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Gesuino Curreli
Le 1281 poesie di Gesuino Curreli
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Giacevo sopra i sassi bianchi e neri
alla sferza bollente di stagione,
e avevo il tuo respiro nell'alone
fumoso ed appagato dei pensieri.
E' il tempo delle placide invasioni
sugli arenili o sui roventi scogli,
e ovunque, fra i ricordi, guardi e
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E’ il tempo del silenzio e del ricordo
ora che è notte fonda e nella via
corre il respiro della nostalgia
dopo il giorno finito lesto, e sordo.
E' luce blu che sa di una magia
come nella novella in cui si aspetta
che cenerentola trovi la
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Giamo su lumen tou
in sas nottes iscuras,
cando a buffare a sa luna
s’appressant sos isteddos
e pasant totos faeddos
intro e sas mattas drommidas.
E in coro m’intendo finidas
musicas e passiones.
Relozu fora ‘e rejone
chi toccat oras
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Avrai da me le confessioni amare
che mai seppi concedere ad alcuno,
o sera, mentre sto di te digiuno
non come quando tu facevi amare.
Sei come donna amante, e madre cara
e porgi le tua braccia alla mia pena
sapendo quanto serva la serena
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La iena in questi giorni mi sorride,
mi domina l'incerto ed il timore
della fragilità dei sogni e dell' amore
che con la verità si scontra e stride.
E' sogno il passo fatto per capire
la luce ridondante sopra i giorni
trascorsi in
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Da qui, nell'afa grassa, volo ai monti
che sanno un po’ d’eterno e di mistero,
come divinità di un monastero,
avvolto in alti spazi e in orizzonti
su cui chinarmi e offrire il mio pensiero
genuflesso al destino senza sconti.
Da qui per
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Scintille verdi azzurre dentro i cieli
della stagione che non si abbandona
alle carezze di natura e tuona
i borbottii al ricordo dei cimeli.
Le nuvole nei vetri frantumati
del cielo che dà lampi e lumi lenti,
rovesciano sporadici e
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Sei stata sorpresa elegante,
ma anche graffiante megera
che fece quel tanto, una sera,
che al suolo mi rese tremante.
Eri megera color di tulipano
con profumo inatteso di burrasca
e avevi grazia come sulla frasca
l'allodola col canto suo
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Nel mormorio velato della sera
mi torna asprigna l’eco del tuo canto
che gonfia le ombre lunghe di rimpianto
nel vespero, e si leva una preghiera.
Che sarà mai, chissà, che nel ricordo
colora di ambra e d’ocra la speranza,
e sfuma
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E' vento ancora, ma non porta pioggia,
e la stagione che non si concede,
é dispettosa, stizzita, unica erede
dell'inverno di cui veste la foggia.
Porta il sole negli occhi il tuo cristallo,
il giorno tende a un timido sorriso,
sembrerebbe
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Le tue labbra di prugna e la tua bocca
d' arancia e melograno che ho baciata,
i tuoi seni compagni di nottata
ebbra d'amore al succo di albicocca.
I tuoi occhi carboni, ed il sottile
filo socchiuso delle nere ciglia,
i tuoi baci, profumo di
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Suonate ora, violini, per favore,
se vi riesce, quella melodia
che prima era frequente compagnia
nei giorni lievi e limpidi d'amore.
Suonate, ora son padre e non più figlio,
e vado a passi lenti volentieri
sui sogni e sui tracciati dei
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Come in mezzo al sapore ed il disgusto
delle ore che non hanno una parola,
il meriggio mi beffa e se ne vola
verso una sera dal profilo angusto.
Non avrò spazio di lusinghe, e allora
fuggo come un ossesso in deja vu,
e mi ricordo quando
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Il bagliore di te che mi rimane
ha un gusto dolceamaro di stagione
passata in fretta dopo l'emozione
degli anni giovanili e che permane.
L' inatteso respiro ed una sosta
nella corsa irriducibile degli anni,
quando si é pieni d' impeto e
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Stasera è solitudine più sola,
e l’ora che non passa mi costringe
a confessare all’ anima che finge
la fine del racconto di una fola.
E’ nera l’ora, è buio oltre la scala,
è timido il silenzio e non rincuora,
la paura
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Sarà il titolo quello che volete,
condite una mistura di perché,
spolverate un profumo di caffè
e bagnateci umore fatto a fette.
