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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
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♦ rita damonte | |
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Le 7812 poesie in esclusiva dell'argomento "Natura"
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Il mago dei ghiacci
l'intera notte ha dedicato
a far della campagna
un'immensa, candida scultura ...
ma il sole all'alba
è perfido assassino
che, prima l'incanta di luce
e poi l'uccide ...
...eppur senza i suoi raggi
non
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Aroma frizzante
Del vento mattutino
Piccola reminescenza
d'un omaggio prezioso
pare la vita mia alitare
quando il mio corpo si riaccosta
con la natura
Danzar riunito al profumo
di una rosa rossa
al crepitar quieto
del rigagnolo che
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Non vi e proibito entrare
ma il silenzio leggiadro
che flette un mandolino
scruta l'abisso
tra il Noi e il Voi
sono anime serene
di balli nella notte
a venirvi incontro
e non resta che lasciarsi
trasportare tra ardenti segreti
e nuovo fuoco a
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La mia mente
vola tra i verdi
boschi di Prati
di Mezzo, pinete
maestose e vergini
castagni.
Le mie narici
sono ebbre di
profumo di montagna
e gli occhi spaziano
tra le cime armoniose
e i colori delle viole
e del giallo delle
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Dove la vecchia Aloth giace
su quel cocuzzolo
di case abbarbicate,
dove tra le colonne
la sua casa eresse Ercole
e la sua preghiera stilò
lo sguardo alzando
all'O'limpo lontano
ed il padre suo invocando
e dove fulminee
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in un mattino...
amico sole
ancora inverno
mi siedo davanti alla finestra...
apro ogni senso
e aspetto immobile
che qualcuno mi annunci
lo schiudersi
di un sogno primaverile
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Non posso catturare
I colori dell'arcobaleno.
Schivi
si perdono
in sfumature,
onde
sciolte al tramonto,
riverbero di luce.
Forse la speranza
abita lì
e com'esso,
appare
e scompare.
La pioggia,
ombrello aperto
al sole,
mi
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Su irti
e sporgenti scogli,
odo infrangersi
onde maestose.
Il profumo inebriante
della salsedine
offusca la mente.
Con sguardo lontano
e occhi spruzzati
da schizzi di mare,
cerco l'orizzonte lontano.
Mesto
Il capo s'inchina,
immobile
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 | Trasudano i campi coltivati di oro,
trasudano il giallo colore.
Spighe alte e girasoli.
Di verde il tappeto,
celeste il cielo.
Con la schiena curva l'albero di olivo,
maestoso il tronco ruvido della quercia,
sparsi papaveri rossi, più in
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Su le umide rive
odo il canto
del mare
e le aure
estive soavi
spirare.
D'incanto, veloce,
s'erge il suon
de la tua voce,
e par che nei cieli
eteree favelle
inalzino il coro
di un vate che il capo
ha cinto di alloro,
angeliche
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Luna d'argenteo chiarore
tra nubi di scuro cotone,
regina dei cieli,
faro della notte,
illumini di luce riflessa
il tuo regno dormiente,
da pochi ammirata
nel tuo pieno pallore.
Tacita dea dell'oscurità,
il tuo latteo viso mostri
di
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Narade |
19/02/2010 18:05 | 1521 |
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Alla manifestazione
contro il nucleare,
in un tripudio
di manifestanti festosi,
ho scorto
la bandiera della pace
macchiata di sangue.
Negli occhi
della donna incinta
che la reggeva testardamente,
ho intuito la paura di una nuova
Hiroshima.
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Odi un fievole suono da brezze carpito
s'insinua tra fronde ed estende spessore,
trasfigura gorgheggi nel bosco gremito
in bramose attrazioni e sussurri d'amore.
Frusciante tra creste di querce e castani
discende sin dove percorre un
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l'ultima foglia è caduta
una radice dell'albero
è il suo capezzale
e l'albero la veglia
il vento più gelido del nord
li mitraglia di raffiche
ma l'albero e la foglia resistono
finché l'inverno segue all'autunno
e
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Mavec |
18/02/2010 20:15 | 988 |
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 | Fango
estirpato di radici
sprofonda a valle, trascinato
da tzunami di detriti
mentre la gente, sbigottita
non ha più niente
da mettere in valigia,
neanche la vita
o l'ombra che ne resta
costruita
giorno dopo giorno
anno per
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 | Gioiosa primavera
tu ritorni ad affondar
le nuove radici
a far germogliare fiori nuovi
a sospirar di venti tiepidi
e render rosa il cielo
della sera.
