre
sul latrare d'un cane in lontananza?
chi balla tra i rovi e le ortensie
l'incessante flamenco?
che sian le ranocchie festaiole
o una cornacchia
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 | Sei un albero appeso al passo di luce
tra le foglie dai voce al vento
in cambio di profumi sparsi
che viaggiano alla velocità del sogno
e ricompongono i miei sensi
fa che di me ti possa ricordare presto
più di quanto la mia
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 | Profondo solco
rocciosa ferita
che scava il cuore
della Terra
nei suoi anfratti.
Lacrime
in caduta libera
su inviolate gote,
che dalla notte
del tempo
remoto
piangono
l'abbandono.
Colmerò
questo horror vacui
di
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 | tinteggio pareti ingiallite
dal freddo inverno
e spalanco le finestre
per cambiare l'aria stantia
di quei giorni corti e grigi...
abbraccio
quel timido raggio di sole
che lentamente si fa strada
tra la fitta nebbia,
e aspiro finalmente
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| qui nel mare giocano
i venti di terre
che lascio indietro
avanzando verso l'estate ancora accesa
, nello scirocco che si avviluppa al meltemi...
.si abbracciano i venti
qui dove non esiste terra di confine...
non so dove sono
,non ho
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 | Fosco è il giorno al di là della collina
e inquieto il vento scompiglia il grano.
I cipressi agitati fan sobbalzare l'eterno
e nudi i rami del noce tremano freddi.
Cade il cielo a poco a poco
e il fango brama i faticosi miei
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 | Brezza mattutina spira
accarezzando
petali dischiusi
e l'erbetta fresca
che profuma di rugiada.
Dolce il risveglio
ai primi vagiti dell'alba
nel lieve stiracchiar del sole
flebili raggi.
Armoniso nello zeffiro del cielo
campestre
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 | La mente vaga,
vaga infinita fino ad arrivar al sol,
dove tutto è meraviglia.
Lì dove perfino una bugia,
diventa una poesia.
Entrarci dentro e toccar tutto ciò
che sentimento è.
Come quel ciel che quando ti guarda,
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 | Seni e coseni
d'un astro stranito
rutilante memoria
di algoritmi
all'ultimo stadio.
Stoppie tecnologiche,
arrotolate
come carta di sigaretta,
riducono lo spazio
del respiro
della Terra.
Altri pianeti
senza un centro
né punto di
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 | Ho peccato.
Ho commesso
il sesto peccato capitale.
Ho provato invidia.
L'ho provata
per la fortuna
di un essere speciale,
che si libra nel cielo,
e che sulle note
del vento
assapora ogni giorno
il senso della
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 | Colline dalle forme quiete
come tante smarrite pecorelle,
timide si sdraiano
sotto un manto turchese
d'acqua marina riflesso
un sole picchiante li sbianca,
forgiando profumi e colori
che la brezza mite del mare
disperde
Sentieri
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 | Di Rose trapuntati rosse e gialle
i colli si coloran questo mese
Maggio è arrivato placido e cortese
Ottana splende immersa in mille foglie.
Monte Nieddu, Pranedda e Craru Mannu
si ammantano di verdi prati in fiore
viola, amaranto, sprazzi
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| Ozan |
22/05/2010 17:59| 2152 |
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| Ancora una volta il mare
Nei miei ricordi più cari.
Lenta, l'onda bagna la riva,
immobile sull'infinito
la linea dell'orizzonte,
la cerchia dei monti velati di foschia.
Una barca entra nel porto...
Silenzi
Tra fantasia e
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 | Risaie a distesa
adagiate
tra i prati
offrono
immagini
sfocate
sfumate
ribaltate.
Alberi,
cascinali
liquefatti
a fior d'acqua
offrono
incerti ologrammi
frammentati
dal tremolio
di superficie
che mostra
evanescenti
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| Un attimo il cielo diventa scuro
nell'aria c'è profumo d'acquazzone
piove lacrime sul prato
si dissolvono per unirsi alle altre
accarezza la terra e pioppi bianchi
e un pianto luminoso dell'autunno
ecco apparire l'arcobaleno
il cielo
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 | Nera fu l'onda
che lambiva il verde
Nera la nube
che offuscava il blu
Nera la speranza
d' un eterno sole
Nera la coscienza
che non udisti più.
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| Triste |
16/05/2010 18:27 | 1037 |
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 | Nembi e cumulo nembi.
Preludio d'ennesimo scroscio.
Grevi gocce di pioggia
tra poco
annegheranno il prato,
che timidamente
aveva rialzato lo sguardo
al cielo.
I bambini
giocano a nascondino
col sole intermittente,
immemori del prima,
ignari
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| Hai vinto d'uragano
fruste e lampi,
ad ascia umana scampato.
D'anni pregno
hai tronco storto
radici contorte,
nocche nodose...
tutt'uno tra terra e roccia.
Aggrappato
a spuntone saldo.
Ancor
capace a dar conforto...
uccelli tra
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| Gorgogliano gocce
come corde di ghiaccio
pascolanti tra fili di cielo
frugando nel porto dove approdare lieve.
Gemiti ovattati al suo cospetto
schiusi tra nidi impagliati
a scrutare gli occhi del mondo
piangere sulle loro umettate ali.
E' il
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| Ancor dietro orizzonte
i raggi nascosti del sole,
nel turchino sbirciano
infondendo dorato calor.
Si fondono i colori.
Come lillà tra verde prato
spicca in alto aurora.
Le stelle
s'addormono nel firmamento...
lucciole in
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7851 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 6511 al n° 6540.
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