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Settembre 2025 |
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Le 1915 poesie in esclusiva dell'argomento "Satira"
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 | Mai più credetti a me stesso
da quando nell'alba di un giorno,
il piccolo uomo si presentò a processo.
Entrò nel, a lui temibil palazzo, mesto,
e sgusciando dopo alcuni secondi
ve ne uscì più di una setta
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| Ciao...
dimmi pure che cos'hai da dire
Su dai fallo in fretta
che poi tocca a me,
mezz'ora...
devo giusto riempire mezz'ora
tempo del tragitto
e voglia di parlare,
io sola...
potrei anche parlare da sola
sì, sarebbe uguale
ma che
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è la struttura che vale
sale
imprime ritmo a fonemi casuali
unisce insieme sintagmi marziali
produce ossimori rari
musica
al verso sciolto
libero
impiglio d’orchestrali
strali
precipita alternata
baciata
rima stringata
mente il verso
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Un tempo credevo
che sulla faccia
della terra ci fossero
tanti imbecilli
ma sbagliavo...
a sentir le favole
che ci racconta
oggi la politica,
e veder il
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Sono l'illogico pensiero
armeggione intrigante
riverbero di mente nascostamente limitata.
Esondo verità solo mie
elargisco meschinità
inanellando insanie che qual grandine
ricopre logica inducendo al vassallaggio.
Mi ritengo
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come un tronco d'albero
arenato sulla battigia
d'una sperduta penisola pedonale
-tutto mi passa intorno
tutti al mio capezzale-
così mi sento in queste giornate
in questo feretro portato a spalle
-abbiamo sparso sale per tutto
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"I wanna go to the sky"
mannoh, disse lui "è meglio mediaset!"
"no, non hai capito"-ribatto io-...
"parlo di questa meravigliosa
tavolozza celeste che colora l'anime"
e lui
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 | "Caro dottor che al mio dolor sorridi,
ti voglio proprio dir ch'or m'hai stufato!
Io ti confido tutti i miei tormenti
e d'ogni dì che passa i maggior stenti
tu nul commenti e guardi inebetito!
Mi mandi in bestia sai; ti
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Custodisco,
nella luce annichilisco
d'una bugia tremula
che di luce fioca
appena rischiara il desco,
le ore scivolate nella misera
condizione
di schiavitù ordita
bypassata
da un ridicolo stato
disorganizzato.
Salvo il reame
di stampo
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Salti sperimentati all'occasione d'un giorno
minimali entusiasmi sbilanciano il congedo della paura
mi è grave l'essermi stato fuori...
aver ascoltato un brano d'un verso nella sottana ruvida del pomeriggio
e i Lacuna Coil che mi
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 | Senza retorica di sorta
l'amore è grande svolta,
alti pensieri posta
per dare alla vita una svolta.
Consapevole e pregnante, imposta
in gioco d'anima la risposta,
del gorgo insidioso che ti sposta,
per vivere in armonia con l'altra
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| A furia di volar di fiore in fiore
confuso ti stordisci tra gli odori
per non guardare là dove tu ti posi
diventi cieco non vedi oltre il tuo naso
Confondi un carciofo con un cardo
il velluto della rosa col papavero
affranto alfine ti
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 | Inveterati
senza età
nei laboratori nati.
Difetti produttivi
senza fili attaccati
al tempo che passa.
Sfoggiate
agli avidi occhi compulsivi
mercato
onirico deprezzato.
Svendite soventi
al potere delle menti
soverchia
vi
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| Eppure nel riflettere con virtù di luce,
la comune strada vidi oltre l'abbaglio
ma spine pungenti divisomi dall'agognato frutto,
mi diedero nel pensare sul mio proseguir nel certo.
Che il fare comune,
sia il bene, s'ha da dimostrare
e si
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| Di pause ti sei colma,
un silenzio nell’eco di sillaba,
scrivendo senza un ritmo apparente
mentre mutavi il verso.
.
Forse questa pausa,
aggettivo anteposto al cuore vivo,
o al rovescio l’insieme cangiante
del tuo aspetto
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| Passa un giorno e l'altro via
mentre attende il buon Anselmo
di vedere la poesia
apparire sullo schermo.
Ed intanto scorron gli anni
ed invecchia il prode Anselmo,
speranzoso è fra gli affanni
e si gratta in testa l'elmo.
