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Le 7989 poesie in esclusiva dell'argomento "Sociale"
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Soffia...
soffia il nuovo
ribelle vento
muta e cambia
come cobra
al mondo pelle...
Pioggia
di giovane
sangue
nutre
la rosa rossa...
e s'alza il vento
e la bandiera
sventola
dei dimenticati,
degli oppressi,
degli affamati
al muro
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Sederi irridono stelle
Sciatalgie di kamasutra
ed ebete luna d'inverno
e fruttano pensioni d'accompagnamento
in questo circo che conia caciotte
nella zecca dei prosciutti
Amore, parola concia
a kermesse raggiri
d'olfatti al siero
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Uomini,
affastellati gemiti di rancore,
graffiano l'oro fondante dello scranno
a fremente passo di libertà.
Cadaveri anonimi,
agglomerati di carne,
affratellati da proletaria polvere,
nient'altro che codici a barre,
silente velo di
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 | Il notiziario
assegna le carte.
Con brandelli di storie
contraffatte
ricostruisco
lo sprezzo dell'uomo.
Stretti
sgomenti,
noi
malfermi
ripariamo incauti
in stasi,
a marcire.
Di barbarie
ne sono pieni gli
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| La ginestra è fiorita da poco
e con i suoi petali di fuoco
si spiega luminosa piano piano;
dal palmo aperto della sua fredda mano,
baffi di schiuma bianca in alto cielo
s'alzano e sfumano in un sottil velo,
che candido si perde nei
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Svanito nel fumo
il tuo futuro
nel fuoco di un camino
i tuoi desideri
dentro la violenza
di un orco malvagio
la tua vita...
Gli orchi più non muoiono
nelle moderne favole
ma le principesse
dov'è il principe azzurro?
questa
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Pensieri alchemici
aleggiano
proiettati da costretti corpi
sinuose voci
senza suono s'accoppiano
s'odono scintille
nascoste mani
in nascosti luoghi
sotterfugi della mente
in criptici versi
s'adombra cuor mio
oblio
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Le vie del sole
percorrono indomite
splendori sfocati
racchiudono
sotto la veste nera
con pudori di seta
ricamano l'amore,
sconfitte da una gelida notte
pazienti attendono l'alba
riempiono le assenze
di rassegnati destini
pregano la sera
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Italia, dei raccomandati
in gioco a carnevale
circo mediatico
ove parodie di magnaccia,
ruffiani, ladri, galoppini, meretrici
in galateo provato
tra deformi dorati specchi
corrotti al veto di verità
Coriandoli, luciferine anime
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 | Saltati sono gli argini
freno alla voglia di giustizia
la ribellione è esplosa
nei giovani allevati nell'oppressione.
Non ha potuto il despota
rubare gli ideali
e ora lotta all'ultimo sangue
sparando in nome del potere.
L'oro nero
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 | Sono l'ira scomposta
sono il Sud
il Medio Oriente
sono l'operaio cassaintegrato
la donna violentata
il vecchio solo
il bimbo abbandonato.
Sono la rabbia
e null'altro
se non la speme
di ritrovar riposo
da tutte queste pene.
Sono la
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Appare la Luna in una danza del sole,
nei giorni rubati di gioia e fervore
vivo felice e scopro l'amore
aquiloni e colori tra prati fioriti e montagne imponenti,
fuori dal grembo un nero sigillo mi ha ferito le ali
disperso e sperduto in questo
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Detonatore acceso,
rivolta del pane.
In piazza persone sane
per un futuro diverso.
Nordica visione,
inconscio riduzionismo
per la cura del dispotismo.
Crescita dell'economia,
benedetto oro nero!
Folle divario sociale,
eterno paradiso
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Cade la neve, risucchia ruote e passi,
manna dal cielo agli Statali
schiavizzati da lavori forzati
ponti, viadotti, funivie, gallerie
per accorciare al popolo le vie
Sorridono bimbi monelli
eludono rigori d'istruzione
plasmano favole
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Pallida Italia
in balia delle onde
di una tempesta senza fine.
Cadi sfinita ogni giorno
sul letto del giornale.
Pallida Italia
vecchia e stanca
appari ai nostri occhi
languisci ogni istante
dalle azioni meschine
dei tuoi figliuoli.
Cara
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Strade che si incrociano come destini,
case che si innalzano per ospitare gente
che stanno cercando la meta della loro esistenza,
gente che corre sempre oberata
senza degnare gli altri di uno sguardo .
