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Le 5309 poesie in esclusiva dell'argomento "Ribellione"
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A volte mi prende passione sì forte
che d'Amor selvaggio vorrei nutrirmi
e bramo carnale contatto fino a sfinirmi
che mi par di sfondare occulte porte
E il mio animo affronta sì grave tormento
ché sol dal piacere è
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 | Un giorno
smetterò di chiedere
finirà il mio dare
non ti donerò più sorrisi
ne avrò più lacrime.
Nella quiete di un alba come tante
aspetterò invano che ritorni a me
l'eco del mio canto.
Nel
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 | Spengono
alla gola
qual mozziconi di candela
le preghiere
i grazie, che vorrei innalzare
d'amore e carità
quando, improvviso esplode nella mente
furente, il rifiutare,
crude
orripilanti realtà
d'un cimitero, il pane
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 | Gelosamente racchiusa
l'anima genuflessa
riposa ferita
rifugiata in un secchio
Annientata sanguinante
colpita a morte
da spade affilate
Lasciate che riposi...
negli squarci doloranti
giace senza forza
Non angustiatela ancora
voi non
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| Io questo modulo morale
da dattilografi sotto dettatura
da cittadini sotto dittatura
non lo riempio, lo straccio - ne faccio
coriandoli di segatura,
e non me ne vergogno,
e non ne sono fiero:
con distacco come in sogno
scoppio la pustola col
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Ancor
continui invano
a cercar il mio volto
chiedendomi perché.
Un volto ormai emaciato
dipinto da un sorriso
stampato come avviso.
Rispetta il mio volere
perspicuo è il mio messaggio
riavere tu non puoi
tornar sul mio passaggio.
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 | La donna palestinese
guarda la bandiera
impigliata
tra i rami dell'albero
che suo marito
aveva piantato
il giorno della nascita
di Amin.
Oggi suo figlio
va a lanciare sassi
contro i carrarmati
per mantenere in vita
il fuoco della speranza.
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 | dentro la cella
il tempo si è fermato
sulla schiena massacrata
di un carcerato
i lividi sul corpo
sono segni di violenza
la bestia che è nell'uomo
si è presa la licenza
di piegare in ginocchio
la comune decenza
i duri
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 | ...allo specchio
vedo riflesso
un volto vecchio
duro adesso,
in quegli occhi
luce sincera,
senza tocchi
ma con tanta rabbia vera.
Un conforto
alla insipienza
ed allo sconforto,
pero' vien dalla coscienza
terribil giudice
che fa sentenza
e
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"le case bruciano, le persone muoiono",
un volo di calabrone agita la notte.
I pensieri slegati dal sonno, le botte,
i fianchi dolenti e le sfide incessanti.
Ancora un attimo di sosta e poi giù,
nell'abisso che irradia la
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| Fuori |
20/11/2009 00:56 | 1271 |
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 | Ventre a terra
ed il vuoto dentro
straniero al tuo sangue
che tutto condona
alla propria follia
e ti condanna alla notte;
colpevole d'esser vivo
colpevole d'esser onesto
di non strisciare
ai piedi della loro nullità,
dell'ipocrisia
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 | Che di tiranni ora morti
ancora in libri ne vedo
e ancora in giro ne sento .
I primi cancelliamo.
I secondi sterminiamo.
Per terzi noi arriviamo.
Intanto ci aggiriamo per città
con cinture di catene
giacconi nascondono clave
e in tasca
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 | Vedrai truppe marciare
e superare le Alpi.
Non succedono sempre cose così
e tu questo lo sai.
A bocca aperta resterai
vedendo gli elefanti mescolarsi all'esercito.
Stanno per fare un attacco a sorpresa,
non resterai fermo davanti a tutto
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| Jimmi |
18/11/2009 14:32 | 2258 |
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| E' distruggere
il colore del tuo dire;
vaso di Pandora
che tutto sporca
di vuota maldicenza
che di bocca in bocca
diviene sospetto
e fatto.
E' cupidigia d'orrore
che avvolge il rocchetto
della tua invidia
come febbre senza
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 | Continueranno, si,
a dirti le solite cose
vuote
come la culla di un settantenne
ma tu non fare domande;
accendi una sigaretta
seduto cavalcioni
sul muro della tua anima
e sospira.
Deve contenere una sorpresa!
