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Le 5308 poesie in esclusiva dell'argomento "Ribellione"
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Knight, lo cavalier perfetto
Ch'all'ombra del mondo
S'annida, insetto,
Giustizia cercando;
Il cuor nel petto,
Nel buio più fondo,
Avvampa di getto,
E allor, maledetto,
Knight, lo cavalier perfetto,
S'appresta a far lume.
Knight,
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giorno d'un popolo
scannato di dignità
tassato di sogni
d'albe cancellate
distrutte d'un orgoglio
acceso di occhi
piegati d'un destino
di schiene spezzate
amate di figli
lavoro
briciola d'una dignità
distrutta d'una
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 | La notte è finita nelle braccia dell'aurora
le tue circondandomi
hanno racchiuso i miei pianti
hanno raccolto i miei singhiozzi
ora spossata
lascio che il sole entri nella pelle
sono capace solo di sentire silenzio ...
Non dirmi che presto
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Lo scrosciare della pioggia
copre il rumore delle voci asperse come incenso
nel sibilo del vento
strisciano, nell'erba
gli steli mutilati dalle falci
all'ombra dei cipressi
erano fiori
incolti e senza prezzo
inutile tappeto di colori non
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 | No non vengon giù lacrime
meglio non parlare
in silenzio anche quando
qualcuno prova a comprendere
anche quando quel qualcuno
andrà via dicendoti mi perderai.
No non vengono giù le lacrime
nemmeno dopo la guerra
dopo i lupi e
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| Fil78 |
30/04/2012 05:08| 1294 |
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 | È qui, è lui ….
Invadente e prepotente,
si propone assiduo,
tormento senza sosta …
e s’introduce,
di soppiatto, furtivo,
in ogni momento
si avvinghia al cuore.
Si cheta un attimo,
come un sospiro nel vento
s’appresta quasi ad
leggi

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 | La germinazione è
timida, si sta essiccando;
nel groviglio delle passioni,
si assottiglia il rapporto tra
il lupo e l’agnello.
Le labbra si
fondano, la lealtà è nel
silenzio; vulnerabile la
bontà, il cuore….sono
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| Dignità
tu la metti sotto i piedi
quando ogni buonsenso
sotto un monte d'assurde
cose insulse
chiamala vita
questa stupida
bottiglia senza senso
chiamalo vivere
questo ruotare in tondo
è un sopravvivere
senza
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| o tragica litania
sfinita di lacrime
piante di rabbia
lei è morta...
occhi d'un sorriso
accesi d'un anima
innamorata della
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 | Guerra
Muore la terra
quando tutto si vuole
ridurre in un recinto
di desolazione
Se le idee
avessero le ali
Del vento si prenderebbero
lo spazio che viene
da una
liberazione
E se fossi
un uomo
Vorrei aver la scelta
di
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Il vento passava
affondando
volteggiava
mentre io
come una foglia
ho tremato
a lungo oltre l'inverno...
un'altra primavera
colorata tornerà
a riprendersi le rondini
e i ciclamini pregni di colore
ora seduta taccio
e lentamente
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Inermi nel tempo
vaghiamo pei caldi sentieri,
Congiunti nei palmi,
E vivi,
Silenti,
E nel gelo del suono
Parlano i cuori,
E narrano amori
Nati ben saldi,
Veementi,
E lievi sospiri
Ch'al minimo fiato
Divampano lievi,
Leggiadri, potenti,
Che
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una violenta torsione del busto
ai piedi del tempo,
e destarci!
Azzerando, riedificare vette
allettati dal sogno
smottando preconcetti terreni,
estrarre l'oro senza ferire
dagli esimi fallimenti
balzare laddove abbiamo perso l'ardire
abiti
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Roghi di promesse affastellati
ai margini di frane esistenziali
in terreni asfaltati di reminiscenze antiche.
Piercing sanguinolenti su addomi obesi
e flatulenze di dannati
a braccetto con Caronte
guadano i fiumi di fuoco e fiamme
col
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Schiavi del malessere
in una libertà comprata, barattata
con assurda carta straccia
nella convinzione di far nascere fiori
si aggiungono solo spine
a questa corona ormai colma
voi, padri di una nazione antica come il tempo
continuate a
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 | Ti cerco nella piaga meno esposta
tra lievi pieghe dei silenzi duri
nello sguardo d’un uomo che si sposta
nel vuoto silenzioso dai suoi muri.
