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Le 5308 poesie in esclusiva dell'argomento "Ribellione"
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 | Ho aperto gli occhi per guardare
ho aperto il cuore per sentire
ho aperto le mani per ricevere
...angoscia totale...
Mani che parlano della vita
mani che hanno accarezzato il cuore
mani senza oro e denaro
solo amore e cuore...
Mi sono chinata
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 | Nell’apollineo sacello giace
l’anatema officiato da sacre serpi,
inalberato ostensorio colmo del divino sputo,
condanna Cassandra all’afono allarmare.
Nel suo berciare malefico
allontana Morfeo dalle tediate membra
e nefasto oracolo
raffa
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 | sorge il sole oggi dietro quel monumentale colle
si dice che a parlar bene ci si distingua tra le folle
eppure io queste folle incolte le adoro
i loro congiuntivi sbagliati i loro vocaboli storpiati
dietro quelle rughe e incolte menti scopro qualcosa
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Più giù
a scavare
piegato, chino, sfiancato
ti vedo
mio piccolo uomo
terremotato
innamorato
degli inferi
di questa Madre Terra
dal sedere morbido
dissestato dal dopoguerra
di mani tenute legate
di organi eviscerati
di orgasmi
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amnesie nei secoli
di cuori infranti
amori deludenti
scricchiolano i giunti
di queste porte aperte
senza guanti
dove l'oblio dei sensi
gridato ai quattro venti
si nutre e seduce
di voci d'amanti
se questo è il paradiso
dipinto sopra i
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Bradiposo
roccklessiastico rilassamento
sono papa dei miei perchè...
in letargo con le papere
assonnato di catrame
cerume di pioggia le mie poesie...
sono molle le posture
le geometrie ancor più flaccide
quel che finge di
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Lo scoppio
tremendo
scuote la terra,
il rosso bagliore
acceca nel cielo
gli Angeli in volo.
L'eco rimbomba
nello spazio d'intorno .
I gas combusti
inquinano l'aria,
la fiamma, rabbiosa,
sfreccia su in alto.
Un sasso di piombo,
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Questo inverno di caldissime tette e luna
serate passate a sentire il rumore dei tacchi a spillo.
lungo il corridoio della mia vita
zoccole struccate e poeti commerciali
passano e lasciano pezzi di vetro.
Avrei dovuto non regalarti le mie
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Come d'inverno
la morte in vita s'affacciava dalle nubi,
tutto s'asperse
in una trina di silenzio
tutto, si negò allo sguardo buio
vestito di miseria
palmo a palmo, battè il lenzuolo senza macchia
vagando di memoria
la mente a
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Voi signori della plebe
voi illustri manufatturieri
voi che leggete alla messa
voi che fatturate solo patate
voi che dite sempre la vostra
ora lasciate che parli io.
Di questa vita
ho fatto il pieno
e la morte non mi fa paura
io che
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Vorrei essere cattiva
ma quello che sono è quello che ho
E quello che ho si vede.
E di nuovo cambiano le cose
Il tempo e il modo di vederle
Ognuno mi fotte i sogni a modo suo,
in questa oscurità non hanno chance.
E incasso.
Bevo
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 | sconfinati
confini preordinati
allestisco roghi imponenti
sui tuoi cocci infranti
vacillano specchi bugiardi
in spirali lunari
la mia anima
fugge lontano
tradendo vetusti retaggi
pungono le rose del tuo giardino
grondano i miei occhi
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Una bara mi hai mostrato,
mi ci sono coricato.
Sospettavo di un inganno,
perché tu sei un tiranno,
e dacché ti ho conosciuto
non mi sei punto piaciuto.
E, sebbene siam fratelli,
le minacce coi coltelli
me le posso ricordare:
non le hai fatte
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Non posso più annaspare
nel catino del tuo pediluvio
anche le papere gialle
hanno diritto a vasche più grandi
alghe i tuoi peli
mi si avvitano alle nere zampine sottili
il tuo alluce valgo
mi divarica il becco
le tue unghie
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Ossa sbiancate da cerimoniali insulsi
nei cimiteri della memoria.
Insano balsamo
per coscienze imbalsamate.
Ma sulla soglia dell’ignominia
tra i monumenti della barbarie
cresce l’erba maligna dell’abbandono.
