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Le 7982 poesie in esclusiva dell'argomento "Sociale"
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"Qui ci sono i leoni", sentenziava,
senza averli mai visti, quell’antico
cartografo che Terra mal studiava,
con gli strumenti di quel mondo antico.
Magari quei leoni lì non c’erano,
o stavano a notevole distanza,
e quelle affermazioni spesso
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Tremendo fragore rosso in cielo
Inutile il dolore recitato
per lacere spoglie di un bambino
Desta solo vergogna
chi non l'ha vendicato
reo, come Caino
Novello Erode, senza cuore
che non rispetta niente
mentre il fosforo, brucia pure la sua
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 | Si nasconde la Gattara
porta il cibo nella sporta
lo appoggia quando è sera
dentro piatti a lume di candela.
Nessuno conosce il suo volto
nascosto dalla notte
nemmeno i gatti
che sentono sempre il suo odore
nemmeno loro
conoscono il suo
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| Se di verità farai tua bandiera
tuo indelebile marchio sarà pecora nera
Perché il peccato in te si cela
se proferisci parola ch'è tuo pensiero
e rumorosa è la tua mente
se dimostra ciò che è onor del
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| Sono lacrime nascoste tra le dune del deserto
Queste urla di dolore che mi stringono nel petto
Sono vittime innocenti di una guerra maledetta
Per un dedalo di terra che divide due fazioni.
Sono cuori di colombe che si spengono in un lampo
Di una
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O homem que é feito de barro
Da mesma terra em que habita
Agita- se em tenebrosas guerras
Promove pranto e destruição.
Por um reles pedaço de terra
Desolação, mortes e guerras
Tombam os anjos
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nel giardino degli gnomi
nascono muri di silenzio
quando un fiore dissangua petali
e farfalle bianche
volano senza ali
-il verde é bianco
e il giallo azzurro
quando il mare non spinge le onde
e gli arcobaleni sono in bianco e nero
nel
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Della mia età più tenera, io porto
in me ricordi d’un tempo passato,
quando a piedi nudi ho calpestato
terra che ben curata era nell’orto.
Ora, quella mia terra è poco arata
e vigna e frutta quasi non vi trovi,
ma rigogliosi
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Piove morte sulla mia testa
da queste mura contorte
che distruggono ogni vita...
li sento arrivare come tuoni
che irrompono su di noi
gettando tormento e dolore
su chi inerte non ne conosce ragione
è un’alba di sangue
quel che si alza
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A volte il cielo, si veste di panna montata
e tu l’osservi, come un bimbo felice
di fronte ad un tuffo di gioia goloso
sereno, lungimirante, quasi capriccioso
A volte il cielo, si veste di tuoni neri
metallici lampi, con un soggetto blasfemo
e
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piccola ormai la sfera al periplo,
sommerso dallo stento
il pensiero senza forza scivola sul fondo
vibra la penombra,
come il filo
di un acrobata fallito,
sottile incombe su cuori, ormai zavorra,
rassegnati ad annegare
e dell’animo sfibrato
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Perché i rami degli alberi mi parlano.
Perché spiriti di luce vestiti di buio
rapiscono il mio respiro.
-Sono bambino,
ladro di sogni e miraggi.-
Perché le foglie, dalla terra gialle,
esplodono di colori.
Perché
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Scricchiolano
assi su ponti attraversati
dalla corsa degli eventi
si ferma il respiro dei sogni
tra sponde baciate da speranze rosate d'intesa
bloccate dal rosso scorrevole
su esse coperta,
il fulgido boato,
bestia dei cuori,
circonda,
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Coltivo fragole
e il mio tempo è il tempo
coltivo fragole
sotto il cielo blu di Gaza
e i mie figli giocano al mare
sulla sabbia
fanno castelli
scavano buche
e corrono come tutti i bambini del mondo
saltando le buche dove l'acqua del
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 | “Permette signorina? L’accompagno!...
D’approccio tentativi degradanti,
con sciocche allocuzioni d’altri tempi
e in quella età che impone più ritegno.
Curioso dongiovanni da strapazzo
che spera di goder varcando il segno
non riso, ma
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Cala il sipario
sulla terra promessa,
nelle coscienze
di chi non vuol vedere
e sta solo a guardare.
Cala il sipario
su urla silenziose
soffocate dal fumo
su rivoli di sangue
dei bambini innocenti.
