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Le 44 poesie pubblicate il giorno 11/05/2016
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E' tutto uno schifo
ed io prima o poi troverò un posto
per riporre l'ultimo respiro
lontano da questo gracchiare di corvi
da questa merda, da questo martirio
Devo andare
allontanarmi da questo teatro
di marionette e sinfonie
dove tutto
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Ricordi?
Cadeva la pioggia anche quel giorno.
Un ticchettare di poesia
era a noi dintorno,
per l'erta verso il
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| Un dì nel do,
cosa sa di me.
In calce al giorno,
un due ha scissione,
si lancia con l'elastico
sull'ultima riga di un circuito,
è a terra.
Cosa starà misurando?
Radici rampicanti o note spezzate,
rami o aghi di una
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Guardano e osservano
"I bambini dagli occhi di luna",
sanno d'Eterno in versi di pace
ospiti ignari nel mondo di luce.
Ruvidi, fragili, ebbri d'ignoto
coprono i vuoti d'un mondo isolato,
negli occhi di mezzo vivon lo stato
puri
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La balena se ne andava
tranquillina per il mare
quando si levò un'ondata
che Geppetto fa ingoiare.
Lei davvero
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Ho partorito
parole come lame,
figlie del mio
Io retroattivo.
Le
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se tranquillità regna
irrompe scatenando tempesta
dinanzi amare lacrime temporeggia
offrendo una labile tiepida carezza
dipinge un fugace sorriso
regala perenne malinconia
presenta all'anima la speranza
stonata sconosciuta melodia
che
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Distruggo col pensiero
ogni mia avversità
e appena di là
mi nascono fiori
anche se è inverno.
I boccioli li caccio fuori io
poi, ci pensa la storia
a moltiplicare i petali
e, so di non sognare,
ma solo osservare,
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Padre, partisti un dì, a maggio
c'era una pioggia fine ed era freddo
E il gelo ancora io ce l'ho nel cuore
- passati son trent’anni-
oggi a maggio
Padre, ricordo l'ultimo respiro
in sintonia col cielo rivolto alla finestra
ero
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| Senza memoria
è questo andare per giorni, senza silenzio
a darmi un angolo d'inchiostro
che possa scriverti di Maggio
e recarmi ai prati tra i rivoli
a profumare il mio pensiero sui fogli
Quando riluce sull'onda il giorno
e
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| Come si chiama il canto della selva
Se non Usignüòlo con il suo
Cinguettìo? E sìbila il rostro del bardo,
Pigiando il Nulla del soffio del vento,
Come un corno di caccia tra le vette.
Come si chiama il canto della selva
Se
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| Ammiro attonito
in attesa di bonaccia:
Onde mostruose
dalla cresta bianca
urlano la rabbia
contro un vento di maestro
che fa scempio.
Aria zeppa di profumi
quello della libertà
il più profondo
faccia sferzata
dal mare
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Fin dentro l'anima
i miei sensi si svegliano
quando i desideri si calmano.
Le mie mani accarezzano
il suo corpo
come
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Bianca è la fede, come la purezza;
il Principe, adorato, andò per via;
seguiva Lui, madonna, e, l'alma
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Per te un sonetto ora scrivo
che m'esce dal cuore davvero,
e questo momento lo vivo
sperando ti appaia sincero.
La lirica è punto d'arrivo
per chi un poeta lo è vero
ma io son poeta cattivo
però tu gradisca lo spero.
Ben
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Sacro, mi è l'azzurro,
questa quiete che avvolge
e sconvolge, le sane certezze
l'elegante veleno quotidiano,
del vivere per vivere.
Mi sei sacro o moto, inquieto sei
come l'anima mia che è nel vento
inquieto sei, come il
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Fiore dai mille petali,
carico di dolci profumi
e ammantato di ricordi,
petaloso e bianco s’apre,
fa mostra di sé quel
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specialmente
le ipocrisie,
onde le illusioni
si fanno sfarzo .
Quando la ricchezza
diventa una manna dal,
cielo
ed una grande opportunità
Il karma ci aggrada
o no .
Eppure le conoscenze
vanno e vengono,
come Leoni che inseguono
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Quella voglia pazza
di sparire
e non fare più ritorno,
andare
dove neanche il deserto
ti ascolta,
calpestare prati di erba
ricolmi di brina notturna
e accarezzarti con un sogno...
forse
non morirà mai
questa folle utopia,
quella
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Ricordo sempre un episodio strano
che m’è accaduto intorno a ferragosto.
Entrai nell’ascensore al sesto piano
e
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La vollu tutti, ma nisciunu faci
cuddu ca servi all'atri pi campari,
percé lu bbeni pó purtari paci,
e nnoni lu vuliri cumannari.
'Shta cosa quasi a tutti ni dispiaci,
cá hamà llivari a nu' pi all'atri
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Tra i sogni tu non ritorni
in quale notte ti trovi
se sei ancora respiro
di questa vita
aspettami
una luce
non
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| Coriandoli di luce
ridestano l’alba,
muore la notte
e l’orizzonte degli eventi
si schiude in questa mattina
di primavera.
Una speranza cammina
col passo lieve del coraggio
e la luce ampia arriva
portando un messaggio:
l’amore brilla nel
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| Stasera le nuvole
giocano a guardie e ladri
e alla fine rubano un amore
che si salva,
non aspettava altro
Nessuno
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| Frammentario
il tempo tra le pietre
s'adombra
d'inquieta minuscola vita
inizia il ronzio, d'invisibile assenzio
Sulle distanze, grida,
tagli di luce
e su muri accaldati
scopri che la pelle mai s'è spenta
sbucano farfalle
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| Oppressione imbavagliata dal sè,
il cuore, muto
nelle membra dei pensieri stanchi.
L'anima, genuflessa davanti all'io
non chiede perché...
Le lacrime hanno costruito ricordi
di creta indurita.
Anche i lampioni tacciono.
Le
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| soffocherà rigurgito di sonno
le labbra chiuse gli occhi spenti
dieci cento mille frasi d'addio
ricorderanno il giorno
e tu
non farai più ritorno
in questa vita breve fatta di sogni
in questa casa che ha tanti odori
addio
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| Ed è ritornato Maggio,
mentre tu, piccolo fiore,
goccia attendi di rugiada
con il sole gaio e caldo.
Vola intorno la farfalla
carezzando la corolla,
poi sui petali si posa
con quell'ali sue di seta.
E quand' è al meriggio il
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44 poesie pubblicate nel giorno 11/05/2016. In questa pagina dal n° 17 al n° 44.
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