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♦ Pierfrancesco Roberti | |
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Luca Fabbri
Le 8 poesie di Luca Fabbri
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Arida è la mente trascurata
nei cartesiani annullati
senza coordinate da seguire
soffoca nell'abominio il pensiero
il ricircolo della linfa
serve solamente a rabboccare ossigeno
e sarebbe forse giusto credo
recidere i respiri con
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Ascolto il vento
sferzare nella tenebra
attento a catturare
rumori della notte
non vi è mai silenzio
sebbene io
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Assente lo sguardo
si perde nel vuoto
posandosi con fare stremato
su cirri distanti nel cielo
la mente offuscata
adagia su ovatta di luce
perdendosi oltre orizzonte
svanisce in singhiozzi lontani
su strade prive di ritorni
deliquio si accascia il
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Scivolano astratte
strizzate dai nervi
sgorgando dai dotti
inondano il viso
trasformano i tratti
disegnano
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Quando un giorno di luglio
conobbi la morte
non rabbrividii come pensavo
mi scrutava ad occhi spalancati
annusando il mio nervoso sudare
sembrava attendere disattenta
con le braccia conserte sul trono
non una parola ho udito
nemmeno un fruscio di
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Cerca la poesia:
Invia un messaggio privato a Luca Fabbri.
Dopo il primo ticchettare
di un temporale primaverile
mi riempio l'anima
con fragranti profumi
terra appena impastata
petali che stuzzicano vivaci
e cosi' raccolgo
conservandone il profumo
il ripetersi della natura
ma mai prima d'ora
mi era
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Del tuo sapore
non sono sazio
dei tuoi baci
non posso fare meno
dei tuoi sospiri
mi serve l'aria
della tua pelle
manca il calore
volgo cosi la mente
solitaria nel desiderio
e ti porto il mio pensiero
superando le colline
che mi strappano ai
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Ho condannato la mia mente
costretto il mio pensiero
indirizzato il mio vivere
oltre il giorno e la notte
maledicendo questa mia fame
di carpire rubare nascondere
poi gettare riversare e riempire
così ora in questa solitudine
sento il
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