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Le 37665 poesie in esclusiva dell'argomento "Riflessioni"
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Accade per sbaglio,
ingombrante mole,
ingigantisce il verbo stridente,
l’ afflato
strisciante e pesante.
Parole e solo parole,
il vento riporta sull’uscio di casa.
Esplode il rumore, gonfio di clamore,
richiama l’aulente profumo di
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Spingo la soma dei sogni,
oltre le tribali percosse
di un grandinio di voci,
soffocando lo sguardo
con il segno del sole...
Di levante in ponente
un sillabario di croci
ammutolisce in un ponte,
che a fiduciose stelle
li affido, i miei
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Parlare, non dire nulla
ma parlare
nei gesti e nel silenzio
una nuova vocale
e seguire il mondo
dalla curva del suo sole
ho visto piangere un bambino
era disperato
ho visto una mano curva
stanca, appoggiata sul suo seno
quanto, è vicino il
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In salamoia contro il tempo stanno
i delicati pensieri che tempo non hanno
sotto acqua e sale integri e sani
per non cadere in discorsi
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Questa arrendevole smania,
di mostrarsi cordardo, assopito
in uno specchio d’acqua salmastra,
improba sentinella, vigila
e approva che non sei degno
di assaggiare la dolcezza dei sensi
e invita a solleticare la noia...
Che noia!
Pararsi il
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Musa dei miei sogni,
impagina la mia lirica
nella magia delle notti,
in cui discerno
il chiarore che indossi,
ché la tarda sera
tu possa rischiarar.
Nel tuo vagar sei gitana
e ti mostri in quel ciclo
che a volte è a velarti
al mio sguardo di
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 | Quasi poesia, aria leggera
fluttuare morbido del vuoto
quasi, quasi poesia
nel vagito nell’alba
quando si lascia la notte, lentamente
restare svegli sui
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| Più tempo passa
più mi vien da pensare
che quel che sento
c’è poco di vero
e se potessi uscire
a navigare
andrei lontan da questo
cielo nero.
Me lo diceva un giorno
mio nonno
che di crisi e guerre
ne ha visti tanti,
ma chi aveva il
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Arcana delizia dei sensi,
dalle radici del cuore,
protetta e nutrita pendi,
di univoca gioia risplendi
-un frutto proibito-
negli immemori giorni
della memoria incallita ...
Il tempo resiste
agli assilli del vuoto,
-una linea continua-
di
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Triste e cupa è la notte e senza stelle
e la luna, stanca, non più rischiara
i monti e le vallate, con i borghi
che alle citta s’affiancano copiosi.
Il buio avanza ognora in ogni dove,
e spente son le luci entro le case,
ove s’ode solo d’un bimbo
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Chissà se capaci i pittori
di fare un ritratto di donna
che videro solo un istante
mai sono, in memoria serbandola?
Chissà se a distanza di anni
dipingono essi città
sfiorate, intraviste soltanto,
in tempo sfocato e remoto?
Se coglie
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Pendono dai rami a grappi
tarocchi e novellini
da giallo ad arancio intenso
macchiano il verde
dei giardini della Piana
in un
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Cercai fortuna che poi trovai
la scorza dura di un domani,
una fitta rete di corte braccia,
gambe storte e silenzi curvi
in fili di illusioni al cieco neon
su battute strade di solitudine...
Semmai la sorte mi reclama
che ella il mio nome
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Ogni desiderio una buccola d’oro
che illumina il percorso
nel quale trovare rifugio quando
imprevedibilità arrivano fulminee
più non esistono timori
solo una grande voglia di prevalere
quando nei momenti no
tutto diventa difficile
occasioni
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Perdonami Padre
se non ho occhi che ridono,
se ho mani vuote
senza un dono degno
del nome che porti.
Altro non ho che un ceppo
consumato dagli anni,
che lento brucia
in questo silenzio
corroso dal freddo...
E mi commuovo al pianto
di
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Torno a guardare
da questo oblò di sassi
il vento calca le colline
l’ azzurro infiamma
le nuvole aperte a cartoline .
