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Le 7991 poesie in esclusiva dell'argomento "Sociale"
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Uomini erranti
negatori di patria
di opposti sentimenti
da sempre evocanti
artisti di strada
o lerci cenciosi
uomini liberi
o delittuosi
sensazioni diverse
per diverse passioni
nessun olocausto
la lor colpa ha sanato
sempre sulla
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 | Quel sole dalla dolente nota di vita
stride, fra i fumi del tiepido orizzonte
mentre sublima nell'onda di quel volto.
Viso segnato dalle irriverenti piaghe
ha cavalcato senza esitazione
fra le sospese eccezioni di antichi ardori.
E le folle
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| E’ qui, nella città del conformismo,
che regola s’impone generale:
bandire ogni buon professionismo,
far posto solo all’arte amatoriale.
E’ stato sempre un fatto assai normale,
in questa zona retta dal lassismo,
creare delle cose fatte
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 | Dentro quale abisso svaporò la tua mente
forse in una folle escursione lunare
o nei meandri inestricabili
dei geni sbagliati
di una cosmica ingiustizia
Ora in questa notte terrestre
vaghi smarrito all'ombra
del grande Cristo bianco
che
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 | -SPERANZA-
-Ora che tu ci sei
tutto è diverso-
Non più scuro cunicolo
a schiacciarmi
ma cielo terso e azzurro
a consolarmi
-SPERANZA-
Il nome tuo
risuona fra le vene e
e le pareti fredde
della stanza
-SPERANZA-
Una
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| Triste |
16/09/2010 19:17 | 1176 |
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| Un soffio
deposita su palmi
apertamente protesi
polvere
...solo polvere
scuri
distratti volti scevri
di inanimata vita
concedono
... solo polvere
e
un bottone consunto
oramai opacizzato
da stringer
ora
persino l'allodola
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 | La mente,
quante prigioni ha la mente;
catene corte da soffocare,
la mente inchioda
dentro al buio.
La porta chiusa in fretta
per non far vedere la propria figura
sempre oggetto di riso,
di occhiate crudeli.
Ed intanto l'ansia
semina il
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| La lingua incomprensibile è una linea che divide i fiori,
il rammarico nei giacigli.
Come inverno, straccia il ricamo dell'alba.
Nell'alveo di questa disperazione il tuono ha voce.
Il sonno inchioda i punti cardinali.
E' una linea la lingua
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 | Nascon da racconti di voi gente
scritti dietro ad un pezzo di giornale
a volte inventate dall'umore annoiato!
forse è realtà
e tu sei protagonista
e non nasconderti dal piangere
non sempre è felicità!
A volte vengon
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| I vecchi del mio paese
sostano su panchine sverniciate
dipanando gomitoli di memorie
che risuonano come carte di caramelle
ripiegate nel taschino.
I vecchi del mio paese
raccontano storie infinite,
all'ultimo raggio del giorno
che ascolta con
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Sono nato nella brughiera
ho visto notti
senza luce
e contato lenti giorni
di bruma
il dolore ha cavalcato
il mio tempo
ed a sera
ho curato le ferite
ora cammino
per strade d'asfalto
e tu mi parli
di civiltà
di pace
e di
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Novella e indegna
itacense stirpe,
bramosa navigante
nel mar di mida,
di loto sazia
avida dimentica,
per navigar sicuri,
il tributo a cesare
ed il giusto soldo
al rematore stanco,
e, se nave affonda
e catena annega,
in nuovo mare,
su nuovo
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Dei ponti le arcate mi fan da tetto, umidi cartoni il mio giaciglio, tenue fuoco a scaldar le ossa, una bottiglia ad oblìar la mente, un randagio mio fedel compagno, anime disperate assieme a me. Quieto lo scorrer dell'acqua, come una clessidra,
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Quando gli uomini
vedranno l'alba
con gli occhi dei ciechi,
quando gli uomini
sentiranno la musica
con le orecchie dei sordi,
quando gli uomini
parleranno dell'amore
con il linguaggio dei muti,
allora capiranno
ed apprezzeranno la Vita.
