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♦ Graziano Ferrero | |
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Maggio 2025 |
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63aprollo
Le 18 poesie di 63aprollo
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Lacrime offese
illuse, picchiate.
Lacrime
in dolor d’amore.
Danno verità
sul viso
duro
di emozioni.
Solca in
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Dove?
il fulmine
che deve incendiare
le mie parole.
Sì è spento
nelle moltitudini
di frasi allagate
nell'acqua stagnante
di una pozzanghera
dove le orme
conducono
al giaciglio di un uomo
arreso alla
leggi

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Miasmi d’amore
odoro
in questo giorno.
Giorno
che mi dà
pensieri vaganti
nella penombra
dell’anima uscente
dal mio io.
Va alla ricerca
di un perché
di un forse
di un niente.
Volubile
si costringe a seguire
il primo
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Chi è
che rubò il tempo
al giorno,
e da dove venne?
C’è chi disse
è un
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Avevo storie di bordelli
adii da mistificare
avevo delitti da materializzare
vuoti da riempire
avevo tarme nei
leggi

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Nel degrado della via dei tossici
non c’è paura solo l’insonnia del pensiero
che non sa dove la prima lettera
va a
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C’è un angelo
accanto alle bugie alcolizzate
c’è una bottiglia chiusa
c’è un bicchiere che
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Chapeau
alle rimostranze
che vivono in me.
Io non ho altro da offrire
se non battaglie chiuse
in bottiglie gettate in mare.
Qualcuno le troverà
e come il vaso di pandora
inonderà campi
segnati di sangue.
È sangue di
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Le mie coordinate
le puoi trovare
in baule dove
troverai
resti di vita masticata
e gettata via.
Resti d’amori
vissuti
nei pezzi
di un puzzle
che non s’incastra
Resti
di una gioventù
persa inseguendo
lei e la sua
leggi

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Adesso che il vuoto
riempie bottiglie
vomitate
in stanze albergate
in vita.
La noia
la fa da matrona
di anni
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Cerca la poesia:
Invia un messaggio privato a 63aprollo.
Le mie mancanze
sono la tua
prerogativa
io mi addormento
al calar del sole
per sognare
te più a lungo.
E mi sveglio
con occhi sgranati
a vedere
il soffitto
che si colora
degli stati d’anima.
E penso che
con una pennellata
di
leggi

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Le mie dimenticanze
saranno
le mie mancanze.
Dove l’immenso
si frappone all’oscurità
che travaglia
in questo tempo
tempo di ore
immerse in secondi
dove passa tutto l’istante
di una vita, mai percorsa.
L’esser oggi già
leggi

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Scruto l'universo
il probabile
e l'improbabile
e questa faccia
va oltre l'immaginazione
e perfezione
se mai ne
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Vado
dove il tempo
non è un'incognita.
Tralascio
l'oltre
che mai
si fece vero.
Vivo
per congetture
e
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Non c’è
memoria
né tanto meno
un requiem
al perdono.
Qui
c’è solo
lo sconsiderato
agire di quella
follia che fa
tremare la persona
che parla senza sapere
quel che dice
e la conseguenza
che conduce
all’ineluttabile
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Parlo
è nessuno proferisce
quel dire una falsità
dentro alla verità.
Ascolto il brusio
del vento
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Quante donne
ho amato
nell’incanto
di un pensiero.
Erano solo
voci disperse
nell’immensità
di questo tempo.
Tempo di silenzi
tappezzati di graffiti
che dicono
tutto, o nulla.
Quante donne
ho visitato
in questi anni persi
dietro
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Mi s’incartano
le parole
indispettite
per le frasi
che sferraglio
su di loro.
Nel dir
che cosa sarebbe
stato di me
se ti avessi
avuta?
No
non ne dichiarerei
le pene
che mi raccontavano
gli alambicchi
che distillavano
le mie
leggi

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