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Le 5308 poesie in esclusiva dell'argomento "Ribellione"
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 | c'è che mi stanca quel troppo che stroppia
vivendo, indiscutibilmente tosto è
l'impegno, in decisioni diverticolari
m'è finito anche il carbone
ed il copia incolla appiccica le dita
l'amore è semplice e il resto,
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Silenzi...
e quelle giornate sprecate
col viso teso, nel faticoso cenno
di implorare:
-l'impercettibile voglia
di ricevere un passato diverso
da chiunque si trovi a scorrere
nei viali scoperti al verde muto del pianto;
- Costui o
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Siamo stanchi di questa colpa d’altri che pesa sulle spalle ricurve
di questo macigno di Sisifo da spingere sulla traballante vetta
Stanchi della disperazione
Stanchi delle cattedrali nel deserto così inutili
per uomini che vivono in
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Affamati, ci nutriamo di qualunque cosa
compriamo rumore
e perdiamo l’oro del silenzio
riempiamo i nostri corpi come otri
e poi li svuotiamo con costose diete
la vera bellezza è ostaggio del peccato
segreghiamo la gioia dell’amore
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Ho masticato polvere di farfalla
sfogliando i ritratti di mille donne dipinte
col pennello di una retorica incolore da strapazzo.
Bellezze interiori e manifeste,
intelligenze esaltate a compensar gli scarsi doni
di una natura miope ed oltremodo
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Dentro pareti che sanno
di muffa
anche l’aria che respiro
si fa stantia.
Ed il tempo tiranno
batte i suoi silenzi
ingannando
il passato e il presente.
Anche il coraggio
a perso la forza d’invecchiare
oscurando l’ultimo raggio
di sole che si
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La morte mi coglierà di sorpresa.
Anche se so
che sarà un giovedi santo.
Il colesterolo straripa.
Ieri,
in un anfratto di sera,
ho perso sette capelli su nove.
Menischi alla garbatella
intestino maipiùtenue
il rene
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 | Forza... FORZA!
Esplodo come fiamma di drago
e senza potermi e volermi fermare
viaggio in direzione cielo.
Voglio scoppiare come fuoco d'artificio
e beare gl'occhi di chi ama
con lo spettacolo della vita e dell'Amore.
Voglio chiamarmi
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Avrei bisogno di tutto
anche d'un'altra voce
che m'evitasse d'umiliarmi
mentre abbasso la testa
e alzo le braccia e la voce
Non è lontano il tempo
della mia fantasia
d'un vento sahariano
che mi risparmiava
nitide visioni e disumane
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"Per la vita lottiamo!"
Così recitava in testa al corteo
quella scritta.
"Se la sposa e la prole ti preme,
unisciti a noi!"
Gran folla d'appresso,
poi venne "la legge"
e con rabbia represse!
Con
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Aspetto quel momento che mai vorrei
nell’infinito ancora viaggia
neo voluto
capace di spezzare il respiro
traghetta silenzioso
pazienza straripa
a fiotti
lacrime di sangue scorrono
inutilmente
rabbia esplode
campanello
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Scosso fingitore
graffiami
con le rose tue perdute
adesso che
il tempo
smette di battere
i rintocchi dei tuoi baci
legami stretto
e disegna il colle
dove abbiamo
corso assieme i prati
denudami e
vestimi di fiori
accendi candele
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 | Cieche anime smaniose e ignare
con fiamme e cupe fumate
tra fronde sconvolte e scarmigliate
bruciano chiome di Dee benamate
vieti corpi logorati dall'abbisogna
e anima vecchia penosa
che ristagna
trascina esistenze di vita e dolore
eppur teme
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Vagabondo senza scopo,
occhi garanti d'odio,
sinistro evento, dopo
che la vita si inarca nel tuo IO.
Senza fama né vendetta,
sudi e cerchi di appropriarti della vetta,
finito il gioco del tuo cuore,
sprigioni il tuo onore.
Il grande
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 | scollegato
il filo della circostanza
mangio sabbia a colazione
e foraggio alla sera
parlo con le scimmie del mio giardino
stiro capelli e rugiada
nelle notti senza luna
mastico il sole
quando smette di brillare
scortico fiele
quando mi
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| soffio di rondini
morte d'amore
lapide d'idee
scritta di volti
d'un volo ribelle
sciolto di versi
uccisi d'aquiloni
volo di speranze
uccise d'arroganza
vuoto d'un dio
livido d'odio
vuoto d'un uomo
livido di dio
soffio d'eroi
schiusi
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| Aspra realtà...
che tu possa morire sola.
