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Le 5308 poesie in esclusiva dell'argomento "Ribellione"
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I tempi dell’oltraggio
vivono amari accordi
tra furti assidui
e mattoni di vergogna.
È sepolta nell’inerzia
la vera ira
in attesa
di abbattere
colpevolezze radicate.
Inique stoltezze
sorvolano oscurate grida
fino a
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Si veste d’Autunno questo corpo stanco
così come mutano le stagioni del tempo
di sale nostalgico s’inondano gli occhi
nell'onde sue il dolore risiede
l'inverno teme e il tempo che sfida
la vita che il vento sussurra e trascina
la sera
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 | Mente che rapisce l'attimo e la sensazione
in pura idea e contenuto comune,
anima semplice di una vita che ti prende a morsi
e tu ligio a valori e contenuti
ti perdi nei meandri... di parole... di esempi...
e il conto della spesa... iniquo... ti
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La storia gronda verità
come l’urlo del silenzio.
Ferita ancora sanguinante
che avvolge il mistero
della strage di via D’Amelio.
L’agenda rossa del giudice:
- Cuore coraggio -
scomparve misteriosamente
con la deflagrazione della Fiat
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 | Nei meandri della mente,
si levano urla
che la bocca
non riesce a partorire.
Risuonano cupi,
come spari
nel cielo d'autunno.
Rumoreggiano nell'animo,
echi muti
di lancinanti fitte,
rotolanti sassi
sulla china dei sensi,
nella follia
di
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 | quando sono nata
mi hanno fatto intendere
che avrei potuto gioire – quanto!
del mio essere donna
accogliente creativo prezioso essere
quello che hanno taciuto
erano confini da non superare
libertà da non reclamare
recinzioni di filo
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| Non c'e' pace fra gli ulivi
come nel vecchio film in bianco e nero
ora pero' è un altro tempo
il colore ha preso il sopravvento
e insieme ad esso
tutto il peggio
di chi vuole tutto in un momento
e quando non l'ottiene
anche la
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Turan |
24/09/2012 19:50| 432 |
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| Bruciano
gli inganni svelati,
cadono i veli
dalle facce dei pupazzi.
Per ogni vicolo
per ogni piazza
cola il fumo
come pioggia dorata.
L'ira del buono
è come il mare
e non s'arresta,
l'onda è miele
che
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| La notte:
sarà il mio tempio
gridò
il demone all'oblio
che fra stelle
brillanti alla luna
osanna
le grazie svestite di malizia.
Nuda:
peccaminosa Dea
doni rugiada
al mio ardore
dissetandoti
alle fantasie di
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Al mondo
andare,
prender volo,
solcar nuove scie.
Restio è il mio passo
eppure è orma,
è segno che
d'ognun resta!
Penso e peso
parole, pensieri,
indomita come
gatta illusa
d'esser pantera,
sola sul ciglio
della
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 | Distesi nella rugiada
i semi dell'inferno
germogliano per strada
in un istante ti è nemico il cielo
strappi le stelle con un gesto solo
e le getti al mare prima che sia buio
sotto alberi di ciliegio
non si rispecchiano passeri
nel loro
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| Uomo, donna
giovane, vecchio e bambino
una mano pulita stretta da un'altra di un cittadino
strano posto dove siamo piombati
senza volerlo qui ci siamo accasati.
Troppo tardi ché il fumo
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Quando non sai se sei la nuvola che fa nero il cielo
o se è la nuvola in cielo che ti fa scura
e la sola certezza che hai è che piangerai
lo senti tornare il brutto
in quel mellifluo dall'inferno scappato
E' un filo d'Arianna nel
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suda miele il trave.
dolore che bagna fino al midollo
penetra riaffiora
ride - progetta la fuga
coltre, luna che tace e s'oscura
di brace - un funerale una colpa
arrancati sulla schiena
- al greto del fiume le pipe - marinai
inquinano
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Oggi ti hanno dato il passa- porto.
Ora vedrai che ogni misera zattera,
approderà al suo porto.
Da rive di marmo e ghiaccio puoi salpare
Con la tua vela gonfia
di grano e di miele...
