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Le 5308 poesie in esclusiva dell'argomento "Ribellione"
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Spada conficcata
nel costato
un solo fendente
affondato.
Dolore cieco
non svelato.
Ricordo
campi di gramigne
tuffato
in un oceano verde
in cui solo il sole
dava energia.
Barca a remi
unico mezzo
per fuggire
da uno scenario
finto e
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Quando chiedi di vivere
a fior di pace
la tua piccola idea di libertà
io ti uccido
non per guerra
non per vendetta
nemmeno per difesa
ti uccido perché
ho messo in catene la mia.
Quando cadi ferito
sulle ginocchia illuse
da
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La realtà è un terremoto che ti torce le viscere
fa esplodere la mente la terra le case
Alle sette e quaranta il treno non è passato
ma i lampadari oscillavano ancora precipitando
Tra le macerie inginocchiati assurdamente
si
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Con umiltà a voi voglio narrare
una storia vera
che vale la pena di ascoltare
e poi in coro denunciare
s’intende, in questo caso poeticamente.
Non m’arresto nel mio parlare
perdonate, lasciatemi proseguire:
è una piaga nel
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Il mio ululato giunge fino a te
col suo richiamo in questa notte attenta
a vivere gli istanti più cocenti
con l’ansia maledetta che mi spia
bruciando dentro la coscienza mia
intavolata a questi emendamenti
che figli di una fame virulenta
ti
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Pregiudizi, intemperie
fermano la mente
distruggono gioia,
si ribellano alla miseria
d’essere uomini.
Mummia vivente
usurpa l’ambiente
ramifica orgoglio di stirpe.
Qual luce illumina cammino
che Gesù Cristo
ha segnato?
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e veloce
il treno su binari
freddi come corde vocali
mute
nello stridio di freni
tormentate nell'anima,
fuoco nascosto
come lava di
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Qui sul pianeta donna
il sole è spento
ribelle in questo cielo
un po’ cemento
di turno
misterioso
e fresco sposo
si adagia dietro ai sassi
e non perdona.
Qui sul pianeta donna
non è festa
col vento che scompiglia
la mia
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Che ne sai di me,
dei grovigli della vita,
quando ti accingi
a viaggiare solo per te?
L'amicizia non è una partita,
lei non finge, né ti costringe.
Di me sai poco e nulla,
ma... con quell'ottusa mente,
ti va di etichettare,
ti
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Ecco che esce
viscida la lingua
da fessura mai chiusa
con spore di veleno
a fecondare accusa
Strisciano parole
sulla scia della discordia
acufene fastidioso
molesta il tuo riposo
Con l'indice puntato
sostituendo il
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Oltretutto
vi é un orizzonte
fatto di sogni e nuvole
senza il calore del respiro
a lasciare scampo
Con mille gesti
vuoti di pensiero
ma pieni di ombre
pronte ad oscurare
la verità di ogni momento
Ed è un
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Isteria del nulla
nel confuso quadro
dei giochi al buio.
Giorni sbiaditi
di una esistenza
che si frantuma.
E il nastro della vita
continua a girare
con speranze lontane
senza più ragioni.
Tra le solite cose
e i soliti gesti
l'unghia
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 | Figli della tolleranza
che ha smesso d'aspettare,
vergogne ostentano.
Giudicano sopra tutti,
incitando a giudicar
generazione nefasta
.
Mistificano la verità...
Rami secchi ancorati
sulle ambite poltrone
rognosi e formalisti,
veli
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| Giovane e bella,
ragazza dall'intraprendente sorriso,
facile equivoco
il luccichio negli occhi
smaniosi di luce,
sguardo sfuggente
per innamorarsi all'istante
quando s'incrocia l'azzurro più intenso.
Errori inconsapevoli
segnano per
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Giudizio e pregiudizio son tagliente spada,
lama affilata...
pronta a perforar l’anima,
sanguinante ferita non guarisce
quando a qualcuno non piaci,
o non t’accetta come sei.
Nella falsa apparenza,
pregiudizio spezza filo di gioia,
nella misera
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 | Non ditemi chi siete
e che volete
le ali dopo tutto
le ho rubate
un giorno dalla bocca
di un mercante
che andava per la strada
altalenante.