Schiacciata dalla felicità,
dall'amore,
dalla gioia di vivere.
Distruggi cuori e speranze,
frantumi sogni.
Getti nella disperazione,
nell'angoscia,
senza un briciolo di scrupolo.
Tu
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 | Non vedi più da noi bambin per strada:
frequentan scuole, asili, o le palestre,
vederli puoi soltanto in quei Paesi
che son da rispettar, però arretrati.
Quì in ogni dove, più non si rincorron;
di bimbi ormai ne son rimasti pochi,
e sempre più
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| E pur cantava lode l'albero al suo fiorire
con nido in cinquettio
tra verdegiandi e colorati platani al viale.
Ma vento gelido
impetuoso e furente
non ebbe alito di riguardo
e al suo focoso irruento donare
il nido al cinquettio, da li fece
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| Giaccio con altri tra mura
luminose di finestre affacciate
su vialetti solinghi, circondati
da spettri solitari ai quali il morbo
ha dato forme orribili di membra
attorte e scosse da sussulti strani
e da forti tremori,
incessanti e sfrenati
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| era dea
per un piccolo uomo
musa innocente
prima di sceglierne il nome
pensasti ad una rosa
poi pettirosso
sul filo di nebbia nel bosco
parlavi di labbra di cera
bastò un bacio del sole
a sciogliere il vermiglio colore
era stata fiamma
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| Rinuncio a voi
che vi nutrite
di allusioni
bevete calunnie
tossite
perversioni
vivete di incomprensioni
falsi salvatori
persecutori
voi
che utilizzate paroloni
per creare
immaginazioni
illusi
annaspate nell'acqua
mentre piano
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| Mi saziavo di te,
avidamente,
addentando il tuo nome
con l’emozione della prima volta,
la pelle umida di rugiada
offerta alla timida aurora
di una primavera sbocciata fra le mura
di un convento antico.
Mi sfiorò appena
Il sentore rancido di
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| Trattieniti mente.
arresta il tuo feroce girotondo
e recidi l’incauto gioco.
Perché risvegliare l’orrida tempesta
dove famelica ingurgita ogni quiete
mandando in delirio il placido vascello.
O crudele intelletto che avveleni questo
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 | Vola il ragazzo;
istanti,
e parte scontato
il coro degl'imbecilli...
non sapete, è evidente,
cosa sia ordine senza potere,
ed ignorate che qualsiasi partito
è varietà di assolutismo;
parlate,
e temete
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| Mondo di gnomi, senza magie
nascosti in favole inventate
vivendo tutti in funghi decomposti e colorati
impaludati nella nebbia, dalla realtà al riparo
Guardiamo il mondo dove meno ci fa male
porgendo volutamente, le spalle a quell'altura
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Figlia della prepotenza
si veste di tracotanza
è dote innata e naturale
di quell’essere speciale
che ogni verità possiede
e tutto presume di sapere.
Di sua qualità cosciente
si ritiene onnipotente
con sorrisetto beffardo
ti
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 | Esangue il labbro grigio
io non celerò il volto
il desiderio intenso è di tumulto
aspetterà nell’ombra senza stelle
una balena nell’oceano sola e ribelle
io ho sentito nel mio profondo
i silenti immobili del tempo
giganteggiano invisibili nel
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Se i miei occhi avessero visto
la fame negli occhi d'un bimbo
...a colorare di nero tutto il mondo
basta un attimo!
...-indifferenza-
troia, arida come il nostro
pentimento...
è gia Africa anche qui!
se i miei occhi avessero visto
il
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Buie pietre sbozzate a pena
con ferri contorti cingono
l'ara sacrale
di zolle fitte di terra; proviene
di queste l'odore pesante
appena attutito da aromi
drogati di rare spezie
ancora fumanti del fuoco
che arse l'offerta al dio
redimita di
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 | Ho aperto gli occhi per guardare
ho aperto il cuore per sentire
ho aperto le mani per ricevere
...angoscia totale...
Mani che parlano della vita
mani che hanno accarezzato il cuore
mani senza oro e denaro
solo amore e cuore...
Mi sono chinata
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5308 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 3121 al n° 3150.
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