Ti cerco anche nel fato che - bastardo
determina il rigurgito d’amore
nel mero egocentrismo assai
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Impari lotta, il destino ci riserva
battersi sarà bello se pur scibile
della vittoria incerta
Incatenati alla sorte
alle atroci sferzate soggetti
dove felicità sembra preclusa, controvento salgo
Muove il pensiero, mentre l'azione
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Non resterò nel magico
incrocio di parallele infinite
che si oppongono
percorrendo galassie
vicine a soli
che esplodono,
lingue di fuoco
saettano,
bramano il buio
rischiarandolo.
Non voglio dello shu
essere il centro, la
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Perdonare
chi ti ha calpestato
schiacciandoti il viso
sulla terra arida?
Perdonare
chi ha sepolto
il tuo onore
sotto montagne
di fango e melma?
Perdonare
chi non sapendo
neppure il tuo nome
ti ha dedicato tante
velenose
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Ritorno al passato,
la mia terra,
la gente,
si stava meglio?
Forse si.
Anzi no! Meglio ora.
Perché è facile romanzare Ieri,
una facile scusa Oggi,
per credersi migliori.
Si mangiava meglio,
si respirava meglio,
si amava meglio,
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Mi stringe sul collo
l'aggrovigliato pensiero,
che tra statici istanti dolorosi
e attimi di pura euforia,
confonde.
Indosso,
abiti smessi, camicie pulite
con lisi polsini, colletti sdruciti
senza cravatte che soffocano,
dando il giusto
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Accenni di viole nascoste
da foglie umide rossastre
che attutiscono stivali chiodati
pronti alla rappresaglia
Crepitio di grigi fucili “mitra”
nella cava di rossiccia pozzolana
dramma che diviene eroico
col sangue riverso nell’arenaria
Militi
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Difficile
gestirsi stretta
in una scarpa
l'amore
non trova mai
la sua taglia
ma quando
si cambia
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Difficile poter riferire
quel che nello stomaco catapulta
senso di ribellione
costretto a tacere prende fuoco
immane solitudine galleggia
alla deriva corrente guida
spumeggianti riflessioni
aiutano a non perire
ciambella ormai
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Sento che potrei esser
il tutto e il niente
sospesa
tra ignoto ed impossibile
devastandomi l'anima
con soavi carezze
e perdendo corpo
tra schiaffi e calci
che gridano al cielo
che non è finita
per poter non credere
che è solo
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 | Com'è possibile non essere incazzato
visto che
chi ci gestisce ha imbrogliato
La gente non reagisce
ci vessano
con parole
come democrazia
usandola a mo' di grimaldello
così legalizzando ogni bugia
Che dire poi della
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| E’ pioggia fitta
Su di me
Mi sento libero
Libero di scivolare via
Da tutto questo
Dal mio corpo
Come lei
Verso l'ignoto
E tappandomi le orecchie
Torno bambino
E posso sentire il mare
Lo sento
Onda dopo onda
Acqua che
Anche salata
Spegne
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 | Su di un percorso fitto di sogni
frammento le idee
molte le cancello dalla memoria
altre le stringo nel cuore,
sono moti che nell'abbrivio
accendono speranze
spegnendo ogni incertezza.
Nascono in chiaroscuro,
irrigate e con
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 | Un re senza corona
e una regina sulla sua tomba prona
una barca brucia alla deriva
e su legno d'ulivo inceneriva
un gabbiano con ala spezzata
zoppica nel petrolio,
fugace momento è ciò che sento?
solo acre fumo?
è mia la
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Anima sudicia
fra le bave del vento
rincorri il tuo stesso lamento
sintomatico stento
d'un finito travaso
Anima impura
fra le cosce del grembo
partorisci placente malate
reni già trasfusi
in profusioni di profili
Anima scarna
fra la
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 | Tutte uguali
le tue facce,
affacciate
al tuo balcone,
mentre un fiume di domande
migra... migra verso il mare...
Occhi nel bosco
e due parole,
tra silenzi rotti e gioie
e volti,
solo volti, nei vestiti nuovi
profumati,
da
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5308 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 3031 al n° 3060.
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