E' un
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D’estrema rilevanza, la notizia
inaugura un’accesa discussione
campeggia le testate dei giornali
ne parla infine tutta la città…
di primaria importanza
per tutta la nazione
cercasi al grande enigma soluzione:
aveva indosso gentil
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 | La vispa Rodriguez
avea rasato l’erbetta
e tatuato vicino la figuez
gentil farfalletta
e poi senza pena
mostrandola appena
a San Remo gridava
“Vi cala la bava!”
E la RAI trionfando
finalmente diceva
“Guardando e sbavando
l’audience
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 | Donne... donne... da quando siamo nati
noi uomini si pensa solo a quello;
si d'accordo, come pensiero è bello,
ma sai quanti si sono rovinati?
Se si vivesse meno assatanati
e si tenesse a freno più il pisello,
dimostrando che
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 | Inclini al sorriso sgraziato
obliquo e smunto,
brancolate
nel luogo comune;
sensi unici
miopi al proprio errore
misconosciuto e negato,
presbiti all'altrui,
al diavolo
la trave nel mio occhio,
c'è una pagliuzza,
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| La luna sospira
e morde quel velo rutilante
che le nasconde mezza faccia.
Il mare pieno d'acqua
si fa da parte,
per non mostrare
le onde spumeggianti
sulle mie rime cerebrali,
mentre la sabbia sudaticcia
spreme i suoi granelli
per asciugarli
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| Il 14 febbraio
i violini
si fermarono...
pensarono
d'esser perduti ma innamorati...
Jack "il squartatore",
noto killer del pentagramma
dal basso ventre
e profilo scolastico
non musicante
dirigeva l'orchestra
facendo a
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| Mese di ventinove: un giorno in più
regala a te codesto anno nuovo,
per fare delle cose che non più
in quattro anni tu farai di nuovo!
E’ un’offerta speciale, d’occasione
(paghi ventotto e prendi ventinove),
che soltanto in periodo
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 | l'angoscia
sai bene che m'affloscia
e sbuffando nel tuo tormento
ti sento frigger dentro
rammenti all'infinito
della sopportazione esaurita
dici che è ora di dare un taglio
a inutili ramaglie...
coraggio! e fallo!
senza tenermi
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 | Qui decanto e rendo onore
a uno stato assai di grazia,
la pigrizia è il suo nome
il far nulla, la sostanza.
E' un essere; dicono tutti,
che non serve mai a nessuno;
fasullo, errato, falso,
che vada nelle natiche a ciascuno.
E'
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 | Della neve soffice e bianca
fine e incantevole
ne abbiamo piene le… strade
le autostrade
i raccordi anulari
della neve e dei suoi fratelli maggiori
il gelo il ghiaccio le candele
trasparenti
stalagmiti e stalattiti
trasparenti
bombe d’acqua
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Vantare virtù e valori
che non si hanno
porta all’imbecillità
più qualche danno.
Ieri ho provato
a navigar controcorrente
suscitando disgusto
ed insane parole
fra la gente
ma che hanno
ben nascosto
nella mente.
Si tratta
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Divieto
di scaccolarsi in mezzo al traffico;
multe
da cento a cinquecento
dipende
dalla grandezza del naso.
Divieto
di sistemarsi il pacco a destra;
multe
da cento a settecento
dipende
dalla grandezza del pacco.
Divieto
di
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 | che fossi Dio
- ancora non lo avevo capito -
eppur
quand'anco mi trovo
a sperperar le mie parole
presso le tue canoniche latrine
- vecchie e che san di bordello -
i tuoi occhi ancora
baluginano nell'incredulo
sì... come se, mai
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EnzoL |
04/02/2012 16:06 | 1699 |
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Ora, sotto la tinta cerulea
scoprimi,
il rosso magenta cola stinto,
il nero opaco stempera grigio,
madido, scolora il cerone pallido
perlacee gocce rigano sofferte rughe
arati campi aridi.
Maschera d'attore
smetto,
non
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se dall'olimpo
dei portafogli prediletti
uno,
sol uno di lor eletti
scendesse nel pollaio dei giorni veri
ove
neanche gli umili vermetti più sfamano i
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1915 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 1141 al n° 1170.
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