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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
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Le 5308 poesie in esclusiva dell'argomento "Ribellione"
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 | Odio vivere senza sentirmi amata
odio il dover vivere malgrado tutto
odio la paura di morire
odio il sole se scotta
la luna quando inciampa
e rotola sul mare.
Odio il rumore di una lacrima,
odio chi non c'è.
Odio gli animali che vanno in
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 | Ecco la foto di quel bambino
seduto vicino al camino
rimava estasiato
vivendo con la mente
i racconti avventurosi
di quell'anziano parente
Nella sua immagininazione
non c'era la paura
ma solo movimento
Non risuonava in lui
il fragore di un
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 | non parlerò
non mi convincerete
direi parole scomode
che il rispetto e la condivisione
hanno da tempo cambiato indirizzo
- ad esempio -
che una volta girata la chiave
chissenefrega di quelli che sono fuori
- si fottano -
che le
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| Ottusi mentali
governano su piedistalli di idiozia
confortati da miserabili sudditi
che esaltano la stupidità
Pochi uomini
hanno il coraggio di ribellarsi
perché il compromesso è la strada più facile
anche se conduce
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| India |
24/05/2012 11:37 | 2344 |
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| Brandelli di carne tra cemento fiammante,
occhi imbambolati tra segreti di terrore,
bocche incapaci, oltraggi indegni.
Ribelli alle violenze.
noi combattiamo.
Siamo spirito,
inganno della mente,
utopia, opportunità,
sentimento di
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 | nebbia sbiadisce nomi
annegando attese
astruso morire fumando
ma tu ingoi sabbia
nel passaggio diurno
pugni sciolgono
barriere di ghiaccio
pure il nome
ti è negato
in questo baratro infinito
nel computo a ritroso
unghie
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Agghindati e sorridenti,
talvolta pur dormienti,
seduti stanno ai tavoli
per discutere e trattare
il bene della gente
e quello del Paese
ma miglioramento alcuno
s’intravede giacché da sempre
è il povero cittadino
a rifonderne le
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Te ne arrivi con una camionata di stronzate
ed io sto qui che ti ascolto
Buffo eh?
Non ho di meglio da fare
I TALK SHOW mi annoiano
LA POLITICA mi fa rizzare i capelli
IL SESSO? Ah il sesso! Mi scordo che esiste
da quando ho fatto voto di
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| India |
23/05/2012 00:07 | 2202 |
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 | Su aride dune
in un tragitto costretto
da un orgoglio insensato
percorri diretto,
scavi per trovare ristoro,
laddove una misera goccia
evapora,
le unghie consunte sfoderi
al di sotto di una bruciante realtà
nascondi
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Vivono in alto
con fare distinto
comprano e cambiano
le nostre emozioni
legate al carro
dei loro guadagni
speculano sopra
i nostri bisogni
Si mostrano bravi
puliti ed importanti
ma cercano solo
di non farsi scoprire
SeRpI nEre
vestiti di
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non di riflessi
nè di parole vuote
fra le mie lune
Si, segnami sul libro nero, traccia una croce
sul mio pensiero e riposa, le porte sono chiuse
ed al mattino non sarà più la luce a risvegliare
parole e gesti di un sole
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Ancorata a mediocri principi
prolifica la spocchiosa ipocrisia
inneggiando a morale, retaggi di valori
la retorica viscida degli oratori
che per mestiere inietta idee perbeniste
nelle nostre vene
Se un neurone, uno solo,
mi tiene ancora
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| India |
20/05/2012 21:39 | 1903 |
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istante assassino
esploso di corpi
straziati di occhi
sfigurati d'albe
straziati di mani
giunte d'una preghiera
riversa di silenzi
perché?
vita d'una domanda
urlata di rabbia
impazzita d'innocenza
condita di stupore
ribelle di
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 | senza preclusioni
esplorando isole di sale
sole rifrange lusinghe
e poi prosciuga d’attese
sete di crolli
nel bollore
di naufraghi incoscienti
sfocati i traguardi
è arsura di germogli
tumulati
nel prato sempreverde
di scrupoli e
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| Conosco le sue vesti,
sono semplici, povere,
mai sgargianti mai impudiche.
Chine le maglie
come la figura che le indossa,
la schiena rotta,
solo un uomo chino sull'orizzonte,
nulla più di questo.
