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Le 1915 poesie in esclusiva dell'argomento "Satira"
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L'ombra del vicino,
persecutoria
molesta,
si erige al vanto,
altera dimena
la figura baldanzosa
piena d'onta.
Elefantoide,
appesantisce il passo
pari al modo spropositato d'inveire
mostra l'esagerato
suo informe lato,
fa intuire
di
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Il traffico della mattina
appena appena si è sollevata la brina
e il paesaggio ha contorni opachi
quasi come succo di cachi.
Ecco al semaforo un famoso poeta
uno che in vacanza andava a Gaeta
ma per necessità di famiglia
dovette poi
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 | Oggi in piazza si parla di te pantalone
tu che sei e sei stato l'orinatoio comunale
su cui piscia disinvolta la pubblica opinione,
della tua storia e delle tue pezze al culo
nessuno chiede venia o ti offre un po' d'aiuto:
tu sei carne da macello
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| Raccomando la mia anima
accendo un film porno
che tutto nella mia vita
è stato vissuto in nudità
Chiamo i parenti inesistenti
dichiaro al sole una promessa
di ribalta, anche se già troppo tardi
o troppo presto - troppo
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| L'aperitivo è risaputo
lo prendo sempre chi è felice ma cornuto
lo beve bene in vista
per dimostrare d'essere un camorrista.
A volte la moglie mostra le gambe
la giovane passante
mentre mangia le patatine
e sorseggia il suo
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E girerò ancora un altro poco
felice di associarmi a questo gioco
con te che mi governi a piacimento
lasciando un piatto pieno del tuo unguento.
E dato che ho già scritto una canzone
il titolo sarà l’evoluzione
se tua oppur la
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Stanno ragazzi attempati sul via del Corso
contemplano ragazze e complimentano
convinti d'essere di molto eortici
con quel sorriso ebete
e muscoli da oranghi fradici.
Usano divertirsi come comari alla sera
quando raccontano di altre
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Chi sa se sono artate o funzionali?
Le scovo puntualmente sui giornali
tra un bimbo che ti spaccia cocaina
giurando che lo fa per la mammina
e un matto che t’ammazza una signora
solo perché gli aveva chiesto l’ora.
Chi sa se sono false o
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Ti amo tanto
ma che dico tanto?
Ti amo tantissimo!
E tu questo amore
me lo fai pagare
ancora molto caro!
Ormai sono passati anni,
su, sii buona
fammi lo
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Sognano ancora, ad una certa età,
alcune donne giovani impetuosi,
che possano dar loro, a sazietà,
dei doni assai superbi e vigorosi.
D’aver pensano ancora una beltà
che verso loro attragga valorosi
eserciti di uomini, di età
esente da difetti un
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Trotterellava il lupo nel boschetto
dopo aver pranzato con un povero agnelletto
L’aria era fine la giornata breve
papà inverno annunciava la prima neve
so bravo forte e pure prepotente
disse tra se il lupo impertinente
Non voglio
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Tracciata degna anafora
con tono iperbolato
aggiungo una sineddoche
al verso allitterato.
Tentando poi un bisticcio
col chiasmo antonomato
soccorro un’assonanza
con la bromuristanza.
Ma con l’allocuzione
domando alla litote
se con la
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Moneta che scorre le stesse tasche
stesse tasche nei fine mese
...altre
si altre e molte di più
e sudano anche, in sovrappiù
qualcuno ride, ci sguazza e ricama
tanti altri proprio per niente,
a qualche due può esser che
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nessuna maschera
il ruolo ti si addice
rinasci come la fenice
restare a bocca aperta
non proferir parole
quello che puoi sentir
certo non duole
ma fa star male il sillabare muto
il gesto della mano
il saluto a mezza bocca
non mi tocca
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Posticipo
Anticipando prospettive
d' incontri in attesa
Ricettacoli ipotizzati
aree visualizzate
sono soste sognanti
dissimulate utopie
d'appagamento dei sensi
in onnivora aspettativa
Per finire la regalia
con ricevuta
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Vivi meglio, se per bene ci senti
anche dal destro polmone, dal fato
della prima tirata, la grossa tossita
che alla seconda, non l'hai più tra le dita
si, che di medicina noi sarem la prima
t'aiuta senz'altro l'origliare di
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Quando scriverete romanzi
sceglierete bene il tempo il luogo il seme
e poi pianterete nell’orto del demanio
delle antenne pubbliche e private insieme
Mentre se scriverete un poema cavalleresco
vi procurerete prima sottopancia adeguato:
danno
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I galli a questo mondo sono tanti
e forse una gallina manco c’è
e anche se ti sembra uguale a te
starnazza in mezzo a impavidi briganti.