Sembrano tutti far parte di un mondo
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Sangue colora di rosso la grigia sabbia,
che pone veto al mare.
Occhi come stelle,
brillano in un cielo terso, buio e infinito,
ed impotenti osservano,
ma non hanno mani per asciugare le lacrime.
...
Un vento perverso
soffia sulle onde verso la
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 | Rosa bianca
cadendo lasci l'ombra
tra umide labbra di cielo
Un velo di sabbia
e l'assopirsi del giorno
in un pianto lontano
Mani sugli occhi
in cerca di un Dio
memoria di antiche conquiste
Ed è una notte di orrori
infanzie
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Noi,
che dell'anima
decantiamo
la più nobile
e profonda
essenza,
noi...
non possiamo
esser muti,
sordi
e ciechi,
indifferenti
e assenti,
alla pioggia
dell'innocente
sangue,
dei fratelli
sotto i
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Ingerivo cibo e medicine
mentre nel caldo ventre
crescevo
Ero bello,
quando nacqui,
ma privo di braccia
e senza mani,
il vivere è arduo
Problemi insormontabili
eran i miei giorni,
scansato dai bimbi
mostro per le mamme
Le scuole
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 | Quanto feroce è il mare
che divide la sabbia
e gli echi dei confini
Orme di pensieri
voci di uomini
smarrite nel vento
Tra le palme urla di sole
terra di cenere
Terribile attesa
Lontano è il ricordo del mio mare
- Questo
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| Ogni tomba piuma caduta
per ali monche della storia,
che il ricordo, in aureole
le faccia all'infinito volteggiare
in cielo terso a indizio d'oasi
ad anime dune al vento
suonatore di piaghe
orfano di Patria
...amen...
-
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Virili
ragazzi e ragazze
prestanti, belli, sani
viventi all'Alien, Holliwood, Paparazzi
in luoghi della "bella vita"
vomitanti cultura vuota
ci si accatasta
con libertà e benestare
conformando la nostra speranza
a quella
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Sbocci l'ibisco di fiamma
per ogni popolo in rivolta
che tornar libero vuole.
Arda e distrugga i tiranni
sveli gli orrori crudeli
perché il mondo condanni.
Rimanga bello a fiorire
il desiderio di libertà
che pane e pace
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Pensieri oscuri,
gli occhi di nebbia,
tremore nel corpo.
L'ombra nera
bussa alla porta,
insiste,
vorresti non aprire,
vorresti non sentire,
l'inferno s'avvicina,
ti prende la mano
ti fai predere la mano,
ci provi gusto,
ci prendi...
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 | In un angolo della terra
il paesaggio racchiude ancora
vedute d'altri tempi
l'occhio attento cattura
angoli nascosti
incorniciandoli su tela
vecchi cortili
scalinate suggestive
porticati
che esalano
antichi profumi
qui tutti si
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| Noi,
i buoni,
quelli cattolici, bianchi
e di molto tolleranti.
Noi che siamo
quelli giusti
nati dalla parte giusta
figli di giusti
nati dalla parte giusta
si giusta,
del mondo.
L'eco dei morti ci disturba
ci indigna,
ma le nostre
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Soffia forte il vento
polvere e sabbia
caldo ed umido,
il ghibli
avvolge corpi stanchi
di graffiare terra
che non nutre
Artigli d'aquila reale
conficcati nelle anime
a strappar brandelli di carne
sputando ossa
inermi fino a ieri
oggi
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E rimanemmo Soli.
Erano strani giorni.
La Morfina del Silenzio
drogava il Dissenso.
Gracidar di rane
negli acquitrini
e chiacchiericcio di Polli
nelle stie d'Allevamento
teneva il campo.
Nessun "Balilla"
che lanciasse il
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Nominai unico erede Il mio cane
ma il Giudice ferrea femminista
annullò il testamento
e trasferì il lascito a mia moglie
che mai perdonò il mio maschilismo
e consegnò al canile l'amato Rizieri
-Ecco perché
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Me lo diceva sempre
il mio vecchio,
di stare attento alle compagnie,
di rincasare presto, alla sera,
di impegnarmi nello studio
Noioso il suo ripetere
raccomandazioni,
un'alzata di spalle,
sbattevo la porta
Me lo diceva sempre
il mio
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7989 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 5761 al n° 5790.
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