Ne avessi avuto il tempo,
forse l'avrei fatto,
d'osservar, nell'ora del distacco,
quell'ombra gelida, quel corpo sfatto.
E' stato invece un attimo,
batter di ciglia,
dopo lo schianto,
assolutamente nulla.
A chi vaneggia di luci e
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Umile, vita schiva,
vita da saldo.
Andato è il tempo andato,
senza conversione,
file di scaffali pieni,
oggetti a perdere giunti a maturità,
senza convinzione.
Ne avessi avuto il tempo,
l'occasione,
avrei affrontato mari, solcato
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Obiettivo critico, sconsolante,
ricercar fede oltre la fonte.
Dove sei angelo di luce e morte,
che vita a cercar, ne trovi tanta.
Cos'è quest'astio, livore ed odio,
per chi hai creato da un po' di fango,
materia povera, certo non per
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Fu in uno di quei tanti giri,
a cavalcar ferro e bulloni,
che capitai in quel luogo magico,
fatto di ombre e pietre d'altri tempi.
Nel penetrar in pancia a quelle viuzze,
assaporando odori ed echi di galoppi,
che vidi quella bettola nascosta.
Un
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Amor d'amor
che t'accarezzo i fianchi,
scempio del senso,
lamento elettrico,
odor di carne.
A mischiar tormento,
introspezione,
serve il fuggir dall'essere
occorre revisione.
Riscrivo la mia mente,
la voglio regalare,
che t'accarezzo i
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E' la notte della decisione,
spento ogni tormento, ogni esitazione,
io lascio, mi allontano, m'assento.
Prendo congedo, e mi distanzio,
dal mio sentire, da questo rigirare,
dal vortice che m'inghiotte la testa.
Solitudine, sola speranza,
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Dove cerca, cosa l'attrae a far specchio la dov'è profondo,
ricercato autunno appena partorito, lieve come foglia in volo,
mondo questo mio già pronto, preparato al sonno.
Che pensare di questa primavera, sbocciata quando non
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Notte, notte che notte
notte di luna
notte di luna piena
pallida
notte di luna rossa
Rosso a tinger gli alberi al calar di sera
tenue color di rosa,
antro di primavera
Notte celeste, notte azzurra, blu
malinconia di seta, dolce velluto.
Notte
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il sogno, la follia, sensazione unica, malattia
serpe che naviga le vene, pulsa e comprime,
pulisce, spazza via.
Piano, lentamente, poi, sempre più forte la musica entra dalla pelle
la voce roca, sussurro, carezza e l'afferrare
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