S’arrampica sui torti degli altri
e
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 | Avvampano fiamme,
ulcerose
troncano il respiro,
piegato
nel desiderio etico
ardo,
di giusta giustizia
soffro.
Non brandisco
protetto dall'elsa
un ferro infuocato,
non ciondolano piatti d'ottone
dalla mia stretta,
non oso
dove posa lo
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Di lingua uccide
cattiva nel pensiero
più veloce del cappio teso
strozza
di vuota maldicenza piena
è la bocca
Nel vestito bianco
sotto
sozza
è l’invidia
la fame di parole
Va nel campo
mietendo e seminando
fiele
ma
rivela
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 | Cento volte il sole é già sorto
rattristato dentro me
e sull'immensa conca deserta
del mio cuore
che al limite dello smarrimento
si é perso in questo viaggio
verso l'ignoto
É solo che adesso
ciò che ispira
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 | Nodale é mantenere la memoria
snudando l’idiozia
e gli inchiostri saranno armi importanti:
la storia ai vinti non concede gloria
prevalentemente l’apatia
su fatti ritenuti irrilevanti.
Si distoglie lo sguardo dalla storia:
il sacrificio
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 | V'è chi non comprende
sfugge al mondo o forse dileggia
è scelta a voi cara compagni di merende
del tutto ci si spoglia
e una perla si lascia sulla soglia
ai margini della via
v'è chi si ferma stanco
quanti perché
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Scura nube, a forma di mano
Locale infetto, greve aria e mala
Asfissia, camera a gas
Aleggia un demone
Soffocante terrore
Urla in gola strozzate
Frastuono è il silenzio
Incubo soli restare
spogli d'umano calore
Solitudine è il
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Gente “per bene”,
oh sì eccome!
Sempre disponibile
oltremodo
all'altrui bisogno
amicizia propone.
Prodiga d'aiuto,
samaritana
si fa in quattro per te
e la trovi cosa strana.
Non capisci
ma ti butti
è raro
al giorno
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Sparirei;
laddove candidi sussurri
reclamano baci;
nell'immenso ardore di pungenti gocce
di pioggia;
all'interno di splendide donne calde d'estasi;
nel peccaminoso affare indotto
dagli uomini di reato;
immersa nelle mie vesti mascherate...
I
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 | Accovacciati dietro le siepi
lungo la riva del fiume,
attendono in funereo silenzio,
il favore del momento.
Assorti, nei funesti pensieri
irreversibili
concimati col desiderio di libertà.
Per nulla, preoccupati
dell'avversa sorte,
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Assis
à un café,
bercés
par une douce mélodie
des amoureux
s'embrassent .
À l'écart,
suspendue
au souffle d'air
comme un vampire
assoiffé d'amour,
je les observe!
Je
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 | Non voglio incontrare il vento.
Mi chiederebbe le solite cose
con solite frasi potrei rispondere
riproponendo la mia impotenza.
Non ho voglia di incontrarlo.
Mi ridarebbe alla mia esistenza
fatta di spine, di grandi salite
di terre promesse
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La poesia si scrive
col proprio sangue.
Il sangue del poeta
è cangiante,
ora nero come la notte,
ora rutilante di passione,
è blu come il cielo,
scintillante come le stelle,
caldo come il sole,
è grumo di dolore
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 | S'indovina il vento
se nacqui lupo
è la cieca libertà che sciupo
il mare è a fianco
fra sabbia scivolosa fessura
in estranei singhiozzi senza cura
se nacqui sole
non temerei l'offerta
di un gambo di rosa
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 | il tempo è essenza
gli istanti che scandiscono
e condizionano la vita della gente
quelli che spesso illuminano la mente
o che il pensiero lo inibiscono
il nostro tempo sul lavoro
del manager che vale più dell'oro
quello d'analisi
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 | riposa un orso polare ai piedi del mio letto
poggia teneramente la testa sulle zampe anteriori
avrei dovuto temerlo e invece lui non morde - chissà cosa penserà
osserva languido le montagne di coperte: non ho ordine oggi nella mia
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| Non servono consigli
se stai per affogare
e quando, già allo stremo,
non riesci più a nuotare.
Magari una ciambella
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5308 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 3151 al n° 3180.
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