Non fatemi la predica
coi baffi
le corna le ho già messe
in salamoia
e il grillo se
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 | Derisi e calpestati come Cristo
subiamo riprovevole ingiustizia
dal mondo e dal nemico sempre pronto
a offrirci la vendetta per salvarci.
Il suo non è giudizio razionale
ma solo istigazione su ampia strada...
"Resistere!" per
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A difesa d’un posto
s'oppone
l’offesa.
Ma quest’uomo rimasto
s’ammanta d'inerme
vestito.
Il potere ora
soggioga
le menti e le loro
idee spuntate:
sono solo ricordi
d’un tempo sociale
di comuni lotte
pervase.
Il giudizio
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Fossi al suo posto, mi ribellerei
a chi non accettasse quei giudizi,
se fossero essi volti a toglier nei
e a combattere contro i pregiudizi!
Per una volta rispolvererei
una famosa frase che (ogni tanto
una ne indovinava) disse a quei
cittadini
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E’ proprio il vento
della quinta strada
il fuoco che ti incendia
e ti incorona
seduta sul suo trono
di improperi
e come una mignatta
del Seicento
ti toglie il sangue
goccia a goccia
e in fretta
ti grida che non servi
e inutilmente
i tuoi
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Non ho che graffi vivi e assai profondi
scarnificati cuore viso e pelle
e tu mi parli ancora delle stelle
credendo che il mio cielo le fecondi.
Non ho che il fuoco dei miei giorni immondi
bruciati sull’altare al dio ribelle
tra il vento imbonitore
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 | L’ammanco di noi
è il cavo della pisside
che paradossa
con disegni d’egoica mano
quell’aggiogo che mortifica
cenci di neglettata appartenenza
in un accondiscendere
la peculiare bisogna
misconoscendo
il passo della matrice
e abiurando la
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Sono qui anima persa sbattuta contro il muro
con il suo volto sempre più contratto e duro
e ogni giorno vedo prender forma di serpente
al gran veleno mortale che cova nella gente
che m'offre col sorriso un calice di cianuro
mentre trama con
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| Sabyr |
27/10/2016 20:59 | 857 |
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Un scenario per illudere
chi crede ancora di essere nel vero
nel soffio d’un vento senza nome;
e, con mani operose
per agguantare la ragione
che pare svanire
per afferrare la libertà,
per non lacerare
il tessuto sociale,
per credere
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 | Precoce attimo svilisce
le ragioni dell'essere,
nella routine malefica
che porta il branco
a sbranar la sua preda.
Ragazzo tu non sei
solo materia che brucia,
istinto bestiale che deborda
tu vieni sui banchi di scuola
ritorna alla ragione,
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 | Guardando la natura così bella
si pensa all'uom che spesso la deturpa,
la ragion degli abusi, sempre quella,
è la speculazion che nessun tarpa.
Città piene di smog, terre inquinate,
le zone verdi dietro lunghe spiagge
che
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Disperditi da solo
senza aspettare la notte
e le tue strane voglie
spariranno in cima ai monti
E fra le valli che il fiume
sfiora sempre
nemmeno fosse pelle
di donna ancora da amare
Chiudi il respiro
senza temere le ombre
in fondo la
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 | Sono nato in una giungla di città
brucia il tuo oro nero
e respiro cemento
per soffocare la rabbia che sento,
là dove scorre un fiume d'odio e d' alluminio
non c'è scampo nell'umano sterminio
su sentieri lontani dalla
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| Nel vortice della sfrenata bramosia
hanno disperso tutte le lettere che
formano la parola amore.
Incise sulle impugnature delle armi,
sillabate per dare nutrimento all’odio
e sostanza alla voracità della crudeltà,
servi della loro
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| Panico, puro panico
brivido nel panico
strage.
Ora di punta.
Esplosioni di seguito all’aeroporto alla metro.
Attacco al centro politico d’Europa
Maalbek tra buio ed urla poi l’inferno
Bruxelles sotto shock
listata a lutto.
Un boato secco
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| Un attimo e poi
tutto cambia improvvisamente
un miraggio pensavi
lo scoppio di un temporale
poi nel silenzio buio
echi di disperazione
lacrime amare
scendono frantumadosi in polvere
su di un prato
pensavi solo di essere
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5308 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 961 al n° 990.
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