Seguite con il vostro intendimento
la croma che scorgete dentro i versi,
fa nulla se i canali son
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Anime in versi Autori Vari
Antologia degli autori del sito Scrivere
Pagine: 132 - € 10,00 Anno: 2012 - ISBN: 9781471686061
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Foto di gruppo con poesia Autori Vari
Un ritratto degli autori del sito attraverso le loro poesie
Pagine: 200 - € 14,00 Anno: 2009 - ISBN: 978-88-6096-494-6
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Addio Alda Autori Vari
Poesie per Alda Merini
Pagine: 92 - Anno: 2010
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Leggi la biografia di questo autore!
Invia un messaggio privato a Gesuino Curreli.
Il gelsomino intreccia le sue dita
sulla rete del vicolo e distende
il suo telo a riparo di vicende
che narrano il sapore di una vita.
I gerani e le primule ai gradini,
le felci spumeggianti, e le bordure
di siepi e di minuscole creature
colorate
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Tra i barbagli filtrati, e per sentieri
dentro il bosco che assolve i miei peccati,
il calpestio ridesta occhi distratti
di minuscole vite e di pensieri.
Quanti sibili e frulli come ovatta
nell'erta che mi sprona alla fatica!
Lo specchio della
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Mi fissi col sorriso sempre uguale
ed io ti porgo, madre, una carezza,
sulla punta dei piedi, nella brezza
di questo maggio splendido e fatale,
e il cuore corre, tace e poi si spezza
nel campo delle lapidi, e fa male.
Ho rivisto i compagni della
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Dopo i libri bruciarono i sorrisi
e la folla fresca e brulicante
é diventata schiera grigia allineata,
martellante nel passo, delirante
per una croce sporca, tanto amata.
Dopo i libri bruciarono speranze,
e fecero gli uomini
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Oggi ti tocco il polso e sento il sangue
che pulsa della giusta primavera,
spigliata e bella come una chimera
che bacia la tristezza di chi langue.
Ecco, è tornata e va per i giardini,
lungo i sentieri, in campi luminosi,
per l'erte, in
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Prova a piangere tu, se ti riesce,
ora che tieni il cielo con il broncio,
come il barbone a cui più non si mesce
e si mostra più buio e più malconcio.
Prova come tu sai, passato il pianto,
ricrescerà il mantello del tuo
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E' nevicato adesso sulla tela
per confermare quello che non c'é,
insiste zitto e languido il cliché
che mi trasporta come in barca a vela
dentro il profondo mare di cobalto,
fuori dal tempo, e lungi dalla sera
tra pioggia, sole caldo
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Dentro il silenzio, calda, Edith dilaga
e inonda nello studio le bottiglie,
le tele fatte d'ocra e, più vermiglie,
le mie malinconie con cui propaga
fin qui la gioventù, e le mie famiglie.
Maggio si sente pieno, ma la voce
desta le
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Di lavoro si soffre e si muore
di lavoro si sfrutta e si uccide
il lavoro nel mondo divide
chi profitta e chi spreme sudore.
Noi si va per sgargianti mercati
e cercare l'insulso di troppo,
altri in sacche, più degne di un topo,
hanno
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Meriggio di calura opaca e strana,
e il filo del respiro dentro l'ombra
é come una memoria che rimembra
le serenate lunghe di una rana.
Stavamo lì, a due passi, per scoprire
la bocca di quel canto senza tono,
ripetitivo e dolce come
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Dirai che sono il nulla che conosci
o anima che imponi il tuo sentire,
e non ti accorgi che sta per finire
l’agevole salita dei camosci.
Perso l’impeto, manca la visione
dell’immediato baratro che attende
l’ultimo sbaglio verso cui propende
il
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Aprile si congeda e non si sposta
la serpe che io sento nell'umore
destata a nuova luce dal torpore
che il tempo impone e leva senza sosta.
La luce è limpidissima e il rimpianto
aggiunge al vetro terso del passato
una striscia d' amaro
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Non contratto col cielo, non potrei
davanti all'infinito che mi attende,
l'eterno a cui l'anelito propende
fra incredule domande e falsi dei.
Mi arrabatto e mi manca la costanza
di stare appresso al lume della fede,
un fragile animale, indegno
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E adesso mi dirai non so che cosa,
nel giorno del ricordo e di deriva
sofferta dall'Italia ancora offesa
per questa Libertà che non arriva.
Adesso mi dirai... ma poco importa
che io non abbia visto quella storia,
mi cibo della fervida
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1281 poesie trovate. In questa pagina dal n° 571 al n° 600.
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