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♦ Pierfrancesco Roberti | |
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Le 5309 poesie in esclusiva dell'argomento "Ribellione"
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 | Tutto
rubami tutto
non sono più armata,
toglimi
anche il respiro
puoi prendere
cibo, denaro, gioielli
puoi togliermi ogni cosa
ma ti prego
nascondi quel ghigno
riponi quella spada
incresciosa.
Che sia la natura a urlare,
malferma
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| Sorgi, mio Dio,
proteggi i tuoi figli
dai drammatici eventi
della crudezza sismica!
Con energica irruenza
si agita la terra nei suoi
acuti costanti tremiti
provocando angoscia e morte.
Provvido destati!
Sii roccaforte ai tuoi
tribolati figli e
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Ascolta, Immenso Dio:
un fragore di minaccioso vento
dirompe nell'aria: trema la terra
d'Abruzzo e scuotendosi
crea violenti urti tra le parti in gioco.
Sobbalza la crosta con impeto.
In miserevoli frantumi
crollano le città sotto i
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Mi stanno cercando
ma sono andato nel futuro
a sorprendermi morire
Mi stai cercando e
questo viaggio finirà
ma non so quando e
se dico verità
Ora che non c'è più
bisogno di scoprire niente
resto a casa e faccio
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Quando il mio spirito
gli urti del contingente
non regge
in uno scrigno si rifugia
rifiutando l'impatto
col mondo.
Su se stesso si ripiega.
Pugni di piombo
battono le mie mani
contro gli impervi eventi.
Dura poco. Pochi momenti.
Pochi atti
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Quel divino putto armato di frecce letali
proprio mi vuol cacciare nei mali,
ché in antipatia m'ha preso
o forse non m'ha ben inteso?
Ché io voglio solo amare in vero
ed è il massimo che io spero,
ma sol continua egli a
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Trascino parole
ambizioso
le metto in riga
rivendicano autonomia
ma non si ribellano
rassegnate
le credo mie invenzioni
e manco le ho scoperte
stavano lì da prima
solo non me n'ero accorto.
Trascino parole
ambizioso
le metto in
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Immobili,
seduti in cucine fumanti
inventando falsi problemi
pur di non fare,
intessete litanie non per fede
ma di mafiosa richiesta:
prego, ma per ottenere,
altrimenti spregio.
Sospirate
alzando gli occhi,
e tutto v'è dovuto
senza
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Disprezzo la metrica
che uccide la poesia
che la stringe in maglie di ferro
che spacca la testa ai pensatori.
Disprezzo la metrica
quella valutata nei concorsi
richiesta negli esami universitari
imboccata dai docenti.
Disprezzo la metrica
che
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sfuggono pensieri
mentre al rallentatore
li inseguo.
rincorro gli attimi
che scorrono davanti agli occhi,
la mente esausta elabora
lacrime
con cui firmare curricula vitae.
inchiostro
impazzito
cola nel sangue rancido
della più profonda
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Sillabar verbi,
solenne
rotear capelli
quale direttore d'orchestra;
misurar l'effetto
d'ogni atto
con angolo teso
di ciglio allungato
e danzare,
etoile
di grandi pretese
e discutibil talento.
Mi chiedo:
è esser medico,
o
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 | Io non più ambisco,
io non più vado attorno,
Ché non ho
Ex- cogitato
L'Idea di un Centro
attorno al quale andare.
Pure ho idee,
segni che si fanno p- a- r- o- l- e.
Languido scivolo
sul tonfo secco d'una
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 | Impostore,
dietro lenti di sicurezza
hai confuso la mente di una mamma ingrata.
Sei entrato dove il mio cuore si era arenato con sfrontatezza e avidità.
Dall'alto dei tuoi anni sprecati
mai avevi osato mirare occhi vestiti di mare e
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 | Di fine porcellana
il Mondo
si compone
caducità
va delineandosi ovunque
l'effimero
diventa una cornice
che a tutti i costi
qualsiasi cosa
par aver
il potere
di immortalare.
Un Uomo
in Campidoglio
si è dato fuoco
per la
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| mattino senza alba
di un giorno già passato,
nauseante senso d' inquietudine
del ticchettio di un orologio
appeso su di un muro,
che conta tante ore già vissute...
notte senza stelle,
su di un balcone
che mi ha veduto troppe
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| Eccovi,
eroi del distinguo
rivoluzionari
nei salotti paterni;
schiavi consapevoli
d'un millantato sentire,
confondete
libertà con capriccio
e v'adombrate
a veder la realtà
turbare
ipocriti sogni.