Non chiede pane, si vergogna,
impreca in
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Sopra le città, perfino sui tetti di bronzo
sospetta e pesante impronta, malvagia, si posa,
stende il suo carezzevole sentimento d'angoscia,
brandendo con forza e arroganza
una nera affilata ascia.
Là dove la bilancia pareggia i
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Questa è la fine
di un mondo sporco di corruzione.
Noi abbiamo il diritto di credere
che tutto possa cambiare.
Un sogno magico
che come un chiodo fisso resta dentro me.
Questi siamo noi
guerrieri senza spade.
Noi possiamo crederci
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| Jimmi |
18/05/2012 09:57| 2226 |
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Studente sfigato
defezione
nella tabella cronologica.
Gaia scienza
la robotica.
L'antica metodica
da la Retorica infilzata
opposta eugenesi
dell'arte dialettica.
La ragione paga pigione
In tal economia
i versi non dan' ristoro
ma il
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Soave alla notte
t'elevi all'oblio
blu il manto fra stelle
accende
dei sogni armonia
illuminando i viali
dove nasce poesia
che
dall'energia del cosmo
baci
lieta natura
sacro tempio di vita
dea
soave d'amore
accendi dei popoli
la fiamma
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Rintoccano verbi
sulla terrazza della vita
appassionatamente
inculcano quel sentire
altrimenti lacererebbe l’anima
spilli inconsueti
si muovono al passo
soldatini pungenti
sgambettano
valzer perenne
annaffiato dal cuore
osteggia
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Chi dona una goccia del suo sangue
e chi mezzo litro di champagne
chi scrive disabili memorie
e chi muore maldestramente.
Io sto con chi muore veramente
io sto con il cuore e la precarietà.
Chi spara nel nome della pace nel mondo
e chi viene
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 | credevo fosse cioccolata quando
immersi fra sillabe slacciate
dalle nostre lingue sperdute
c’intersecammo in sillogismi arditi
consumando il giorno
era fango
rimando al cielo
sere avvizzite
nei tuoi baci
di piombo
era odio
il tuo amore
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 | La dignità è la coscienza, sintesi,
essenza; è un grillo - anche troppo loquace -
ma che talvolta, poltrendo, sottace.
Quando sveglio t’invita
- sguardo volto al futuro -
a non gettare mai la vita al vento
pur se apparisse troppo asprigna e
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 | capovolta
dentro silenzi di ghiaccio
mi cerco fra le dita
sventolate all’indietro
di moviole rattoppate
inseguo aquiloni a ritroso
inverto l’emisfero
doppiando il Cancro
oltre sentieri mappati
su navigatori noiosi
di bugie stese al
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| inferno di corpi
svestiti d'infanzia
scampio d'un odio
schiavo di morte
figli
soffio d'innocenza
uccisa di occhi
sfiorati d'un alba
sfinita di
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 | se tutti gli occhi osservassero al medesimo colore
avremmo spazi monolocale
se tutti alzassimo le braccia al cielo
avremmo nuvole scostanti
se tu avessi animo
sposteresti quel sorriso macabro dal viso
se tu, io e tutti noi pensassimo
avremmo
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| Tormentato mondo
sul bordo del tramonto.
Sangue sui muri,
occhi vacui
distratti,
ingobbite le spalle
da speranze disperate.
Strappare vorrei
della luna il suo ghigno,
urlare il dolore
a questa terra sorda
e alle figurine sugli scranni.
Ogni
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| Ho sentito cantare quando sei passata
ho sentito qualcosa e si è perduta
l'anima che prima se ne stava seduta
ad aspettare un tempo già passato
ad aspettare il rientro nel costato
di un allegro e malinconico disperato
autore di
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allora usami
questa notte,
in rituali
scacciapensieri dei tuoi guai
rivoltami
surrealizza domeniche di sangue
mordimi ai polsi l'insufficienze
brandiscimi alla nuca
scivolando incombenze
nere
sorvolando fatiche,
risucchiami
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Respirando tra le pieghe ombrose
Della fredda luna di maggio
Soffoco l’anima!
Tra i petali,
I fiori hanno nascosto veleno
L’aria diviene greve di fiele e inganno.
Incido nel cuore con la nera spina
Un vermiglio tatuaggio
Zampilli di sangue
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 | Ostacoli pesanti sul mio cammino
macigni di acciaio
macerie infinite
hanno senso se capiti
in realtà sono illusioni di laceranti frustate
regalate dal signore degli inganni!
Sale marino ingoiato con vigore
nutrimento di una vita spesa per
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5308 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 2971 al n° 3000.
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