Il tempo passa
di solitaria essenza
nell’ordine delle giornate
l’alba ricama il rosa
un’infinità di cose
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Cosa ti ha detto di me
dei miei silenzi
caduti
nelle notti senza sogni
delle mie parole
allineate
alle lacrime ingoiate
con i respiri
dei vuoti
celati
tra gli occhi chiusi
come portoni di chiese sconsacrate
delle mani
aggrappate
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Sul poggio la vigna regna
eccelsa e regale
fra un po’ il frutto maturo
empirà le botti in rovere
e il freddo placherà le viti
fino a nuova
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Leggo il tuo nome,
scorrendo in rubrica,
mi provoca un male,
il respiro fatica.
Di nostalgia mi nutro,
solo un rimpianto appare,
quel contatto tra di noi,
e non quello al cellulare.
Quell’ultimo abbraccio,
dalla legge a noi negato,
a
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Muore la luna tra i cocci di vetro
e le parole sono finzioni attaccate sui muri.
Muore una stella in una pozzanghera
e tra i bordi del fango nasce l’amore.
Muore la pioggia nel mare infinito
e i pesci si nutrono di sale e catrame.
Muore il sole
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Piove - piove nel cuore piove in ogni dove
lacrime amare si accaniscono ovunque
senza niente poter fare
gocce di fuoco in contesti unici fanno rabbrividire
niente che possa far sperare ad una fine
innervosisce quel ticchettio sui vetri
nulla di
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Sospesa resto
In un campo di fiori spinati,
mentre il profumo inebria
e stordisce i sensi.
La luce del nuovo sole,
lenta si dipana e
mostra buche e pietre
mentre l’animo
incassa un altro colpo
e a fatica ancora
si risolleva dalla terra
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Il tempo scampo non dà:
in un lampo una vita
è presto appassita,
il resto è avventura
che dura quel che dura,
sia scempio o bravura,
è un lembo d’infinito
colorato e sgualcito,
è un grigio nembo
pesante come piombo.
Intanto, nel
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Il tempo pare essersi fermato
e per tanti, posti in sepolcri anonimi,
l’ingranaggio non farà più rintocchi.
La corsa all’oro s’è interrotta
e chissà quando ricomincerà...
Se l’affanno sopraggiunge
non sarà certo per fatica,
ma per colpa della
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Sa d’inverno l’aria
dentro queste notti insonni
dove il respiro affaticato dal freddo
sfiamma i pensieri.
Muto, come degno d’una preghiera
mi leggo dentro,
e mi siedo sugli scalini
delle mie incertezze
a ciondolarmi tra le dita
la polveriera
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Inutile scrivere se niente viene recepito
situazioni alquanto confuse si avvicendano
senza porre in atto quel minimo di compiacenza
affinché tratti di vita debbano essere di sprono
nel futuro a fare sempre meglio
non essere d’accordo è umano
ma
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In questa lunga ed estenuante attesa,
il guardo è rivolto al pianeta intero,
che nel buio e tortuoso sentiero,
con la fiamma pur vive ognora accesa.
Di certo non sarà facile impresa
vincere il virus, che, al solo pensiero,
par che perisca ogni
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Solo
ambulanze
per le vie deserte
è l’unico rumore
che si sente
e qualche voce
da finestre aperte
che vola per aria
muta e assente.
Questa
è la scena
di un Paese colpito,
colpito al cuore
e senza un appello,
come se questo gioco
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Distante,
ti cerca col pensiero,
in compagnia della tua anima
senza mai possa sfiorarti,
cammina
come fosse cieco
non vede
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Un immenso lavoro si prospetta all’orizzonte
proprio quello che occorre
onde fare allenare il cervello quando l’età avanza
una vera iniezione di salute
che non dobbiamo lasciarci scappare
un po’ alla volta e tutto prenderà la propria strada
guai
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Un amaro natale
sento per via
senza più luci
e senza una stella,
senza un presepio
che dava armonia
è triste anche il canto
della ciaramella.
E gli occhi e il cuore
non saran felici
di tanta umanità
chiusa e da sola
lontano da
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37665 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 2341 al n° 2370.
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