Tutto v'è
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| Come novello e neofita futurista
sfreccio saettando
nel cielo burrascoso
carico d'elettricità vitale
mi libro col mio potente aereo rombante
Sono libero
completamente
il passato ed il vecchio
sono lontani
non possono danneggiarmi
Io
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 | Voglio vedere di tutte le cose
la fine ultima
Voglio ridere alle file umane
che in coda contro sbarre vedrò.
Code d'auto agli incroci
Code di carrelli alle casse
Code di studenti alle scuole
Code di pii alle moschee
Code di leccascarpe
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Come scogli celati dalle nebbie
si stà nelle assordanti tempeste.
E sempre muti si resta
in oceani di silenzio.
Così le vostre urla
riempiono spazi bui,
mentre le vostre mani
artigliano il vuoto
ed i vostri piedi corrono
sul
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Vassalli,
volti bruniti
di signori di bronzo
che martellano brevi
ordini sbagliati,
ignorando
equilibrio e sapienza
sotto frastuono di cornacchie;
è sopruso emergente
di finti democratici
sordi
nel momento del potere;
è
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 | Disciolgo pensieri
in versi acidi
di rime afone
d'incompresi sensi
ad una genia sorda
e sorvolo radente
invernale sentiero
di gialle foglie
in rosso tramonto
come falco
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| persa in bugie
mi adornano la mente
di democrazia
fasulla.
scovo tra i ricordi
prati verdi e dolci acque.
li cerco in ciò che vedo
ma son scomparsi.
c'è solo roccia
friabile
a cui cercare di aggrapparsi.
mentre sotto di
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| le viventi assurde pretese
dogmatiche richieste egocentriste
nel guardarti, disappare
la tua figurazione
di indulgenza incondizionata.
Nel riso, i denti masticano
l'inedia d'altri
il tuo glucosio è amaro
alla mia lingua che
scopre ogni
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| ...E son qui ...
a stretti pugni
a raccogliere frammenti
di un dissipato sogno,
ad attendere ...
e sperare
che sia stato
un sentimento vero.
Pensieri erranti
tra l'odio e il rancore
approssimanti
m'opprimono la mente,
mentre mi
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Volerò oltre i muri di questa vita
perché il tempo mi ha ingannato.
Una fuga che mi porti ad un'uscita
di un passato a cui mi sento incatenato.
Il sale che ricopre le ferite
è il piacere tenue dell'aurora
è il cibo di
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| Fuori |
27/02/2009 04:51 | 3465 |
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Siamo carne e sudore
nell'arena di sabbia rovente
sudore e polvere
sabbia negli occhi
siamo sangue e dolore.
Esaltati dalla folla urlante
porgiamo lo sguardo
al nemico furente
mentre la mano rimira
dove calerà la spada.
Siamo gente del
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Grida una madre,
scuote l'universo il suo dolore straziante:
sul rosso asfalto intriso di sangue
giace il figlio agonizzante.
Danza la morte sui relitti della vita
tra efferata violenza e lotte estenuanti.
Con crudele oltraggio è una
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Quand'è che al solitario cavaliere
verrà poggiata sul capo la mano,
non più del destino...
ma della morte,
allorché egli non oda più
quel suono di campane continuo,
che piano si spegne
e par s'allontani.
Ormai
leggi

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Non distogliere, ti prego,
lo sguardo,
vedrai:
Brillerà il cielo
nei giorni di pace,
brillerà il cielo
come ai tempi sereni!
Anche se non saranno
notti di luna
Anche se non saranno
notti di stelle,
brillerà il cielo
leggi

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Dimmi fratello dalla pelle diversa
cosa coltivi in questa terra
dove la gioia si è persa?
"coltivo la speranza
di una vita di pace e di amore
in cui la gente viva
seguendo il proprio cuore,
una vita senza fame di potere
senza voglia
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Ho dimenticato,
come si cammina,
sopra i tetti del mondo.
Tento inutilmente,
di afferrare l'insondabile motivo,
che credo mi porto dietro,
da tempo immemore.
Un giorno, il sole in alto,
insieme ai tanti conoscenti,
ho lavato questo viso
con
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5309 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 4951 al n° 4980.
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