Ti capisco sai
cosa
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 | sguardi
vuoti
finti sorrisi
gesti arditi vanno in scena
rivedo, quell'espressione, un gelido brivido assale la mente.
lasciando sgomento nel ricordo.
un attore, varcava
il palcoscenico,
col suo biancore, mendicando amore
quella ipocrita
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| Italica realtà
buona pel mercato delle pulci
merce da buffoni e saltimbanchi
idolo d' imbrogli prezzolati
omologata
nauseata
sconfortata
da coriandoli di latta
da lustrini dozzinali
da programmi sfavillanti
che ci parlano di
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| inghiottivo il morbido rifugio
di un'allegria di finzioni
un brontolio si accaniva
e masticava la fame
Fame tamburellante nel sangue,
scorre nella danza,
FOLLE come lo sguardo spalancato
da uno strappo.
Sciolgo le catene
sotterro le radici
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| Onda crescente di eccitazione assale,
nel mormorio attonito delle festose genti,
squillar di trombe tra stendardi alati
le cortigiane coorti il capitan circonda.
Fragili donzelle di manti cinte
ansiose miran le ardite schiere
di corazze celate sui
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 | canterò la mia canzone
nel giorno che verrà
l'amarezza andrà via
da questa stupida esistenza
in bilico sull'orlo di un abisso
uomini immondi
testimonianze di perfide negligenze
la condanna è certa
canterò la
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 | Bussa ad una porta
chiusa
la sofferenza
che scardina speranza
cibandosi di ossa
in una vita
che per troppi
diviene maledetta.
Orpelli e lucida organza
ad ornare gelidi manichini
l'udito che appartiene a pochi
il freddo a raggelar
di
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Eroi che non muoiono.
Che non moriranno mai.
Fino a quando li ricorderemo,
fino a quando li piangeremo.
Eroi inconsapevoli.
Carne da macello,
finiti nella voragine dell'odio,
ingoiati dall'avidità del male.
Coltiviamo il loro
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Siamo bravi ricordare la storia.
Quando ci fa comodo.
Fuori con tutte le guerre e disastri.
Dobbiamo vantarci.
E' capitato cosi.
Non centra la generazione.
Noi non l'abbiamo vissuto.
Però ne facciamo parte.
Che sofferenza. Ma noi
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 | c'era un bimbo di cioccolato
nella nostra vita era entrato
da un foglio di giornale,
una pubblicità speciale
quei grandi e begli occhioni,
dicevan ho tanta fame.
come a rimproverare
ma senza giudicare!
quegli occhi
grandi e neri,
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 | L'urlo giallo del sole
beve lacrime di pelle
al retrogusto di pioggia
Vado a cancellar le stelle
che una ad una mi sospirano
stanche da lontano
osservo e scruto distaccata
laghi d' imbroglio
nell'orgoglio di pensieri muti
vorrei non
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 | Che di tramonti
ne han visti i poeti
d'ogni forma e colore.
Li han ricoperti di rossi accesi
e di gialli accecanti
in bagliori di sole
e mostri nuvolosi
lungo linee d'orizzonti
di romantici sospiri
su mari di cristallo.
Falsi
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| Mi ricamerò
addosso
le ali da profeta
per leggere i destini
che ho sempre adorato
scoverò angeli persi
a cui chiederò
la chiave
dei miei sogni...
non ci sto più
ai tuoi visi
tramutati
in giochi d'inganno
non ti
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| Se nei sogni tutto è permesso
voglio vivere in un sogno proibito
se il risveglio non è totale
non capisco la differenza
tra sporco e pulito
Inventami un modo mio piccolo cuore
per dissacrare il dolore sacro
dammi un consiglio di seta
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Cappio al collo
Luna, guarda i miei fulmini lacerare
il mio cuore
Luna, proteggi la mia famiglia
sotto questo deserto sole
Uomini, imprigioneranno le mie libertà
Aquila, raccogli le mie lacrime
lungo questo arido deserto
di steppa senza
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 | Mondo rovesciato
osservo.
Corrispondenza più non trovo
tra essere e apparire.
Assenza di essenza
fa nascere arroganza.
Mostri di presunzione,
Parrucconi Farisei,
puntate pure il dito
contro chi,
senza remore,
per libertà e
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 | Ho lottato
col minuto potere
dell'ingegnere dei tre puntini,
nascosto dietro una spada
che millantava
onore e rispetto
ed altro non era
che manutengolo d'arroganza.
M'insultò
la cortigiana profumata di nero
ed il vecchio
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5309 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 4801 al n° 4830.
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