Cala il sipario
su martoriate genti
che
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 | Un giorno
nel climatico genocidio
penetreremo forse la distanza tra noi
e noi.
attraverso il piombo delle chiese
o nell’aria dell’ultimo riposo
di questo o quel fratello
Abbiamo ceduto alla vergogna,
ancora...
E già c’è chi
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| EnzoL |
16/07/2014 11:43| 1809 |
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 | Palestina...
terra non riconosciuta,
terra di dolore,
di morte,
inondata di sangue innocente.
Palestina...
terra del Signore,
amara terra,
rossa del sangue di chi t’ama
e spera che il tuo suolo
un giorno possa baciare.
La terra di un
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 | Dove sei uomo...
Hai spezzato le radici
dell'antico alito...
rinnegando il battito
dell'amata Terra...
Vile il tuo volto
ormai informe...
e amaro il muto sentimento
di chi ti creò...
Ascolta il grido
del gemente sangue...
nessun Dio
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| Nell’attimo di terrore,
si ferman le nostre ore.
Parziale disabilità
ferma ogni attività.
Il cambiamento forzato,
su sedia ha rilegato,
costringendo a vedere
ciò che è in mio potere.
La mia mente lì rimane
sull’episodio immane
che mi porta
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 | Avrei voluto dipingere la pace,
le calde nuances dell’arcobaleno,
intingere il pennello negli aranciati colori dell’alba,
ma nubi cineree e fumo acre
hanno velato i miei occhi e fermato la mia mano.
Ho atteso che il sole squarciasse le nubi,
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| l'acido d'una bomba si scioglie nei tuoi occhi di bambino
disperata innocenza martirio di Gaza
odio contro odio urla la terrasanta
i bimbi di Sderot sognano missili di una notte senza luna
o indifferenza cappio al collo di potenze senza
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| Di questo sole cocente,
nell'azzurro abbagliante,
giunge ogni singolo raggio
sulla sabbia dorata e rovente,
sulla distesa di blu trasparente,
sugli astratti disegni d'orme
che anonime si rinnovano
e la rena ricamano
sotto assordanti
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Qual è la tua meta uomo
che impregni la grande Madre di sangue fraterno?
Cresceranno papaveri neri
da occhi di bimbi a cui non fu dato tempo
di vivere altrimenti
e lombi terrorizzati genereranno altri mostri.
E ti esaudirai nell'antico
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 | ‘Sì tanta è la merda
che una mano sola
mi soffoca
riassumendo le froge
in un unico spacco!
La spoglia sposa
nera, cavalca sugli infanti
scacazzando bombe
come neve di luglio
[E io mi chiedo
se domani
si conierà un nuovo
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| EnzoL |
12/07/2014 18:40| 2021 |
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La ruota del carretto
cigolando storta
limitrofa al muretto
s’infila in una porta
S’ispira il carrettiere
al lezzo di stallaggio
così è il suo mestiere
dal buco filtra un raggio
Letame a più non posso
gli tocca
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Come il passante ancora riconoscere
sapeva quelle gocce di falerno
presenti in giare vecchie e pure rotte,
così possiamo noi in una persona
un passato glorioso indovinare,
anche se s’è ridotta alquanto male.
Da uno sguardo tuttora
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La morte negli occhi
non ha voce
Non un suono
desta il sangue
senza ricordi né pene
Bambini periferici
dai giocattoli rotti
Invisibili,
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Diramare scuse come noccioline,
Comunicazioni giornalistiche
a ripulire il sangue sorseggiato
da indignati ai quattro angoli
del globo.
Un sostegno di candeggina
a litri, varchi aperti sul pianto,
per recitare la parte esondante
quando la
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 | Nei salti dei ginepri ammutoliti
urlano i falchi la rabbia del vento
inerpicata in voragini primordiali
nel lungo lamento delle fiamme.
In un arcobaleno di una pioggia fuori tempo
dove i colori colano sconsolati
lungo i pendii che arrivano fino al
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I tuoi occhi hanno
paura,
sono quelli di un bambino
sotto la pioggia,
che all'uscita di scuola
cerca disperato
il viso della madre.
Zuppo,
non gli interessa di ripararsi.
Ma tu sai
che nessuno
ti verrà a prendere!
I tuoi occhi
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7982 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 2881 al n° 2910.
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