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Muri costruiti antisismici per mondi irreali,
apatici e banali,
ma attenti...
non fanno male,
si sgretolano senza far rumore
prenditi tempo quando guardi,
non provocar dolore,
ci son cose che trapassano il cuore
porte chiuse senza catene,
e
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Furfante del sogno
ha il focolare spento
non trova più legna
ne passione da ardere
Armata d'ironia affilata
indago il dubbio e l'incubo
dura da scalfire la menzogna
incastonata d'ipocrisia raffinata
Fanatici fantasmi
uccidono rose
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Pacchetti pacchettini attirano il cliente
in bella mostra
colori fanno a gara per imporsi
ognuno il suo gusto
scricchiolano nelle mani
forte il desiderio di quel fil di fumo
appena aperto profumo inebria
richiesta di fuoco per
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 | Accoccolata ad un raggio di sole
guardo il mondo
che gira su se stesso,
moto perpetuo
uguale da millenni
Cambiano i volti
delle genti
ma non le menti
che, per
successo
religione
tracotanza
si uccidono
l'una con l'altra
senza
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 | Cara Mamma,
Oggi è il mio compleanno
in questo paese lontano
sono ventidue gli anni.
Mi trovo a - CENSURA -
oggi è finito il Ramadan
ho convinto il tenente
ad andare
nella casa dei musulmani
ci siamo tolti le scarpe
siamo
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 | Benvenuti a Silla,
un posto dove la speranza è l'inizio,
Si arriva li quando tutto sembra perduto.
Una nuova vita.
Cancellare la precedente, intenta a farsi del male,
Un morire lento senza ragione.
L'ingresso è costituito da un
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Vecchio indigente
dal muso impaurito
smonta la cuccia
con l'animo pesto
E si sazia d'azzurro
nel furore dell'alba
mischiando ricordi
con parole di spine
Infausto folletto
dall'animo gracile
coperto dal tempo
che ne cura
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 | Troppe volte ho sognato
di camminare nel cielo,
sulle nubi soffici
come ovatta su un velo.
Guardando giù vedo la gente
che stringe i pungi e va avanti
viene uccisa per niente
in tutte le città,
in tutti i continenti.
Ci sono sempre
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Incomincia un'altro Mondo
IL Mondo ha inizio
silenzioso si sveglia
colorato e vivace
chissà chi sta sopra
chissà chi sta giù
tutti uguali noi sembriam
ma siamo solo molecole che respirano!
Fuori nella vecchia prateria
il
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Hai linfa ancora viva.
Sei ... sei ... fatta
di arse zolle al sole
di germogli fluenti
di... di sapori fraganti
di rumori assonanti
di stagioni e risvegli
Hai linfa ancora viva.
Tu che ridi e sussulti
rabbrividisci, piangi
nata sotto un
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 | ASCOLTATEMI
pur se il mio grido è muto:
-Sono Innocente-
GUARDATEMI
Cosa potrei mai fare?
Rea d' amare...
CREDETEMI
Nulla feci di male
-Sono Innocente-
Scrutate nei miei occhi
-VE LO GIURO
ancora
e ancora
NON HO FATTO
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| Triste |
08/09/2010 23:25 | 1276 |
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 | Sono quì senza parole accompagnato dal rimorso
io un pranzo completo, tu dell'acqua solo un sorso
il tuo viso è nei miei occhi e scende nel cuore
provo rabbia e tanto dolore
intorno a me tutto ha un sapore
tu invece forse vivrai ancora
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 | Privato dell'anima,
la mia mente
sempre gravida,
è prodiga nel partorire
orribili fantasmi.
La mia dignità di uomo
violentata dal sistema.
Senza remore
ne garantismo.
Deturpato nel corpo
e nell'umanità.
abbandonerò
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| Cip |
08/09/2010 21:17| 1004 |
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| Queste parole che abbiamo sempre voluto sentire
cominciano a tramutarsi in vecchie testate di giornale
occupano i nostri scaffali già pieni di polvere,
speranzosi che un giorno qualcuno li bruci
e ne spolveri le ceneri.
E sono quei residui
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| Sal |
08/09/2010 20:59| 1038 |
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 | Eppur di bellezza avida natura ella provò
corpo esile
statura accennata
ad osservarla domanda più legittima:
la donna dov'è?
eppur tutte le brutture natura le alienò
le rughe solchi di terra fresca e
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se chiudo gli occhi e penso a un regalo
fascinoso pacco legato a un fioccco
vorrei che ci fosse come dono: LA VITA
mentre il tuo cuore è come la gramigna
si lega alla terra e toglie il respiro
dentro questa assurda condanna che ascolto
vedo
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 | Stretto
nell'abbraccio della solitudine
penso
a quant'è bello il mondo.
La natura,
il cielo,
la vita stessa
così corta da vivere
ma importante.
Mi guardo intorno
e raccolgo
lacrime di luna
sulle donne
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7991 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 6421 al n° 6450.
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