Tu primavera ritorni
a riportar bellezza
ed armonia
a far vibrar di nuovo i cuori
ancora un
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Che bella la voce
del mare...
In mondo sommerso
c'affonda
lo sciacquo dell'onda,
che bacia, ribacia
battuta battigia...
Alfine risucchia,
goloso, in risacca.
Sospinta da cento
violini di vento,
l'azzurra distesa
s'arruffa,
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 | Cammino su orme di sabbia impresse da poco
il vento accompagna il mio passo
la luna, una palla di vetro
fa luce in modo discreto.
Il canto che amo sentire
è solo il fragore del mare
le onde son note sincere
la bocca ha il gusto di
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| Come si fa a rimanere
In silenzio di fronte al silenzio
Dell'immensità che si perde
Davanti ai nostri occhi.,
a non ricordare niente
delle emozioni lasciate la,
sotto quel cielo
che rimanda a un altro cielo
e a un altro ancora,
fino
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| Il neon non sta bene se metto uno scalare
Perché è prelibato e non lo fa campare
In quanto associo un "molly" e qualche "trasparente"
Dei "guppy", una "velifera",un "platy" e un "combattente".
Poi metto i "pulitori" perché sono
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Di grigio il cielo vestito
in morsa attanaglia gelo
il vento che forte sibila
in tacito attimo acquieta.
E mentre ovatta il silenzio
tutti i rumori di fondo,
inizia lieve dei fiocchi
la danza che ammanta il mondo.
Gli alberi spogli dal
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Vivì |
14/02/2010 13:49 | 12347 |
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 | Vomita il mare sulla oscura sabbia senza luna.
Il suo rumore, antico come la nenia,
trasporta sogni con la schiuma bianca.
Copre l'abisso con la coperta azzurra.
Si specchiano le stelle,
strizzano gli occhi, e belle si fanno.
Atavico rumore quello
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 | Il cielo è cupo,
la terra è fradicia,
acqua in ogni dove,
mi avvolge,
Col suo canto
liquido ed incessante.
Acqua che gronda
acqua che fluisce
acqua, che è forza vitale.
Piove sulle strade
piove sugli uomini
piove nel
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Bulbi carnosi e piante cui francamente
non mi avvicinerei (non si sa mai
che fossero carnivore) e un eccesso demente
che ogni frutto pare vivo. Foglie larghe
come ninfee sospese nel vapore
dell'umidità che condensa,
ed escrescenze rosse, e
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 | il Pino ha mille braccia,
snello come uno spillo,
irto, si eleva al cielo,
è come una candela,
cola la colla,
la clorofilla.
Di odore aspro gli aghi,
si eregge fiero,
vuole toccare il cielo.
Nelle sue braccia
il fragile nido,
è
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| Ogni volta lo sguardo sempre lì
Braccia elevate al cielo
accogliendo timidi raggi
Rami vestiti di foglie
verdi come speranza
Vita come dogma
moltiplicazione come impegno
Ubertosi limoni ostentano
cingendo stretti
Giallo colore fondente
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Onda...
nasci e muori
t'innalzi e t'inabissi
danzi incessantemente
da quando il primo sole
fiammeggia il cielo,
a quando
il piccolo soldo di fuoco
si spegne incenerendo il mare
e l'orizzonte
color del crepuscolo
timidamente imbruna.
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Scura la notte rapidamente dissolve
il consueto gesto spalanca il mio caro esterno
tutto è tranquillo, pacato, silente
in una pace ancestrale percepisco vibrazioni perdute
in lontananza un gorgoglio richiama a l'amore
tra il verde fogliame
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Ai tuoi occhi
lentamente cade
non fa rumore
piccole gocce
come cristalli
si specchiano
sul selciato già bagnato
silenziose
trascinano a sé lo sguardo
di chi
tristemente
socchiude gli occhi
invasi
da stille di fuoco.
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 | I cocci di vetro
non spezzano i fiori
che crescono
intorno ai sassi.
Mozzano le dita
ai ritagli di carta
della natura morta
appesa ad un muro.
Ieri
in giardino
è scoppiata
una bomba.
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 | Sotto questa ampia volta sconosciuta
ogni giorno, come mai vissuta
con la stessa commedia la natura
esibisce uguale e senza variazioni
di sé stessa costanti emozioni
con la stessa forma e identica misura
Che sia il terremoto o l'alba
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7812 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 6691 al n° 6720.
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