Le cozze che si credono giganti
ad una ad una mangiano col re
e sono tutte d’oro
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C’era ‘na volta un povero merluzzo
che navigava dentro l’olio fritto
Costretto come da contratto
a far la gioia del fortunato tizio
Che mestieraccio quello del merluzzo
soprattutto intorno alla Vigilia
Non solo suda al caldo della fiamma
se becca
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 | Ogni fragranza manca quando appressi,
non lesina gli aromi ... e non li senti;
piccoli, enormi, brutti e assai deformi,
raffazzonati appaion gli ingredienti.
C'è un freddo e duro di crudismo accenno
frammisto a spappolato, ormai
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 | Piove e l'anima è in pena
la paura prende la scena,
gonfia è la terra di golena ...
presenti i ricordi della piena
affiorano insistenti come rena.
Vento e pioggia solita catena
grigio il cielo nella solita pena,
domani Marzo arriva
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| so il deficit della bilancia dei pagamenti
o l’ammontare della riserva federale
o il valore di un differenziale
che non l’entrate di un prossimo parente
se ci vivacchia o se la passa male!
e tiro la cinghia
che vita m’avvinghia
fino ai giorni
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 | Che buffo quell’uomo,
sincero ha il veleno ...
non vale un quattrino:
par sempre ubriaco: di- vino.
Brunello al fiaschetto...
a me sembra un puffo!
Comanda una banda,
e mai fu bandito.
Non mangia cicoria quel muso...
lo escludo!
E
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| Scandalo!
La poetessa del web
le rime non sa comporre,
si esprime in versi sciolti,
novella Merini a Torino.
Estranea le appare la metrica
come il metodo di Wiener Hopf,
incrocia significato e significante
senza ratio né cifra
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| Ho deciso
da grande farò il poeta
ma non un poeta qualunque
uno famoso
e scriverò testi pallosi
ma così pallosi
che affosserò definitivamente la poesia.
E lo farò con parole copiate
pensieri riciclati
oppure
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| Viaggia la speranza in ogni battaglia
purtroppo resa vana, dalla talpa,
il solito indiano che con sfere di fumo
sviluppa il consueto, poco intrigante profumo
in fiducia che il suo voto non veda
per colpa della medesima taglia
- sia almeno, che Lui
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| Sono un pesce di scogliera
Un po’ strano e con aria fiera
Solitario e isolato
sul fondale son posato
Ma la rete non fa sconti
e cattura pure i tonti
In filetti trasformato
in padella son adagiato
Tra patate e pomodori
timo olio e altri
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| Il pomeriggio a volte
mi viene di dormire:
allora abbasso le serrande
quel tanto che mi serve
per leggere un poco
fino
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a volte è così strano
innamorarsi così lontano
quando i treni sbuffano
e mi sembrano così vicino
penso a lei quando ti vidi a Milano
un caffè un panino
ed un bicchiere del buon vino
ci baciamo al nostro
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Per moto spontaneo, rivoluzionario:
anti assembleare, anti partitico,
anti interessi costituiti,
anti burocrati e politici
venduti e comprati.
Col poderoso, unanime, sostegno
della mia volontà,
nei giorni dispari
mi dichiaro:
Repubblica
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Aspettando la pappa a mezzogiorno
mi diletto a comporre un madrigale
non è un giochetto con la gente attorno.
A dirla tutta poi, che me ne cale?
Tento di fare il vuoto e mi concentro
nel fare una cosina non banale.
Mi esploro e cavo tutto
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1915 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 691 al n° 720.
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