Non sei più un verde rospo
solo nello stagno a
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La gioia che fu giacque
Il dolore che fu arde
Fachiri insaziabili noi
dormiamo appesi
agli angoli
di una bocca arcigna
E' la posa
di quella cosa
che preme
mentre tentiamo
di inghiottirne
almeno il disgusto
Perché le cose
le cose
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Assaporar fendenti
in un'ombra stantia che grava
sopra a parole come lame
che taglienti scivolano
dentro al sangue versato
straripando irriverenti
sferrando colpi assassini
dentro un'anima già macchiata
dalle lacrime amare
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tessere pomeriggi
con lacrime evaporate
dentro nuvole sbiadite
nei cieli di risvegli sudati
senza occhi e senza sogni
incamminarsi su bordi di bicchieri
e frantumarli in lividi
dentro frasi bugiarde
il mio tempo
è una margherita
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Lasciamo che qualcosa accada
facciamo in modo che accada qualcosa
una domenica senza desideri è morte.
Una domenica è la fossa comune.
Non risplende e non piove...
Apri le cosce all'anima e lasciamoci...
lasciamoci accadere senza
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Cos’è questa vulnerabilità
che incrocio lungo la strada,
che mi tiene sotto scacco
e mi tormenta?
E’ la vita che incombe
come una montagna
che va a sgretolarsi
come è possibile che mi preoccupi più del dovuto?
Fra
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| India |
16/09/2012 12:01 | 2279 |
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*
ho immaginato di bere i tuoi specchi
- pane nero e vino sulla tavola
ho immaginato di bere miele e sugna
- a ridosso della porta: 44 statue (44 anni l'una)
chiuso ali per non sciupare il vento
- implora e annega il tempo
- imposte mai
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 | Non scrivete sui muri
sulla luna
o nella cuccia dei cani
fuori,
nei grandi cerchi
esistono uomini in aridi deserti
tra angeli neri e donne nei letti
belle braccia aperte
implorano in diverse razze
ragazze,
e un po' di tenerezze
grandi
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Questo è il mondo
in cui tutti sono bravi a mentire.
Sguardi indecifrabili
muovono le pedine.
A gran parte del popolo sta bene
e vota chi sa fare scena.
Mondo di marionette,
vince solo chi sa giocare meglio con le promesse.
C'è chi
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| Jimmi |
15/09/2012 09:42| 2036 |
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Sia quel che sia del passato
ormai quella luce che mi alitò la vita,
è ombra
dentro lo spirito dell'anima mia.
Ricordi sono
anche se;
per angoscia persistono.
Essi,
con la mente e coi battiti del cuore
li ho in presunto
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La notte io non dormo
vago tra le stelle
e le passioni scordate,
cerco sogni
che non abbiano interessi,
passioni lontane dalle banche
tra ricordi di amicizie distante
felicità scordate dal dolore,
corro veloce, più del vento
per
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Deciso domani.
Stasera faccio a pugni.
Non serve poi molto
una buona dose di cattiveria repressa
faccia molesta
una Roma trafugata
dintorni campodefiori
il tragicomico gioco è fatto!
Ho voglia di prenderle
echimosi varie
evidenti
volto
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 | Lo scoglio
del codardo, ha rovinato
la festa; non fu il maltempo,
qualcuno ha perso
la testa.
Si sono
aperte le labbra della
lussuria in quel naviglio; in
quella falla... c’è la morte
e lo scompiglio.
In quella
cabina il
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| Il limite è arrivato
tracima fiume in piena
portando con sé distruzione
cavilli sorgono
ghirigori s’impongono
colmo il recipiente
.
s’accanisce bufera
violentemente
sbatte senza requie
strisciano piccoli animali
avidi rapaci
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Il mondo pare
un salasso alitante
non c’è più di chi fidarsi
politici sciamannati
di vana gloria e ori
nei taschini estorti.
Al mondo pare
non ci siano più teoremi
ma solo pene da stipendiare
prostrarci
in una cella di
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Nel frattempo attendo,
pacatamente mi siedo
riordino l'inchiostro
tacendo acconsento.
Introietto e rimugino
sul fatto e sul da farsi,
ingoiando sentenze
trattengo il reflusso.
L'acidità alla gola
corrode il buon senso,
umorali
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 | Ne siamo invasi e persuasi,
di piccoli concetti già confezionati,
ben congeniati, ben preparati e in noi impiantati,
servono per raggiungere un'ipotetica, pacata stasi;
Ne siamo intrisi completamente,
dal primo istante di luce
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5308 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 2761 al n° 2790.
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